Corteccia prefrontale: interessante area cerebrale

Corteccia prefrontale: interessante area cerebrale
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

La corteccia prefrontale è il riflesso più sofisticato della nostra evoluzione. È stata l’ultima area corticale a svilupparsi, mostrando un completo progresso filogenetico e ontogenetico. Possiamo individuarla facilmente perché è quella zona ruvida e spiegazzata, situata nell’area più vicina al viso, nella quale sono contenuti i processi mentali e cognitivi più complessi.

Uno degli scopi della neuropsicologia è capire la sofisticata relazione tra il cervello e il comportamento. La corteccia prefrontale è una delle aree più interessanti e decisive per comprendere il nostro pensiero astratto e la nostra autocoscienza. È, per così dire, quella struttura che ci rende davvero umani.

La corteccia prefrontale è quella regione del cervello associata alla pianificazione di comportamenti cognitivamente complessi e all’espressione della personalità.

Gli scienziati chiamano tutti i compiti sofisticati svolti dalla corteccia prefrontale “funzioni esecutive”. Ciò si deve a un motivo ben preciso: si tratta dello spazio privilegiato del cervello che ci permette di distinguere il bene dal male, in cui possiamo valutare il nostro ambiente e persino stabilire il controllo sul nostro modo di pensare.

Corteccia prefrontale: l’ultima area cerebrale sviluppatasi

Alcuni genitori lamentano la difficoltà dei loro figli adolescenti nel capire certe cose, la mancanza di controllo nel contenere la loro impulsività, il non ragionare abbastanza prima di agire. Ci lamentiamo quasi senza sapere che, in effetti, la corteccia prefrontale non si sviluppa completamente fino a 20 o 25 anni.

Nonostante l’aspetto “quasi” adulto dei figli adolescenti, va ricordato che il loro cervello è ancora immaturo. Bisogna sapere, infatti, che il cervello umano matura dalla nuca alla fronte e che la corteccia prefrontale è l’ultima area a stabilizzarsi, a sviluppare le capacità più sofisticate e preziose della nostra specie.

Questo non significa che i bambini e gli adolescenti non sono in grado di prendere decisioni finché non superano i vent’anni. Lo fanno, e a volte anche in modo corretto. Tuttavia, lo sviluppo di queste abilità più complesse si stabilisce anno dopo anno, e che con maggiori stimoli, sfide, supporti e opportunità l’evoluzione di queste abilità cognitive sarà più che ottimale.

In seguito a ciò, dobbiamo essere più comprensivi con loro. Dopotutto ciò di cui hanno bisogno è tempo, pazienza, comprensione e buoni consigli.

Meccanismi all'interno della testa di un bambino

Parti della corteccia prefrontale

La corteccia prefrontale è quel centro di controllo sofisticato e allo stesso tempo tremendamente complesso connesso con più aree cerebrali. Strutture come l’ippocampo, il talamo e il resto dei lobi condividono con esso percorsi diretti, canali in cui l’informazione va e viene in modo quasi incessante.

Vediamo ora in quali parti si divide la corteccia prefrontale:

  • La corteccia orbitofrontale, correlata ai nostri comportamenti sociali e al nostro processo decisionale.
  • La corteccia dorsolaterale, un’area essenziale nell’essere umano. Grazie a essa pianifichiamo, creiamo obiettivi, memorizziamo, riflettiamo… I neuroscienziati si spingono anche a dire che qui si trova la nostra consapevolezza.
  • La corteccia ventromediale è legata alla percezione ed espressione delle emozioni.

Quali sono le funzioni della corteccia prefrontale?

Alcuni anni fa gli scienziati del Università del Missouri hanno spiegato il motivo per cui la nostra corteccia prefrontale è così grande rispetto a quelle di altre specie con cui condividiamo il pianeta. Ciò si deve a un processo di pressione demografica. In altre parole, con l’aumentare della popolazione, è andato migliorando il modo in cui ci relazioniamo e comunichiamo tra noi.

Questa esperienza sociale, cognitiva ed emotiva ha plasmato una corteccia prefrontale più evoluta. Vediamo ora quali funzioni ha di solito questa parte speciale del nostro cervello.

  • Coordinare e regolare il comportamento sociale.
  • Aiutarci a controllare gli impulsi e gestire le emozioni.
  • Permette lo svolgimento dei processi relativi alla personalità (essere più timidi, più audaci, più aperti alle esperienze…).
  • È sede della motivazione, della speranza e dell’impulso per raggiungere un obiettivo.
  • Ci consente di concentrarci, organizzare informazioni complesse e pianificare.
  • È sede della memoria di lavoro, quell’insieme di capacità cognitive con cui conserviamo le informazioni mentre sperimentiamo o facciamo qualcosa.
Donna con un cervello connesso

Data l’importanza di tutte queste funzioni, possiamo immaginare le ripercussioni di una lesione alla corteccia prefrontale. Le persone che hanno sofferto traumi, che presentano un deterioramento neuronale o problemi di sviluppo in quest’area, non riescono a controllare in modo ottimale il loro comportamento, presentano difficoltà a pianificare, a decidere, a creare…

Presentano anche un pensiero lineare e un comportamento spesso antisociale. Sono situazioni molto delicate e complesse che ci mostrano, ancora una volta, la grande rilevanza, per gli esseri umani e il loro comportamento sociale, di questa area corticale.


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