La dittatura dei like e i suoi effetti negativi

In questo articolo vi parliamo degli effetti negativi della dittatura dei like, così diffusa nella nostra società in cui i social network sono onnipresenti
La dittatura dei like e i suoi effetti negativi
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I social network sono arrivati per restare. Questa nuova forma di comunicazione ha completamente rivoluzionato il modo in cui ci interfacciamo al mondo. Sotto certi aspetti queste piattaforme online hanno rappresentato un’evoluzione rispetto al passato. Eppure, alcune persone stanno pagando un prezzo altissimo: l’inizio della dittatura dei like.

Il problema è che mai come ai giorni nostri siamo stati così dipendenti dal fatto che gli altri ci prestino attenzione o meno. Con l’esplosione dei social network come Instagram o Facebook, si è diffusa l’idea per cui chi non ha centinaia di follower non vale niente. Questo malcontento emotivo è molto diffuso e colpisce una buona parte della popolazione, dando origine alla dittatura dei like.

In questo articolo vi parliamo degli effetti negativi di questa dittatura dei like. Prima, però, dobbiamo capire come mai i social network siano in grado di generare tanta dipendenza.

Perché i social network danno tanta assuefazione

Gli esseri umani sono animali sociali. Uno dei nostri istinti elementari è la ricerca di approvazione. Secondo la psicologia evoluzionista, i nostri antenati avevano bisogno del gruppo per sopravvivere. Chi invece non si curava dell’effetto che causava sugli altri, moriva senza lasciare discendenza.

Social network

Le nostre generazioni hanno preso da quelle passate, dai nostri antenati così attenti a ciò che il resto del gruppo pensasse di loro. Abbiamo ereditato il bisogno di compiacere gli altri. Nel passato, questo atteggiamento si traduceva nell’instaurare una buona relazione con i vicini o con i propri amici. Eppure, al giorno d’oggi, i social network hanno stravolto questo paradigma.

Ciò a cui si è giunti è una vera e propria competizione a chi è più popolare su Facebook o Instagram. La dittatura dei like scatenata da queste piattaforme ci rende ossessionati dal tentativo di apparire migliori di altri. Ci paragoniamo a chi ci circonda, sentendoci quasi a disagio se ci accorgiamo che la loro vita sembra più attraente.

Alcuni recenti studi hanno dimostrato che gran parte della popolazione giovane è dipendente dai social network. Questo fenomeno è in parte dovuto al fatto che ricevere un like a una nostra foto attiva gli stessi meccanismi di ricompensa cerebrale di quelli attivati dal bacio di una persona che ci piace o da un complimento ricevuto.

La dittatura dei like causa nuovi disturbi

Il nostro cervello percepisce la realtà virtuale e quella reale come molto simili, e non è quindi sempre in grado di distinguerle. Il problema con la dipendenza da attenzione, che abbiamo ereditato da internet, è che tutti ci sembrano più accattivanti di noi.

Per loro stessa natura, i social network ci danno accesso alla vita privata delle persone più influenti. Le più attraenti, le più importanti, le più popolari. Insomma, quando qualcuno raggiunge la fama nel mondo virtuale, vuole dire che si è distinto in modo eccezionale in qualche settore.

Il problema è che quando osserviamo il nostro profilo Instagram o Facebook, automaticamente ci paragoniamo a quelle persone decisamente sopra la media. A confronto, la nostra vita non può che apparire grigia e noiosa. Abbiamo la sensazione di dover vivere incredibili esperienze un giorno sì e l’altro pure per essere alla loro altezza.

Questo meccanismo scatena una grande quantità di problemi. Molte persone, per esempio, soffrono della famosa FOMO, la paura di essere tagliati fuori (dall’inglese Fear of Missing Out). Questa distorsione cognitiva ci spinge a pensare che tutti abbiano vite più interessanti e divertenti della nostra.

Altre, invece, vengono travolte dall’ossessione di voler a tutti i costi dimostrare al mondo di essere migliori di altre. In seguito a ciò, caricano di continuo foto mozzafiato del loro ultimo viaggio, di una serata spettacolare tra amici o di una nuova attività che stanno praticando. Il tutto rischiando di non sfruttare appieno quei momenti.

Donna dittatura dei like

Come superiamo questi problemi?

Sono moltissime le persone cadute nella trappola della dittatura dei like. Eppure, è possibile invertire questa tendenza così pericolosa, basta seguire alcuni passaggi:

  • Cercate di capire che la vita degli altri non è davvero come appare sui social network. Proviamo tutti a riservare a internet la parte migliore di noi. Tuttavia, il resto della giornata è quasi sempre occupato da normali routine.
  • Sconnettetevi dai social. Passare troppo tempo su Facebook o Instagram può portare alla dipendenza. Ritagliatevi ogni giorno uno spazio che sia libero da telefoni cellulari, computer o qualsiasi altro dispositivo elettronico.
  • Cercate approvazione dentro di voi. In molti casi abbiamo bisogno di sentirci dire dagli altri quanto siamo validi per migliorare la nostra autostima. Se saremo in grado di agire autonomamente su quest’ultima, il problema della dittatura dei like si allontanerà da noi.

Come è normale che sia, il percorso per perdere la dipendenza dai social network è lungo e pieno di ostacoli. Recuperare la fiducia in voi stessi resta una delle azioni più incisive che possiate mettere in pratica.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.