Egotismo, di cosa si tratta?

Egotismo, di cosa si tratta?
María Vélez

Scritto e verificato la psicologa María Vélez.

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

Il termine egotismo non è sinonimo di egoismo. È pur vero che nella letteratura precedente al XIX secolo veniva utilizzato con un significato simile, tuttavia nel campo della psicologia ha ormai assunto un senso diverso. Il concetto rimane legato a quello di “ego”, ovvero “io”, dove l’egoista è colui che “pensa in maniera smisurata al suo interesse senza preoccuparsi degli altri”.

Secondo lo Zingarelli, l’egotismo è una “stima eccessiva di sé”, mentre la pagina Wikipedia italiana lo definisce come “l’esagerata considerazione narcisistica di se stessi come persona dotata di alte qualità”. Potrebbe anche essere definito come un desiderio insaziabile di mostrare agli altri la propria importanza, indipendentemente dal fatto che l’egotista abbia o meno ragioni per auto-attribuirsi tale importanza (spesso così non è).

L’egotista è una persona che non presta attenzione a quello che accade a chi lo circonda, né ai bisogni delle persone che convivono con lui, e considera le proprie vicende e i propri bisogni superiori a quelli altrui. La sua mancanza di empatia lo porta a considerare gli altri un mezzo per un fine (il suo). L’egotismo estremo è, inoltre, una caratteristica distintiva dei disturbi di personalità del cluster B, principalmente l’istrionico e il narcisista.

Caratteristiche della personalità egotistica

Eccessiva fiducia in sé e amor proprio

Avere fiducia in sé è indubbiamente fondamentale per avere successo nella vita. Quando la fiducia è eccessiva, tuttavia, ci trasforma in esseri presuntuosi, che danno per certo che tutti gli altri abbiano torto e che siano incapaci di riconoscere i traguardi altrui.

L’egotista si ama, e molto. Di tanto in tanto se ne esce con battute del tipo “Non lo nego: ci sono momenti in cui parlo da solo…perché ho bisogno del consiglio di un esperto”. Lo dirà ridendo, ma per lui non è una battuta.

L’egotismo impedisce alla persona di imparare di più su se stessa. Perché mai chi crede di essere già perfetto dovrebbe lavorare su di sé ? In questo senso è possibile citare le parole di Jillian Michaels, “Una brutta giornata per il tuo ego è una bella giornata per la tua Anima”.

Uomo narcisista

Vive in un mondo di fantasia

La persona egotistica passa gran parte del suo tempo pensando a tutte le cose che spera di ottenere nel futuro, ai suoi progetti principalmente basati nell’impressionare gli altri. Quando non ha un reale punto di partenza, cerca di rendere i suoi piani appetibili a occhi esterni, per aumentarne l’interesse al riguardo. In generale, tende a esagerare e drammatizzare la maggior parte degli aspetti della sua vita.

Personalità “difficile”

Un egotista ha in mente un’unica visione delle cose e pretende che gli altri agiscano nello stesso modo. Un egotista ritiene di sapere esattamente come devono essere fatte le cose e come devono comportarsi gli altri. Quando non tutto va “come deve”, la conseguente sensazione di perdita di controllo probabilmente lo porterà a sentirsi irritato e a mettersi sulla difensiva.

Queste persone non accettano un “no” come risposta, prendono ogni discrepanza come un’aggressione e sono capaci di perturbare la tranquillità di chi li circonda finché le cose non vanno come vogliono loro.

Bassa autostima

Sembrerebbe contrario ai punti precedenti, ma non lo è: ci si fa trascinare dall’egotismo nel tentativo di nascondere la propria insicurezza (ed evitare il rifiuto che si crede essa comporti) presentandosi come più competente di quanto non si è in realtà.

Il soggetto cerca fino allo sfinimento di mantenere un’immagine di sé che considera perfetta. E soprattutto, di non perdere mai il controllo della situazione, o nel peggiore dei casi, di non far vedere agli altri di averlo perso.

Ragazza accovacciata

L’egotismo nella terapia della Gestalt

L’egotismo è anche uno dei meccanismi di difesa contemplati nella terapia della Gestalt: la sua funzione principale è aumentare e rinforzare la frontiera del contatto mediante l’ingrandimento narcisista dell’ego. In altre parole, tramite un aumento difensivo dell’Io a scapito dell’altro.

Questo meccanismo è favorito dalla terapia della Gestalt durante il processo terapeutico quando la persona diventa responsabile dei suoi bisogni. Secondo questa corrente, l’egotismo diventerebbe un passaggio necessario per ridurre l’inibizione e stimolare l’auto-sostegno. Tuttavia, tale meccanismo deve concludersi al termine del processo terapeutico.


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