Comunicazione efficace: 3 utili strategie
Winston Churchill diceva che un buon discorso dovrebbe essere come la gonna di una donna: lungo abbastanza da coprire il soggetto e corto abbastanza da suscitare interesse. Un uomo del suo calibro, che ha gestito le più importanti negoziazioni, conosceva senz’altro tutti i segreti per mantenere vivo l’interesse dei suoi interlocutori, purtroppo, però, non ha pensato di metterli per iscritto e lasciare ai posteri i segreti per una comunicazione efficace.
A questo penseremo noi, o quantomeno ci proveremo. Siamo esseri sociali e la nostra esistenza ruota intorno alle relazioni che intratteniamo con gli altri. Per questo motivo, è molto importante saper gestire al meglio le conversazioni e rendere la comunicazione efficace.
Segreti per una comunicazione efficace
Vi capita mai di parlare e nel frattempo vedere gli altri talmente annoiati da trattenere a stento gli sbadigli? O di accorgervi che i vostri interlocutori hanno totalmente perso l’interesse nonostante l’importanza dell’argomento affrontato? I vostri alunni si addormentano in classe?
Se vi è successa almeno una di queste cose, le strategie che vi proponiamo per una comunicazione efficace fanno al caso vostro, in quanto vi permetteranno di connettervi emotivamente con gli altri e ricevere la loro attenzione.
Ma prima di buttarci a capofitto in questa guida, è bene avere ben chiaro un concetto: l’esposizione è la parte più importante, vale a dire che il nostro discorso, a prescindere dall’argomento di cui parliamo, deve essere chiaro e coerente. Se il contenuto è interessante, bisogna solo trovare il modo migliore di esprimerlo affinché gli interlocutori non si perdano neanche una virgola.
“La conversazione è un edificio al quale si lavora in comune. Gli interlocutori devono sistemare le loro frasi pensando all’effetto d’insieme, come fanno i muratori con le pietre.”
-André Maurois-
Spiegare ogni cosa come se fosse un breve racconto
Vi è mai capitato di avere un professore di storia che spiegava la lezione come se fosse un racconto d’avventura? O conoscete qualcuno a cui è successo? Chi ha avuto un professore così ne ricorda le lezioni con affetto, poiché era come immergersi in un mondo fantastico in cui non vedevano l’ora di tornare.
Quando si parla con qualcuno, bisogna evitare i monotoni elenchi puntati. Presentate la storia ai vostri ascoltatori, fategli capire da dove nasce la vostra idea, così che possano comprendere dove volete arrivare.
Il tono con cui parlate è fondamentale. Se impiegate uno stile diretto, ma non monotono, freddo e distaccato, con brevi digressioni che aggiungano un po’ di contesto a ciò di cui parlate, è più probabile che i vostri ascoltatori non perdano l’interesse nelle vostre parole.
Conoscere i propri interlocutori
È il segreto alla base di ogni buona conversazione e comunicazione efficace. Bisogna conoscere bene il proprio interlocutore per sapere i migliori argomenti di cui parlare e il tono da usare. Basti pensare alla differenza tra parlare a un bambino o a un adulto.
È fondamentale comprendere il tipo di interlocutore che si ha davanti. Vale a dire, conoscere il suo livello di scolarizzazione, i suoi gusti, le sue preferenze… Se ciò non accade, potremmo finire per parlare di argomenti che non conosce, dunque perderà facilmente il filo del discorso, soprattutto se iniziamo a usare un linguaggio molto tecnico; potremmo ritrovarci a “parlare da soli”.
Una volta definito il tipo di interlocutore, bisogna adattare il linguaggio alla sua età, ai suoi gusti e al suo background culturale. Vale a dire, fare il possibile affinché recepisca il messaggio e sia interessato a ciò che abbiamo da dire. Un buon modo per riuscirci è contestualizzare il racconto, rispondendo anche ai suoi dubbi, come farebbe un professore con i suoi alunni.
Usare i riferimenti giusti
Ricorrere ai riferimenti popolari può rivelarsi una strategia efficace per non perdere l’attenzione del proprio ”pubblico”. Quando si parla di un concetto difficile e lungo da spiegare, utilizzare analogie facilmente comprensibili, proverbi famosi o metafore divertenti può essere d’aiuto.
Insomma, per una comunicazione efficace, l’ideale è basare il proprio discorso su elementi culturali che facciano già parte della memoria collettiva degli interlocutori. In questo modo, quanto più chiari saranno i concetti, più sollecitata sarà l’immaginazione di chi ascolta e più crescerà la carica emotiva trasmessa dal discorso. Di conseguenza, il rischio di perdere l’attenzione del pubblico sarà minore.
Altre strategie utili per una comunicazione efficace
Le strategie elencate sono fondamentali per avere conversazioni di successo e per non perdere l’interesse dei propri interlocutori. Tuttavia, esistono altre strategie altrettanto interessanti:
- Fare delle pause. Le pause fanno sì che l’interlocutore crei delle aspettative, che conferiscono drammaticità e profondità espressiva al messaggio. Tuttavia, bisogna andarci cauti, poiché pause troppo lunghe o troppo frequenti finirebbero per annoiarlo.
- Empatizzare. Mettendosi nei panni dei propri interlocutori, si adotta il loro punto di vista e diventa più facile prevedere cosa vorrebbero sentirsi dire.
- Prestare attenzione al linguaggio corporeo. Osservare i propri interlocutori è il primo passo per comprenderli e adattare il discorso al feedback che forniscono attraverso la loro gestualità.
Ora che conoscete tutti i segreti per una comunicazione efficace, non vi resta che metterli in pratica. Ore e ore di interessanti discussioni vi aspettano, non è mai troppo tardi per diventare dei perfetti oratori.
“Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione.”
-William Hazlitt-