Efficacia terapeutica: fattori per garantirla

Affinché un trattamento o una cura abbiano successo, è importante che l'efficacia terapeutica sia totale. Per garantirla, entrano in gioco diversi fattori.
Efficacia terapeutica: fattori per garantirla

Ultimo aggiornamento: 01 giugno, 2020

Oggi possiamo contare su una vasta gamma di opzioni per l’assistenza psicologica, ciascuna con un diverso grado di efficacia terapeutica. Né i pazienti né gli stessi psicologi hanno la certezza assoluta su quale sia l’approccio più efficace. Per chiarire questo argomento, l’Università Autonoma di Barcellona ha condotto uno studio.

Dopo aver esaminato attentamente i modelli e consultato i professionisti dell’area, i ricercatori catalani hanno definito 7 fattori che influiscono in modo decisivo sull’efficacia terapeutica. Contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, tali elementi hanno molto più a che fare con atteggiamenti e valori che con tecniche specifiche.

Come tutti sanno, ogni psicologo e paziente desiderano che il lavoro in terapia sia efficace. Al di là di teorie e concetti, il legame tra i due è fondamentalmente umano.

Una persona soffre e l’altra la guida per affrontare, capire e superare quella sofferenza. Secondo questa ricerca universitaria, tale rapporto si basa su fattori chiave che vi illustriamo a seguire.

“Conosci tutte le teorie. Domina tutte le tecniche. Tuttavia per toccare un’altra anima umana, devi semplicemente essere un’altra anima umana.”

Carl G. Jung

L’efficacia terapeutica spiegata in 7 passi

1. Ascolto e presenza

Tutti gli psicologi dovrebbero saper ascoltare, nel senso di lasciar parlare il paziente. Ma lo psicologo non ha sempre la mente completamente aperta alle preoccupazioni del paziente. A volte ci sono rumori interni che impediscono questo importante processo di ascolto.

È necessario il silenzio interiore affinché sia possibile l’ascolto autentico. Questo, a sua volta, genera un effetto di presenza. Promuove nel paziente la certezza di trovarsi davanti a un altro essere umano capace di intervenire nella sua vita in modo non invasivo.

Donna dallo psicologo in cerca della efficacia terapeutica

2. Creatività

I moderni terapeuti sanno che la psicologia ha una base scientifica, ma è anche un’arte. A sua volta, tutta l’arte ha bisogno di creatività., ciò suppone di non seguire schemi prestabiliti in modo rigoroso.

La creatività influisce sull’efficacia terapeutica perché consente di percepire le condizioni particolari di ciascun paziente e adattarvisi in base all’obiettivo del trattamento. Questo a sua volta crea un legame che è prevalentemente umano e non può essere asettico, nonostante in molti lo considerino tale.

3. Intenzione

L’Università Autonoma di Barcellona ha incontrato terapeuti di varie correnti. Questi ultimi sono stati invitati a determinare i fattori comuni che potevano avvicinarli, a prescindere dagli approcci personali, spesso molto distinti.

L’elemento di condivisione più ricorrente può essere riassunto in una sola parola: intenzionalità. Di certo una delle abilità sociali più importanti.

Tutti gli psicologi volevano fortemente che i loro pazienti migliorassero. Tuttavia, uno studio ha rivelato che nel corso degli anni questa buona intenzione si affievolisce e che spesso ciò viene percepito dal paziente. Il tutto ha conseguenze negative per l’efficacia terapeutica del trattamento.

4. Effetto placebo per l’efficacia terapeutica

Dice Dan Ariely che “Quando ti aspetti che succeda qualcosa, il tuo cervello lo fa accadere”. Nel 1986 è stato condotto uno studio che ha permesse di stabilire che almeno il 15% dell’efficacia terapeutica dipende dall’effetto placebo.

Alberi con forma di teste

Quando una persona si fida del proprio psicoterapeuta e ha l’aspettativa che la terapia possa servire, probabilmente ciò accadrà. Da qui l’importanza di stabilire un legame positivo, in cui i progressi siano enfatizzati e valorizzati.

5. Poesia, un fattore determinante nell’efficacia terapeutica

Molte volte le parole dello psicologo cercano di chiarire e semplificare le idee. Questo è adeguato, in quanto consente di mettere le idee in ordine e chiarire le situazioni. Tuttavia, esiste un elemento molto interessante nella comunicazione tra psicologo e paziente.

Si è riscontrato che l’uso di un linguaggio più metaforico e sensoriale può produrre grandi effetti nel paziente. Ecco perché la poesia è uno degli strumenti che possono aumentare l’efficacia terapeutica in alcuni approcci.

6. Battiti cardiaci

Lo studio dell’Università Autonoma di Barcellona ci invita a riflettere sul legame stabilito tra il terapeuta e il suo paziente. Per quanto bisognerebbe sempre agire in maniera obiettiva e neutrale, soprattutto in alcuni approcci, ciò sembra addirittura impossibile.

Paziente e  psicologo hanno emozioni e una naturale tendenza a legami generali. Sono entrambi umani. In questo senso, molte correnti suggeriscono che il terapeuta deve permettersi di provare compassione verso se stesso e il paziente. Ciò non danneggia il processo, al contrario rafforza l’alleanza e genera una maggiore efficacia terapeutica.

7. Mistero

Gran parte delle convinzioni umane è avvolta da un alone di mistero. Lo zelo scientifico della psicologia spesso trascura questo elemento enigmatico e quasi “magico”. Si pensa che tutto possa essere compreso, decifrato, spiegato. Ma non sempre accade ne è scontato.

Nuvole con forma di testa con dentro puzzle

È positivo che sia lo psicologo sia il paziente abbiano chiaro questo aspetto per ottenere una maggiore efficacia terapeutica. Ci sono domande alle quali non c’è risposta ed è persino giusto che sia così. L’enigma ha un suo posto all’interno di ogni essere umano.

Infine, la ricerca dell’Università Autonoma di Barcellona sottolinea che l’efficacia terapeutica non va cercata nelle tecniche, nelle teorie o nelle correnti. Gli elementi fondamentali sono la qualità umana e professionale del terapeuta e la sua capacità di tradurre questi valori in atteggiamenti concreti che renderanno utile e positivo il trattamento.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.