Le persone che hanno una bassa autostima non sempre si vedono inutili o cattive, anche se è vero che raramente dicono qualcosa di bello di sé. Ciò ha ovviamente un costo molto alto dal punto di vista della qualità di vita, perché queste persone devono convivere con l’infelicità e la disperazione.
Quando ascoltiamo le storie delle persone con una bassa autostima, capiamo che proprio l’infelicità, la frustrazione e la disperazione sono le principali difficoltà che devono affrontare nella loro vita. Questa caratteristica si basa su una difficoltà ed uno squilibrio dell’auto-accettarsi e dell’autostima.
Per questo motivo, è molto importante esaminare come ci si sente nei propri confronti, poiché c’è una stretta relazione tra una bassa autostima e i problemi personali e questo si manifesta in molti modi diversi. Vediamo più nei dettagli cosa succede in questi casi.
Mi vedo e mi penso, ma non riesco ad amarmi. Ho una bassa autostima?
Una bassa autostima è sinonimo di uno scarso affetto nei confronti dell’immagine che si proietta. Ciò significa che, di fronte all’idea di chi è e di come è, una persona con una bassa autostima non si approva, si svaluta e prova disprezzo.
Molto spesso le persone con un’autostima bassa tendono a provare dolore per il rifiuto sociale anticipato (vedere la prima frase dell’articolo), ansia per non essere le persone che vorrebbero essere e un’enorme tristezza perché non rispondono alle proprie aspettative.
In questo senso, valutare il tipo di autostima non è un compito facile, perché gli esperti ancora non sono riusciti a giungere a un accordo su come riflettere i diversi modi in cui si manifesta questa caratteristica della personalità. Nonostante ciò, oggigiorno abbiamo diversi strumenti a disposizione che valutano l’autostima in modo diretto e senza bisogno di informazioni esterne.
Ecco quindi una delle scale più utilizzate per misurare l’autostima: la scala dell’autostima di Rosenberg (adattata e validata in italiano da Miretta Prezza e collaboratori nel 1970).
In questo modo, se vi interessa avere una visione breve della vostra autostima, potete farlo velocemente rispondendo in modo sincero a 10 semplici frasi.
Le prime 5 vanno valutate nei seguenti termini: 4 punti (molto d’accordo), 3 punti (d’accordo), 2 punti (in disaccordo) e 1 un punto (per niente d’accordo).
In generale, sono soddisfatto di me stesso e credo di essere una persona degna d’apprezzamento.
Sono in grado di fare le cose bene tanto quanto le altre persone.
Sento di non avere troppe cose delle quali essere orgoglioso.
Le 5 frasi seguenti, invece, devono essere valutate in questi termini: 4 punti (per niente d’accordo), 3 punti (in disaccordo), 2 punti (d’accordo) e 1 punto (molto d’accordo).
A volte mi sento davvero inutile.
Ho la sensazione di essere una persona che ha valore, almeno tanto quanto tutti gli altri.
Mi piacerebbe rispettare di più me stesso.
In generale, tendo a pensare di essere un fallito.
A volte penso di non essere una brava persona.
Adesso sommate il punteggio che avete ottenuto e valutatelo seguendo questi criteri:
Da 30 a 40 punti: autostima alta. Viene considerata un’autostima normale e sana.
Da26 a 29 punti: autostima media. Non si tratta di gravi problemi di autostima, ma conviene migliorarla.
Meno di 25 punti: autostima bassa. Soffrite di significativi problemi di autostima.
Il profilo psicologico di una persona con una bassa autostima
Quando vogliamo valutare il profilo psicologico di una persona con una bassa autostima, dobbiamo domandarci se quella persona prova un rifiuto estremo per se stessa o se si tratta di una mera distorsione delle sue qualità e delle sue capacità che la obbliga a concentrarsi solo sui propri aspetti negativi.
Nonostante ciò, è stato specificato che le persone con una bassa autostima hanno bisogno di fare pensieri positivi nei propri confronti e di descriversi usando belle parole. Quello che accade, invece, è che quando qualcosa minaccia il loro senso di coraggio, trovano pochi motivi che li spingono ad ascoltare e a sottolineare gli aspetti positivi che li caratterizzano.
Vediamo qualche dettaglio in più a proposito:
Le persone con una bassa autostima tendono a descriversi in modo più generale e senza darsi troppa importanza. È normale che lo facciano usando frasi come: “penso di essere leggermente simpatico o simpatica”, “abbastanza lavoratore o lavoratrice”, ecc.
Quando accade un evento spiacevole, tendono a sentirsi più responsabili di quanto siano in realtà. Allo stesso modo, quando invece gli succede qualcosa di positivo, non pensano abbia a che fare con le loro caratteristiche o il loro comportamento.
Le persone con una bassa autostima tendono a impegnarsi per ottenere obiettivi poco chiari o troppo difficili da raggiungere, il che li convince del fatto che “devono per forza ottenere tutto ciò che si ripropongono di raggiungere”.
Hanno una scarsa abilità di affrontare le difficoltà e, a volte, finiscono persino per auto-sabotarsi nel raggiungere i propri obiettivi. Ciò contribuisce ad alimentare la visione negativa che hanno di se stessi.
Come possiamo vedere, la bassa autostima è una carenza di affetto che si prova nei confronti dell’idea che si ha di se stessi. È per questo che bisogna evitare di paragonarsi agli altri, ma lavorare per trasformare gli aspetti negativi in positivi ed elaborare una strategia personale che permetta di vedere se stessi in modo positivo. Nel caso in cui questo processo sia molto doloroso, allora è consigliabile consultare uno psicologo specialista il prima possibile.
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