Esporre un problema al partner in modo positivo

Essere in grado di parlare con il proprio partner in modo assertivo dei problemi che lo affliggono è essenziale per sostenere una relazione sana.
Esporre un problema al partner in modo positivo
Julia Marquez Arrico

Scritto e verificato la psicologa Julia Marquez Arrico.

Ultimo aggiornamento: 10 giugno, 2024

Quando comunichiamo un messaggio, molto spesso è molto più importante la forma (come lo diciamo) rispetto al contenuto (cosa diciamo). Essere in grado di comunicare correttamente quello che vogliamo dire non è un compito facile, dobbiamo coordinare parole, gesti, emozioni, atteggiamenti, ecc. E quando ci rivolgiamo al nostro partner può sembrarci ancora più difficile. Come possiamo esporre un problema al partner in modo positivo?

La “comunicazione” è interamente una specialità della psicologia. Ci sono psicologi che si occupano di intervenire per migliorare le abilità comunicative delle persone su richiesta delle persone stesse e di capire in che modo veniamo influenzati dai mezzi di comunicazione nella nostra vita quotidiana.

La comunicazione è stata analizzata talmente tanto che al giorno d’oggi appare molto chiaro un fatto: avere buone capacità di comunicazione è importante in ogni ambito della vita. Ma se ce n’è uno in cui hanno un impatto particolare, è quello della vita di coppia.

Saper esporre un problema al partner in modo positivo può aiutarci a superare conflitti e a trarne degli insegnamenti. Vediamo, quindi, le 8 strategie più importanti per avere una comunicazione positiva con il partner.

Le 8 strategie comunicative più efficaci per esporre un problema al partner

1. Trovare il momento giusto: servono privacy, tranquillità e l’attenzione del partner

Per poter esporre un problema al partner in modo positivo, bisogna trovare il momento giusto. Bisogna avere privacy, tranquillità e attenzione. Spesso si condivide solo una breve parte della giornata, la sera/notte, durante la quale ci sono mille cose da fare e il livello di stanchezza è alto. Ricordiamoci che questi momenti non sono i migliori per esporre un problema.

Coppia che si accarezza le mani mentre bevono un tè

Bisogna valutare quanto è urgente il problema per sapere se si può aspettare o meno. La cosa migliore è sempre aspettare un momento in cui il partner sia disponibile, ci sia tranquillità e nessuna distrazione. Non c’è niente di più sgradevole che essere interrotti mentre si cerca di spiegare o di capire qualcosa. Per questo motivo, via i cellulari, i bambini, la televisione o la musica. Bisogna cercare di ottenere il 200% dell’attenzione del partner. E anche la nostra deve essere allo stesso livello.

“Quando qualcuno ti mostra chi è davvero, fidati”

-Maya Angelou-

2. Attenzione al linguaggio del corpo

Quando si espone un problema al proprio compagno, è molto importante che il corpo trasmetta serenità e non uno stato di alterazione o di difesa. Chiaramente è normale essere nervosi o a disagio quando si deve esporre un problema al partner, quindi bisogna cercare di mantenere il controllo e fare attenzione ad alcuni dettagli, quali ad esempio: avere una posizione del corpo aperta, evitando le braccia incrociate, guardare l’altro negli occhi senza intimidirlo, cercare di non muoversi troppo.

Porsi uno davanti all’altro e stare vicini, senza che ci sia niente in mezzo, aiuterà a creare un clima più positivo. Per esempio sedersi sul divano e mantenere il contatto visivo, utilizzando un tono di voce tranquillo, può essere molto più utile che sedersi a tavola uno di fronte all’altro. Questi piccoli dettagli fanno sì che la comunicazione del problema avvenga in un’atmosfera più positiva e intima.

3. Essere specifici e concentrarsi sul presente

Non inalberarsi è fondamentale quando si espone un problema al partner. Il primo passo è fare chiarezza in noi e sapere cosa vogliamo dire e cosa vogliamo ottenere presentando il problema. Prima di parlare, è molto importante sapere che cosa proviamo, cosa vogliamo e quali cambiamenti devono avere luogo perché il problema smetta di esistere.

In questo senso, è meglio dire quello che si prova e si pensa in modo chiaro e sintetico. Non c’è bisogno di ripetere la stessa cosa più volte. Bisogna scegliere parole semplici da capire, spiegarsi con esempi recenti e più vicini possibile al presente. Il passato è importante per capire dove ci troviamo e perché ci sentiamo così, ma quando si espone un problema, bisogna concentrarsi su quello che sta succedendo e su come vogliamo che la situazione cambi.

4. Usare la tecnica del sandwich: qualcosa di positivo + il problema + qualcosa di positivo

La tecnica del sandwich è ottima quando vogliamo correggere l’altro, ma al contempo vogliamo ridurre l’impatto emotivo della critica. Bisognerà impararla se si vuole esporre un problema al partner. Consiste nell’avvolgere il messaggio centrale con elementi positivi, mettendoli prima e dopo la comunicazione. Ad esempio: “So che lavori tante ore, mi piace che tu lo faccia perché dimostra che ti sforzi per la tua famiglia, ma penso che potresti collaborare di più nelle incombenze domestiche e sono sicura che possiamo trovare un modo perché tu possa farlo”.

L’obiettivo di questa tecnica è trarre vantaggio dall’effetto psicologico di primacy e recency, che spiega perché tendiamo a ricordare quello che si trova all’inizio e alla fine di un messaggio. Ecco perché menzionare il problema al centro del messaggio, iniziando e finendo con qualcosa di positivo è una formula eccellente per affrontare il conflitto facendo sì che la sensazione finale sia positiva.

5. Rendere la flessibilità il nostro migliore alleato e approfittare della magia delle parole

Le parole che scegliamo quando dobbiamo esporre un problema sono fondamentali. Per esporre un problema in modo positivo, le parole devono trasmettere flessibilità, riflettere un desiderio o un suggerimento, non un ultimatum. Per esempio, se usiamo l’espressione “potresti” anziché “devi”, è molto più probabile che l’altra persona ci ascolti senza chiudersi.

Iniziare a esporre il problema con parole come “mi piacerebbe”, “avrei bisogno”, “mi renderebbe molto felice”, è molto meglio che dire “voglio”, “devi” o “ho bisogno che”. In realtà il messaggio è lo stesso, ma le parole possono fare magie, inducendo l’altra persona ad accettare – o anche a impegnarsi ad apportare – un cambiamento al quale diversamente si opporrebbe.

Coppia che si guarda negli occhi

6. Molto importante: convincere il partner che il problema ha una soluzione

Se vogliamo esporre un problema in modo positivo, ci deve assolutamente essere anche il momento in cui proponiamo soluzioni. Spiegare un problema e non proporre una soluzione non è una buona idea: non suggerire alcun modo per risolvere la situazione equivale a portare il partner in un vicolo cieco. Inoltre, è importante che la soluzione sia un suggerimento, non una imposizione. Si tratta di risolvere il problema, non di far fare all’altro esattamente quello che vogliamo.

Prima di esporre un problema al partner, è molto importante fare un brainstorming e valutare possibili soluzioni da suggerire. Non si tratta di spiegargli qual è secondo noi la soluzione giusta, perché una soluzione giusta ed efficace deve essere avvalorata da entrambi i membri della coppia. Si tratta di suggerire quello che crediamo possa essere fatto, se anche l’altro è d’accordo. In fin dei conti, se è un problema che coinvolge la coppia come unità, allora la responsabilità della nascita, del mantenimento e della soluzione del problema si divide tra entrambi.

“È l’onestà a far sì che le relazioni durino nel tempo”

-Lauryn Hill-

7. Trasformare le lamentele in desideri

Dietro ad ogni lamentela si cela un desiderio, ad esempio quando pensiamo “perché non riconosce mai i miei sforzi?” oppure “arriva sempre tardi, non mi prende sul serio”, in realtà il desiderio che sta dietro rispettivamente a ciascuno di questi pensieri è “voglio che i miei sforzi vengano riconosciuti e che mi faccia capire che tiene in considerazione quello che faccio” e “voglio che sia puntuale perché per me è importante”.

Trasformare le lamentele in desideri è un’abilità, necessita di esercizio, ma non è impossibile. Il primo passo è mettere da parte tutte le emozioni così potenti e sgradevoli generate dalla lamentala, pensando invece a cosa vogliamo chiedere davvero.

In secondo luogo, è molto importante trasmettere il desiderio con un linguaggio positivo, che permetta all’altro di agire anziché immobilizzarlo. Ciò significa che per esporre un problema al partner in modo positivo, bisogna spiegare cosa vogliamo che succeda, senza concentrarci su quello che ci infastidisce (la lamentela).

8. Concedere un momento di riflessione al partner

Non bisogna esigere una risposta o un’azione nell’immediato, bisogna lasciare che il partner pensi a quello che gli è stato esposto. Se non esigiamo una risposta nel momento stesso in cui presentiamo il problema, allentiamo la pressione sul partner. E togliere pressione a una persona perché prenda una decisione è uno dei modi più efficaci per trasformare il problema in una sfida positiva. Perché si offre all’altro libertà, lo si lascia fare valutazioni senza pressioni, gli si permette di rispondere una volta passato lo “shock” dell’aver preso coscienza che qualcosa non va.

Ma attenzione… qualsiasi momento di riflessione, perché sia efficace, deve avere una data di scadenza. In altre parole, va definito un tempo massimo. Questo dipenderà dai tempi personali di ciascuno, e soprattutto dall’urgenza e dall’importanza della risoluzione del conflitto. Non si tratta, però, di prendersi un tempo indefinito per pensare, perché in questo caso non si fa altro che evitare il problema. Ed evitare il problema porta solo a rafforzarlo.

Tenendo bene a mente questi concetti nel momento di esporre un problema al partner, potremo far sì che il tutto venga affrontato in modo positivo. Così sarà più facile imparare dal conflitto, conoscersi un po’ di più e rafforzare l’unione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.