Funzione semiotica: definizione e sviluppo

La funzione semiotica è la capacità di elaborare le rappresentazioni. Ma come funziona? Scopritelo in questo articolo.
Funzione semiotica: definizione e sviluppo
Alejandro Sanfeliciano

Scritto e verificato lo psicologo Alejandro Sanfeliciano.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Ogni segno o simbolo possiede un significato e un significante diverso. L’abilità di riconoscere e gestire i simboli viene definita funzione semiotica.

Uno dei migliori esempi per capire in cosa consiste la funzione semiotica è un famoso quadro di Magritte. Nel quadro è rappresentata una pipa e, sotto, la scritta: “cecí n’est pas une pipe” (questa non è una pipa). L’intenzione dell’artista era rimarcare il fatto che quell’oggetto non era una pipa vera, bensì una rappresentazione simbolica dell’oggetto.

Il quadro di Magritte è un esempio di uso della funzione semiotica per creare arte. Ma in realtà tutti noi utilizziamo continuamente delle rappresentazioni. In questo articolo parleremo dei diversi tipi di rappresentazioni esistenti in funzione della relazione tra significante e significato.

La pipa di Magritte

Componenti delle rappresentazioni

Le rappresentazioni sono parte integrante della nostra vita. Usiamo di continuo segni e simboli, perché ci aiutano a pianificare, comunicare e orientare le nostre azioni. La loro utilità risiede nel fatto che ci permettono di interagire mentalmente con un elemento senza sperimentarlo nella realtà.

Ogni rappresentazione possiede due elementi: il significante e il significato. Il primo si riferisce alla componente fisica della rappresentazione. Ad esempio, le lettere che formano una parola o i tratti di un disegno. Il significato è l’immagine che si crea nella nostra mente quando vediamo un determinato simbolo.

L’uso delle rappresentazioni apre un universo di possibilità allo sviluppo psicologico. Permette al soggetto di distanziarsi dalla situazione presente e aprirsi a luoghi distanti nel tempo e nello spazio. Apporta inoltre la capacità di creare mondi fittizi che esistono solo nella nostra immaginazione.

Tipi di rappresentazioni

Ferdinand de Saussure classificò le rappresentazioni dividendoli in tre tipi diversi. Ogni tipologia si differenzia per il livello di collegamento tra significato e significante:

  • Indici o segnali. In questo caso il significante e il significato non si differenziano. Possiedono entrambi un collegamento diretto. Un esempio: vediamo del cibo rosicchiato sul pavimento della cucina e deduciamo che ci sono dei topi. In questo esempio, i resti fungono da indizio.
  • Simboli. Il significante è indipendente dal significato, ma tra di loro esiste una certa relazione. I disegni, i quadri e le fotografie sono simboli di ciò che rappresentano. Ad esempio, il disegno di una pipa non è l’oggetto reale. Ma è vero che esiste una forte relazione fra i due. Questo tipo di rappresentazione appare in maniera meno diretta nel gioco simbolico. Un bambino che utilizza un bastone come se fosse una spada costituisce un buon esempio.
  • Segni. Le rappresentazioni vengono definite segni quando il significante è completamente arbitrario. La relazione tra i due elementi viene stabilita attraverso un lungo processo storico-sociale. Pertanto, una persona aliena al contesto non è in grado di interpretare un segno. L’esempio più lampante è il linguaggio. Pensiamo ad esempio alle lettere della parola “computer”: non hanno alcuna relazione con ciò che rappresentano. Nonostante ciò, evocano in noi un’immagine concreta.
Il gioco simbolico

La comparsa della funzione semiotica

La capacità di creare rappresentazioni diventa sempre più visibile negli ultimi stadi della tappa sensoriomotoria dello sviluppo umano. Ma la comparsa della funzione semiotica non avviene in maniera improvvisa. Poco per volta, il bambino utilizzerà maggiori rappresentazioni e comportamenti semiotici.

Esempi di funzione semiotica nei bambini

A partire da questa fase possiamo trovare diversi esempi basati sulla semiotica nel comportamento dei bambini:

  • Imitazione differita. Consiste nell’imitazione di qualcosa che non è presente. È una specie di preambolo della capacità di rappresentazione. Costituisce un’imitazione di azioni materiali, non del pensiero. Viene considerata una della prime condotte semiotiche che appaiono nel ciclo vitale del bambino.
  • Gioco simbolico. Si tratta di un’attività tipica dell’infanzia. I partecipanti del gioco simbolico utilizzano in maniera alternativa i vari oggetti (ad esempio, un bastone diventa una spada). In quel momento stanno mettendo in pratica la funzione simbolica.
  • Disegno. Attraverso il disegno, il bambino comincia a dimostrare la sua capacità di rappresentare la realtà. È necessario sottolineare che questa attività va oltre la semplice copia della realtà. Disegnare significa realizzare un’immagine interna: il bambino disegna ciò che sa dell’oggetto che vede.
  • Linguaggio. Rappresenta il comportamento semiotico per eccellenza. Quando un bambino comincia a parlare, è possibile osservare come utilizza i segni arbitrari. Di solito separa completamente il significato dal significante.

Non dobbiamo dimenticare che la funzione semiotica è una delle abilità più importanti per l’essere umano. Si tratta della funzione che ci ha portato a creare un sistema di comunicazione. E con il linguaggio, abbiamo creato una cultura e una storia che ci hanno consentito di progredire e sopravvivere.

Lo studio e la ricerca della semiotica sono quindi stati di grande aiuto nello sviluppo. E ciò perché ci ha fatto comprendere in profondità le forti implicazioni di questa abilità nella vita delle persone.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.