Frasi di Kenzaburo Oe da conoscere

Kenzaburo Oe è uno degli scrittori giapponesi più famosi. Ha vinto il premio Nobel per la letteratura e ci ha regalato molte frasi e aforismi interessanti.
Frasi di Kenzaburo Oe da conoscere
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 19 giugno, 2023

Molte delle frasi di Kenzaburo Oe sono un riflesso delle sue tragedie personali e dei terribili eventi sociali a cui ha assistito. È uno degli scrittori più vitali e profondi del XX secolo, nonché uno dei più letti in tutto il mondo.

Kenzaburo Oe è nato in un piccolo villaggio del Giappone in seno a una famiglia molto umile. Il suo desiderio di crescita personale lo ha spinto a trasferirsi a Tokyo, dove si è laureato in Filosofia e Letteratura. Lì, tuttavia, subì uno shock culturale, perché il suo villaggio natale era molto diverso dalla grande capitale. Ciò lo ha portato a elaborare i suoi primi scritti.

“Sin da bambino, mi ha colpito come il nostro corpo limitato sia capace di sopportare le sofferenze.” (Kenzaburo Oe)

La maggior parte delle frasi di Kenzaburo Oe sono brevi e dirette. I concetti espressi possiedono un’essenza umanista, con sfumature esistenzialiste. Il suo stile è agile e forte, con una grande ricchezza di immagini poetiche e profonde riflessioni. In questo articolo, condivideremo con voi alcune delle sue frasi più famose.

Imperdibili frasi di Kenzaburo Oe i

1. Kenzaburo Oe e la paura

La paura appare più volte nelle frasi di Kenzaburo Oe, sia esplicitamente che implicitamente. Tuttavia, il suo non è un soccombere ai timori, ma affrontarli attraverso il ragionamento. Questo famoso scrittore, Premio Nobel per la letteratura nel 1994, crede nella capacità dell’essere umano di liberarsi da sé stesso.

Una delle frasi di Kenzaburo Oe che riflettono questo spirito recita: “Per dominare la paura, devi isolarla. E per riuscirci, devi definire la sua causa con precisione”. Davvero un ottimo consiglio. Specificare qual è l’oggetto della paura è un modo per iniziare a superarla.

2. Due aspetti del mondo

Una delle frasi di Kenzaburo Oe dice: “Quando voglio guardare il nostro mondo con entrambi gli occhi, ciò che percepisco sono due mondi sovrapposti: uno luminoso e chiaro, sorprendentemente chiaro; l’altro vago e sottilmente cupo”.

In queste parole si riflette l’ambiguità dell’esistenza, che è anche ambiguità dell’essere umano. La tradizionale dualità che vi abita: il buono e il cattivo, la luce e il buio, il grande e il miserabile… Affrontiamo costantemente questo paradosso, per tutta la vita.

3. Il bravo scrittore

Kenzaburo Oe ha anche riflettuto in molte occasioni sulla vera arte della scrittura. Oltre a essere una vocazione, scrivere è anche una posizione contro l’esistenza. Allo stesso tempo, costituisce una testimonianza, una terapia e un esercizio culturale.

A questo proposito dice: “Un bravo scrittore non dovrebbe mai  essere stabile”. Si riferisce al fatto che uno dei motori che porta alla scrittura è proprio l’instabilità. Se così non fosse, in fondo non ci sarebbe ragione di immaginare altri mondi possibili attraverso la letteratura.

4. Il fantasma della bomba atomica

Uno degli eventi che segnò maggiormente Kenzaburo Oe è stato il lancio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. Non solo a causa della devastazione che causò, ma anche per l’impressionante quantità di conseguenze fisiche e psicologiche che produsse nei cuori dei sopravvissuti.

Ci sono molte frasi di Kenzaburo Oe dedicate a questo argomento. Una di queste: “L’importante lezione del dramma di Hiroshima è la dignità”. Si riferisce alla volontà incrollabile del suo popolo di ricostruire la nazione dopo quel terribile bombardamento. I giapponesi sono riusciti a superare quel drammatico momento storico, prima con la resa e poi con la ricostruzione.

5. L’atto di mentire

L’obiettivo di Kenzaburo Oe non è quello di moralizzare attraverso la sua letteratura. Non cerca di dare lezioni di vita e non pretende di postulare modelli di comportamento. Tuttavia, le domande etiche sono alla base di tutti i suoi romanzi e saggi. Pone dei quesiti, si interroga, lontano da un approccio esplicito o dogmatico.

Una delle sue frasi dice: “Se menti per uscire dai guai, devi farlo in modo che tu non abbia bisogno di mentire di nuovo quando la verità venga fuori”. Come si vede, non tenta di condannare la menzogna, ma di indicare il suo disagio. Presume che la verità venga alla luce e, pertanto, tale circostanza deve essere presa in considerazione quando si dice una menzogna.

Oltre alla bomba atomica, ad aver rivoluzionato la vita di Kenzaburo Oe è stata la nascita del figlio, il compositore autistico Hikari Oe. Ciò ha dato una svolta totale alla sua vita e anche alla sua letteratura. Forse è per questo che quando si leggono le sue opere, si ha l’impressione di trovarsi di fronte a qualcuno che si sforza, continuamente, di decifrare il significato dell’impossibile.


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