Conversare con una persona che dorme, è possibile?

Uno studio condotto da alcuni scienziati negli Stati Uniti ha dimostrato come una persona che dorme non sia davvero isolata dall'ambiente circostante. Questo studio rappresenta un progresso nella comprensione di ciò che accade nel cervello mentre dormiamo.
Conversare con una persona che dorme, è possibile?

Ultimo aggiornamento: 30 giugno, 2023

Un’indagine condotta dalla Northwestern University, negli Stati Uniti, ha dimostrato che è possibile conversare con una persona che dorme, affrontando punti fondamentali. Questa scoperta amplia la comprensione di un mondo che finora la scienza non ha completamente decifrato: il sonno.

Lo studio si intitola Dialogo in tempo reale tra sperimentatori e sognatori durante il sonno REM. In esso, alcuni partecipanti hanno risposto alle domande poste dagli sperimentatori durante il sonno REM, utilizzando i movimenti oculari come modalità di comunicazione. Tuttavia, l’interazione era limitata e non c’era una conversazione piena, fluida e bidirezionale.

Questo studio rappresenta una svolta nella comprensione dei meccanismi della fase REM del sonno e della possibilità di comunicare con qualcuno durante il sonno. Tuttavia, è importante notare che si tratta di un progetto pionieristico e sono necessarie ulteriori ricerche prima che la comunicazione in tempo reale con le persone nel sonno REM diventi una realtà pratica e diffusa.

Conversare con una persona che dorme: dati essenziali dallo studio

La ricerca sulla comunicazione con una persona che dorme è stata condotta dalla professoressa Karen Konkoly, che ha studiato a fondo l’argomento dei sogni lucidi, come riporta Consciousness and Cognition.

Il campione nel dialogo in tempo reale tra sperimentatori e sognatori durante lo studio del sonno REM era costituito da un gruppo di 36 partecipanti. Sono stati reclutati tramite annunci pubblicitari e hanno soddisfatto determinati criteri di selezione, come essere in buona salute generale e soffrire di disturbi del sonno.

Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a sessioni di sperimentazione durante il sonno REM, in cui hanno utilizzato tecniche di stimolazione e segnalazione motoria, per cercare di stabilire una comunicazione in tempo reale con loro mentre sognavano.

È fondamentale notare che mentre lo studio ha fornito informazioni preliminari sulla possibilità della comunicazione dei sogni REM, il campione era relativamente piccolo e non rappresenta la popolazione generale.

Come era possibile conversare con una persona addormentata?

Questo esperimento è stato condotto utilizzando una combinazione di tecniche di neuroimaging e stimolazione durante il sonno REM (rapid eye movement); fase in cui si verificano i sogni più vividi. Gli scienziati hanno applicato la tecnica dell’elettroencefalografia (EEG) per monitorare l’attività cerebrale dei partecipanti e determinare quando si trovavano in quella fase del sonno.

I ricercatori hanno utilizzato segnali uditivi, in particolare toni audio. L’obiettivo era quello di stimolare ogni persona addormentata durante il sogno. Tali segnali sono stati progettati per essere rilevati dal cervello, ma senza svegliare i partecipanti.

Allo stesso modo, è stata utilizzata una tecnica chiamata segnalazione motoria, che consiste nel chiedere ai volontari di eseguire movimenti oculari specifici, come spostare gli occhi da sinistra a destra o dall’alto verso il basso. Ciò corrispondeva a una risposta sì o no alle domande poste dagli sperimentatori.

Monitorando l’attività cerebrale ei movimenti oculari dei partecipanti, gli scienziati hanno cercato di stabilire una comunicazione bidirezionale tra loro ei volontari. Questo è stato fatto in tempo reale, mentre i partecipanti sognavano.

I risultati dello studio

I risultati dello studio hanno mostrato che alcuni partecipanti erano in grado di rispondere alle domande poste durante il sonno REM utilizzando movimenti oculari specifici. Ciò suggerisce la possibilità di una comunicazione limitata durante i sogni. A parte questo, non era possibile conversare fluentemente e completamente con la persona addormentata.

Questa analisi ha rappresentato un primo passo verso l’esplorazione della comunicazione durante i sogni. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i meccanismi coinvolti e migliorare le tecniche per l’interazione in tempo reale con i dormienti.

Lo studio è stato valutato e rivisto da esperti indipendenti del settore, prima di essere pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology. Questo è consueto nel quadro delle pubblicazioni su argomenti scientifici.

Considerazioni finali: conversare con una persona che dorme, è possibile?

Sebbene la ricerca di Konkoly sia innovativa sotto molti aspetti, nel 1965 Charles Tart, uno dei fondatori della psicologia transpersonale, immaginava e speculava sulla comunicazione con le persone addormentate, commenta un articolo di Psychological Bulletin.

Nel corso degli anni, nel 1981, Stephen La Berges, in un articolo pubblicato su Perceptual and motor skills, non solo dimostrò l’esistenza del sogno lucido, ma evidenziò anche la possibilità della comunicazione volontaria durante il sonno REM.

In conclusione, è importante notare che la comunicazione durante il sonno REM è un argomento difficile da studiare, a causa della natura fugace e soggettiva dei sogni. Sebbene questo studio sia promettente, sono ancora necessarie ulteriori ricerche per individuare i meccanismi sottostanti e sviluppare tecniche più sofisticate.


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