Clima emotivo familiare, come migliorarlo
Creare e mantenere un buon clima emotivo familiare è spesso un compito arduo, soprattutto se sotto lo stesso tetto convivono personalità forti oppure quando la situazione familiare è complicata. Ne vale, però, sempre la pena: la famiglia può essere una fonte di sostegno e di affetto incondizionato.
Non è raro che un problema familiare conduca alla terapia. Scriveva Stefano Benni “la comunicazione perfetta esiste. Ed è un litigio”. Passare molto tempo insieme ad altre persone aumenta certamente le probabilità di scontri, di ostilità a volte.
Quella del clima emotivo familiare, d’altra parte, è una responsabilità condivisa. Ogni componente può decidere, in base alle sue possibilità, se creare un ambiente in cui predomini l’armonia o piuttosto il conflitto.
Naturalmente lo sforzo maggiore spetta ai genitori. Spetta a loro la responsabilità ultima di quanto avviene tra le pareti domestiche. Ai figli, invece, verrà assegnata una parte via via crescente con il passare degli anni.
In altre parole, il clima emotivo familiare è una ricetta in cui tutti i membri aggiungono un ingrediente, a seconda dell’età e delle capacità.
Secondo i risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista P sychology Science of Therapy, è fondamentale realizzare attività che incoraggino la convivenza familiare e un sano sviluppo emotivo e cognitivo.
Avere buoni rapporti con i fratelli e con i genitori rafforza i vincoli affettivi e migliora l’autostima di tutti.
Le famiglie sono cambiate
Quello del genitore non è un compito facile; i pericoli si moltiplicano con il passare degli anni. Il mestiere del genitore va al di là della soddisfazione del bisogno primario di cibo e sostentamento dei figli.
Crescere un figlio comprende anche aspetti importanti come educare a un clima familiare fondato sull’affetto, il sostegno e il rispetto. Questo faciliterà lo sviluppo di relazioni di attaccamento sicuro, creazione di regole e disciplina, abitudini di vita sane, trasmissione di valori e capacità di prendere decisioni importanti.
Come se ciò non bastasse, questi compiti devono essere svolti in un contesto familiare sempre più diversificato. Accanto alle famiglie tradizionali, con a capo una coppia di coniugi, sono sempre più frequenti altri modelli familiari. Esempi ne sono le famiglie con genitori single, omogenitoriali, o allargate.
I ruoli assegnati ai genitori sono cambiati notevolmente negli ultimi decenni. La maggior parte delle madri non si dedica più alla cura esclusiva dei figli e della casa, e devono fa quadrare la gestione familiare con il lavoro.
Al padre si richiede invece un ruolo attivo nell’educazione e nella cura dei figli. Non è più la figura che “porta i soldi a casa”.
Tutto questo, insieme ad altri fattori, ha contribuito a creare nuovi modelli, nuove sfide e incide direttamente sul clima emotivo familiare.
Come migliorare il clima emotivo familiare?
La risposta non è semplice. Perché? Innanzitutto perché è generica. La prima cosa da fare è valutare i problemi in seno alla famiglia.
Una volta individuati i punti deboli e le sue caratteristiche, potremo stabilire un piano per migliorarlo. Alcune strategie sono comunque applicabili alla maggior parte delle situazioni.
Incoraggiare buone abitudini tra i componenti
È fondamentale. Le famiglie in cui si respira un buon clima emotivo sono quelle i cui membri si trattano con rispetto ed educazione.
Rispetto ed educazione richiamano una serie di comportamenti. Ad esempio, il rifiuto di un linguaggio aggressivo o che ferisce. Gli insulti e le parole offensive dovrebbero essere banditi, punendo e non rinforzandone l’uso.
È importante essere rispettosi. L’abitudine di salutarsi quando si entra ed esce da casa non costa niente, ma fa una grande differenza. Non devono mai mancare i gesti e le parole affettuose.
Ogni membro della famiglia ha un ruolo specifico
Questo significa che il genitore deve comportarsi da genitore, il figlio da figlio. Sembrerebbe logico, non è vero? Molti genitori, invece, dimenticano il proprio ruolo. Un padre e una madre sono una guida la cui missione è educare. L’obiettivo finale è contribuire al benessere e alla crescita dei figli.
Per ottenere questo risultato, alcuni genitori si comportano in modo particolarmente autoritario. In questo modo, però, si rischia di restringere notevolmente il margine di autonomia e di manovra dei figli. Chi, al contrario, è incapace di stabilire limiti chiari e netti finirà per ritrovarsi con figli disorientati e impulsivi.
In questo caso è meglio essere genitori democratici, decisi a imporre limiti ma disponibili all’ascolto.
E i figli? Devono imparare a rispettare gli adulti, ad assumersi le responsabilità man mano che crescono e a concedersi di sbagliare. Un figlio che non segue le indicazioni genitoriali non sarà “guidato” e crescerà con una sensazione di forte insicurezza per mancanza di punti di riferimento. All’altro estremo, un figlio troppo indipendente difficilmente assumerà volontariamente i rischi necessari alla propria crescita.
L’importanza delle attività in famiglia
Anche la famiglia può e deve essere un ambiente in cui ci si diverte. Tutti i membri devono poter realizzare attività gratificanti insieme.
Partendo dal presupposto che i figli devono coltivare amicizie personali – e anche i genitori – è fondamentale condividere del tempo libero in cui si possano mettere da parte i doveri o gli attriti.
Il tempo libero in famiglia potrà essere occupato da escursioni, visite culturali, pranzi fuori casa, un film , lo sport, etc. È anzitutto importante che il tempo trascorso in famiglia sia di qualità e che tutti si divertano allo stesso modo.
Potremmo citare molti altri fattori che contribuiscono a migliorare il clima emotivo familiare, si tratta infatti di un argomento complesso.
Se il clima in casa sta diventando intollerabile, la cosa migliore potrebbe essere chiedere aiuto a uno psicologo. Aiuterà voi e i vostri familiari a superare quello che forse è solo un momento difficile.