Cambiamento concettuale nell'insegnamento

Nell'ambito dell'insegnamento, le concezioni presenti prima dell'intervento dell'istruzione rientrano nel cambiamento concettuale. Vediamo di cosa si tratta
Cambiamento concettuale nell'insegnamento
Alejandro Sanfeliciano

Scritto e verificato lo psicologo Alejandro Sanfeliciano.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Le materie scientifiche richiedono un grande sforzo cognitivo per molti studenti in quanto risulta necessaria una profonda comprensione dei contenuti. Un obiettivo, questo, che diversi metodi pedagogici non sono in grado di assicurare. La psicologia dell’educazione propone un cambiamento concettuale per insegnare le scienze.

Ogni discente possiede teorie intuitive sul mondo, ovvero un bambino arriva a scuola dopo aver già interiorizzato una buona quantità di informazioni su come funziona la vita e il mondo. Molto probabilmente, queste teorie intuitive sono sbagliate ma, soprattutto, possono condizionare l’apprendimento di nuovi concetti. Si intuisce dunque l’importanza del cambiamento concettuale di cui parleremo in questo articolo.

Fasi del cambiamento concettuale

Per favorire l’apprendimento delle materie scientifiche, occorre avere ben chiari i tre passaggi del cambiamento concettuale:

  • Riconoscimento di un’anomalia.
  • Costruzione di un nuovo modello.
  • Uso del nuovo modello.
Professore che spiega la materia agli alunni.

Riconoscimento di un’anomalia

Questo primo passo servirà allo studente per sviluppare una profonda comprensione dell’argomento. Il compito dell’insegnante è quello di destrutturare la teoria intuitiva precedentemente acquisita dal discente. Lo studente deve abbandonare le sue vecchie idee e scoprire perché sono sbagliate.

Se la teoria intuitiva viene mantenuta, influenzerà il successivo apprendimento alterandolo o provocando persino una sensazione di rifiuto. In molte occasioni, ciò si tradurrà in un apprendimento superficiale della scienza. E non basterà per contrastare e fargli abbandonare la sua teoria intuitiva. Risulta essenziale, pertanto, prestare attenzione alle idee pregresse di una classe, focalizzare l’insegnamento per rendere gli studenti consapevoli dei propri errori.

La teoria del cambiamento concettuale propone due metodi per raggiungere questo obiettivo. Il primo riguarda la sperimentazione diretta: se lo studente vede con i suoi occhi che la sua teoria intuitiva è sbagliata, questo lo aiuterà a riconoscere l’anomalia.

L’altro metodo ricorre al dibattito: in questo caso l’insegnante contrasterà le idee sbagliate degli studenti attraverso un confronto sano e costruttivo. Questo metodo è molto utile per risvegliare nei giovani una visione critica dei fatti.

Costruzione di un nuovo modello

Dopo che lo studente ha superato la sua teoria intuitiva, bisogna offrirgliene una nuova e corretta. Ancora meglio se lo si stimola a trovare da solo la nuova spiegazione ragionando. Se un insegnante espone alla classe, freddamente, un fatto scientifico, difficilmente questo verrà interiorizzato dai ragazzi. Il rischio è quello di favorire un apprendimento superficiale e mnemonico.

La teoria del cambiamento concettuale suggerisce che sia lo studente a costruire questa nuova conoscenza. Il ruolo dell’insegnante è quasi maieutico: guiderà il discente nell’esplorazione delle diverse possibilità. Pur trattandosi di una tecnica pedagogica complicata, offre risultati incredibili.

Applicarlo a un’intera classe è ancora più difficoltoso, dal momento che bisognerà confrontarsi con più profili. Il dibattito tra studenti è un metodo altamente testato ed efficace per raggiungere questo obiettivo. Saranno loro stessi a mettere in discussione, smentire e sostituire le proprie teorie intuitive (sbagliate).

In questo caso, il ruolo dell’insegnante è semplicemente quello di offrire il materiale e le risorse utili a incoraggiare il dibattito. Fungerà da guida per allontanare gli studenti dalle conclusioni errate.

È la più difficile della teoria del cambiamento concettuale, durante la quale avviene una profonda comprensione dell’insegnamento. I docenti devono essere adeguatamente formati per poter sfruttare questo modello didattico nel miglior modo possibile.

Dibattito tra un gruppo di studenti.

Uso del nuovo modello nel cambiamento concettuale

Non avrebbe senso individuare le anomalie e costruire un nuovo modello di apprendimento se non fosse possibile applicarlo. L’ultimo passaggio del cambiamento concettuale riguarda la capacità di usare la nuova teoria. A tale scopo verranno presentati agli studenti nuovi esercizi o situazioni affinché usino le nuove conoscenze acquisite.

Sarà altrettanto essenziale che questo nuovo modello venga integrato e correlato alle conoscenze pregresse. Risulta necessario quindi costruire una didattica basata su una prospettiva più ampia e capace di coinvolgere diversi campi della conoscenza.

La teoria del cambiamento concettuale favorisce una tecnica pedagogica valida e completa. Se desiderate davvero che i vostri studenti capiscano a fondo i contenuti dell’insegnamento e sappiano usarli in modo critico e costruttivo, non perdete l’occasione di mettere in pratica questa affascinante teoria.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.