Cancro al colon: l'importanza dei programmi di diagnosi precoce

I programmi di diagnosi precoce del cancro al colon potrebbero salvare il 90% delle persone colpite da questa malattia. L'approccio della malattia nelle fasi iniziali è essenziale in tutti i casi. La consapevolezza è fondamentale.

Il cancro al colon è uno dei più diffusi al mondo. È, infatti, il tumore che causa il maggior numero di morti subito dopo il cancro ai polmoni. Colpisce sia uomini che donne, e in queste ultime è la causa più diagnosticata dopo il cancro al seno. Ogni 31 marzo la giornata è dedicata a questa malattia con l’obiettivo di riflettere su vari aspetti.

Il primo e più evidente aspetto è l’importanza dei programmi di diagnosi precoce. Il test del sangue occulto fecale (TSOH) è il primo passo in questo processo di diagnosi. Successivamente, e in caso di test positivo, il quadro si completa con altre tecniche diagnostiche come le colonscopie. In questo modo si identifica se quello che c’è sono emorroidi, polipi o un tumore maligno.

Un gesto così semplice (e allo stesso tempo economico per il sistema sanitario) salva milioni di vite. L’unico problema è la consapevolezza della società, che dovrebbe sapere che dall’età di 50 anni è consigliabile eseguire questo test di screening per escludere la presenza di cancro al colon.

Pertanto, e sebbene a volte ci siano precedenti che possono agire come fattori di rischio, è importante tenere presente che questo non è sempre decisivo al 100%.

Il rischio c’è sempre, ma la cosa fondamentale è sapere che in questo tipo di malattie la diagnosi precoce aumenta decisamente l’aspettativa di vita del paziente.

Cancro al colon, più frequente ma meno letale

Il numero di persone che soffrono di cancro all’apparato digerente (colon, pancreas o stomaco) è aumentato negli ultimi 20 anni. Le organizzazioni mediche ci parlano delle nostre abitudini di vita, del cibo di scarsa qualità, dell’alcol e del tabacco come fattori che aumentano il rischio.

Così, in un’indagine pubblicata su The Lancet Gastroenterology & Hepatology, e condotta dalla dottoressa Marzieh Algari, spicca il notevole aumento negli Stati Uniti e in altri paesi come Australia, Canada e Norvegia.

Il dato positivo è che, nonostante questo aumento dei casi di cancro al colon, il numero dei decessi è diminuito.

Il motivo principale (e il più determinante) è l’attuazione di programmi di diagnosi precoce. Il secondo, sono i progressi nelle tecniche di trattamento. Inoltre, questo studio evidenzia qualcosa di interessante: questa malattia è più significativa nei paesi con un livello di reddito più elevato.

I fattori che appaiono come notevoli in questi ultimi casi sono i seguenti:

• Il consumo di alcol e tabacco è più elevato in questi paesi.
• Inoltre, lo è il consumo di diete povere di calcio e fibre.
• Soffrire di colite ulcerosa o morbo di Crohn.
• Essere affetti da obesità. Questo è un rischio che in molti casi aumenta la comparsa di molteplici malattie.
• Stile di vita sedentario.

Come abbiamo sottolineato all’inizio, questi sono fattori di rischio che favoriscono la comparsa di questo tipo di tumore. Tuttavia, sì, non sono determinanti. La malattia può svilupparsi anche in pazienti giovani e senza predittori come quelli qui elencati.

Il 90% delle persone può essere curato con la diagnosi precoce

Il cancro del colon-retto è un tumore che si trova nel colon o nel retto (intestino crasso). Tuttavia, il problema principale con il cancro del colon è che di solito non presenta alcun sintomo nelle prime fasi. In media, quando un paziente inizia a sentire problemi, di solito è in stadi più avanzati.

Quindi, e in generale, i problemi che si riscontrano solitamente in questi ultimi casi sono i seguenti:

• Cambiamento delle abitudini intestinali (diarrea, costipazione, feci più sottili, vomito…)
• Sangue nelle feci.
• Dolore addominale, gas, sensazione di pienezza.
• Sensazione di stanchezza persistente.
• Perdita di peso.

In Italia, a titolo esemplificativo, ogni anno vengono diagnosticati oltre 40.000 nuovi casi di cancro colorettale in entrambi i sessi. Ora, qualcosa che si vede spesso è che nel caso in cui venga rilevato in anticipo, l’aspettativa di vita è del 90%.

Pensiamoci bene: un’adenopatia cancerosa impiega circa 2-3 anni per crescere di 1 cm. E infatti la persona non presenta alcun sintomo. Il rilevamento in questa fase è fondamentale.

Quando vai dal medico perché percepisci i problemi sopra elencati, possono essere passati 7 o 8 anni e, in questo caso, saremmo già di fronte a un cancro invasivo. Screening o programmi di screening dall’età di 50 anni salvano vite umane.

Come si cura il cancro al colon?

Il trattamento del cancro del colon dipenderà dal fatto che il paziente sia in una fase iniziale o in una fase avanzata. Negli ultimi anni, la chirurgia laparoscopica rispetto alla chirurgia a cielo aperto ha notevolmente migliorato la rimozione di questi tumori.

D’altra parte, e al di là della stessa chemioterapia, è importante sottolineare i notevoli progressi che si stanno facendo nel campo dell’immunoterapia.

La biologia molecolare e genomica nell’approccio al cancro del colon facilita la definizione di trattamenti più personalizzati. In questo modo si arrestano le metastasi e si riduce la malattia fino a raggiungere, in molti casi, la remissione totale. Come possiamo vedere, continuiamo ad avanzare in questo approccio ei risultati sono incoraggianti.

Per concludere, è solo necessario sottolineare ancora una volta l’importanza della diagnosi precoce non solo nel caso del cancro al colon. Le revisioni periodiche e la cura delle nostre abitudini di vita sono fondamentali per proteggerci il più possibile da questo tipo di realtà.