Blocco creativo e strategie per superarlo
Abbiamo provato tutti la sensazione che deriva da un blocco creativo. Questa paralisi è solita verificarsi per diversi motivi: stress, presenza di insicurezze o paure, esigere troppo da se stessi. Nella maggior parte dei casi, inoltre, più fattori si uniscono potenziando l’effetto che avrebbero singolarmente.
In presenza di un blocco creativo, l’ideale è non ossessionarsi, poiché uno stress eccessivo aggraverà la situazione. La soluzione del problema spesso si trova nell’origine dello stesso.
Risalire all’origine del problema
Un blocco creativo può avere diverse cause. Prima di applicare una soluzione, l’ideale è analizzare la situazione nella quale ci troviamo per poter conoscere le circostanze che ci hanno bloccati. Le principali cause di un blocco emotivo sono:
- Stress: è molto difficile essere creativi in una situazione stressante. Un periodo complicato al lavoro o nella nostra vita personale può dunque essere alla base di un blocco emotivo.
- Insicurezza: essere insicuri delle proprie idee è un altro fattore che può determinare un blocco creativo.
- Alta esigenza: quando nulla di quello che facciamo ci sembra abbastanza valido, ci convinciamo che dobbiamo migliorare a tutti i costi, al punto da non avere più idee nuove.
- Stanchezza: la mancanza di sonno può compromettere il corretto funzionamento del nostro cervello, impedendoci di rendere al nostro ritmo abituale.
Strategie per superare un blocco emotivo
Dopo aver individuato l’origine del problema, è possibile mettere in pratica una delle seguenti soluzioni.
1. Soddisfare i propri bisogni basilari
Quello che può sembrare ovvio non lo è quando ci ostiniamo a trovare una soluzione che non arriva. Dimentichiamo che non ci laviamo da una settimana e che le mosche che ci girano attorno non sono solo il prodotto del caldo.
Soddisfare i nostri bisogni basilari ci farà sentire meglio e appagati per, poi, iniziare a creare.
2. Rilassarsi e divertirsi
Così come il corpo deve essere riposato e sano, un atteggiamento allegro e ottimista favorisce il fluire della creatività. La buona notizia è che questo atteggiamento si basa su delle abitudini e può essere allenato. Soffermatevi sull’espressione del vostro viso e cambiatela con un sorriso. Sorridete tutte le volte che potete durante la giornata, a un certo punto lo farete senza accorgervene.
Provate a rilassarvi e dedicate tempo ai vostri passatempi. Quando arriverà il momento di creare, avrete bisogno di una via di fuga. Il modo migliore per non ossessionarci con la nostra mancanza di creatività quando siamo bloccati è staccare la spina e svolgere un’attività che ci distrae.
3. Leggere, consumare contenuti invece di provare a produrli
Leggere è un ottimo strumento per arricchirci e imparare. In caso di blocco creativo, leggere un libro può aiutare a distrarsi e a formulare nuove idee da applicare al lavoro.
Analizzare quadri servirà per i pittori, sculture per gli scultori e programmi radio per i locutori. L’ispirazione, in molte occasioni, parte da una buona dose di conoscenza.
4. Scrittura terapeutica
Esiste una forma di scrittura terapeutica che può aiutarci in determinate circostanze; parliamo della scrittura come forma di sfogo, un modo per dare voce al proprio dialogo interiore. Una vera scrittura automatica, non allo scopo di scrivere per qualcuno.
Non sono importanti la leggibilità, lo stile o la forma. Sono invitate paure, rabbia, ostilità, stanchezza, frustrazioni, delusioni, etc.
Iniziate a scrivere le prime parole che vi vengono in mente, quello che vi ossessiona. Mettete tutto su carta senza preoccuparvi dello stile o della qualità letteraria. La cosa migliore che potete fare appena terminate è leggere quanto scritto, analizzarlo per cercare di capire meglio cosa bolle nella vostra mente e poi distruggere il foglio. Bruciatelo come atto simbolico, per fare tabula rasa.
5. Uscire dalla zona di comfort
Se c’è uno stile o un genere in cui ci sentiamo a nostro agio e nel quale siamo soliti lavorare, dobbiamo provare a uscire ogni tanto da questa routine nella quale ci muoviamo con il pilota automatico inserito. Dobbiamo provare nuove opzioni: se ci dedichiamo a scrivere, scriviamo contenuti fantastici, polizieschi o per bambini, etc. Qualcosa che differisca molto dalle nostre solite produzioni.
In questo modo il nostro cervello potrà dire: “non mi piace, non mi sento a mio agio. Ok, ok, mi comporto di nuovo come sempre se tu recuperi il nostro stile abituale”. D’altro canto, è possibile che quanto appreso all’infuori della propria routine funga da ispirazione per generare nuovi contenuti nel proprio campo.
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- Benavent, M. L. (2013). Diálogo sobre creatividad o cómo afrontar el bloqueo creativo. EME Experimental Illustration, Art & Design, 1(1), 82-86.
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