Desiderio di maternità disatteso

La maternità è un aspetto importante del progetto vitale di molte donne. Non poter diventare madre provoca dunque un lungo lutto. Presentiamo diverse misure che possiamo adottare in questa situazione.
Desiderio di maternità disatteso

Ultimo aggiornamento: 02 settembre, 2022

Per molte donne avere un figlio è un sogno, un obiettivo. Ci sono donne che hanno chiaro il proprio desiderio di maternità, ma a volte non è possibile per motivi biologici o ambientali. Ciò provoca un dolore simile al lutto.

Viene meno la possibilità di scelta, di condurre la vita che si desidera e avverare sogni. Cosa fare in questi momenti? Continuare a provare o rinunciare? Come elaborare il tutto? Lo vedremo in dettaglio nelle righe che seguono.

Desiderio di maternità nei tempi moderni

Saranno tutti d’accordo sul fatto che quello della madre è un ruolo cambiato negli ultimi tempi, così come l’idea di famiglia ed educazione. A ciò si aggiunge uno stile di vita spesso molto difficile da conciliare con il lavoro e la famiglia.

Ciò risulta particolarmente problematico per chi vorrebbe concentrarsi sui figli durante i loro primi anni di vita. Il congedo per maternità di solito ha una durata pari a cinque mesi. È logico, quindi, nutrire dubbi in merito, poiché non si hanno garanzie di potersi godere i primi anni del bambino.

E che dire delle famiglie monoparentali, che devono affrontare il tutto senza l’aiuto di un altro adulto responsabile. D’altro canto, chi è in lista per un’adozione si ritrova in una situazione ancor più complicata; l’iter è lungo, costoso e talvolta richiede lunghi viaggi.

Come conseguenza di ciò, molte coppie optano per i trattamenti in vitro piuttosto che dare una casa a un bambino che non ne ha ancora una.

Donna triste che piange.
L’impossibilità di avere figli è solitamente vissuta a livello emotivo come un lutto.

Come affrontare queste difficoltà?

Per chi prova un forte desiderio di maternità, non riuscire a essere madre causa una ferita emotiva che dura tutta la vita. È importante saper accettare la realtà, seppur dolorosa, e sforzarsi di riorientare la propria vita, piuttosto che continuare a lottare e a soffrire per l’impossibile.

Certo, non è un percorso facile. Richiede una serie di cambiamenti interiori che si ottengono attraverso l’introspezione, la cura di sé e, se necessario, l’aiuto di uno psicologo professionista. Vediamo alcuni suggerimenti utili.

1. Concentrarsi sulla propria giornata

È fondamentale mantenersi attive e non trascurare le attività quotidiane. Ciò aiuterà a non soffermarsi sull’idea che essere madre sia complicato o impossibile. D’altra parte, non tralasciare le attività quotidiane permette di non perdere i propri rinforzi più comuni.

2. Condividere il fardello di non poter essere madre

Le persone che ci amano e ci supportano rendono la nostra vita meno dolorosa. Approfittiamo della loro presenza e lasciamoci accudire: il dolore è nostro, ma non è un male lasciarci aiutare.

3. Non trascurare l’intimità con il partner

Se il desiderio di maternità è stato condiviso con un partner, molto probabilmente parte (o tutti) i rapporti intimi avevano lo scopo di restare incinta. Tuttavia, data la realtà dei fatti, non bisogna trascurare la sfera intima che unisce la coppia.

4. Studiare il dolore per il desiderio di maternità disatteso

Accettare una realtà indesiderata, in questo caso una vita senza figli, è necessario, ma difficile. Parte del percorso di guarigione consiste nel concentrarsi sul dolore emotivo, analizzarlo e affrontarlo per lasciarlo alle spalle.

Senso di colpa, pensieri di inferiorità o ansia fanno parte di questo quadro emotivo che non dovrebbe rimanere radicato.

5. Pianificare il futuro

Accettare alcuni limiti del presente implica cominciare a rivedere il futuro. Quando si è riservato uno spazio molto importante a un figlio che non arriva, è normale che tutto sembri andare in pezzi.

Per questo motivo, un buon esercizio prevede di visualizzare una linea temporale in cui altre priorità superano, per il momento, il desiderio di maternità.

Donna preoccupata che pensa.
Quando non è possibile avere figli, è consigliabile rivedere i propri progetti.

Desiderio di maternità e aiuto professionale

Non poter avere figli può essere un peso tale da richiedere un intervento professionale. Non tanto per la situazione in sé, ma per ciò che ne può derivare, come disturbi d’ansia o depressione.

Se non poter essere madre pesa sul proprio stato d’animo, non bisogna esitare a fare un consulto. Accettare la realtà non ha nulla a che vedere con la rassegnazione, bensì con il coraggio di affrontare quello che fa male, ma non è necessario camminare da soli.


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