Funzioni dei neuroni specchio

Le funzioni dei neuroni specchio sono ancora oggi una sorpresa per i neuroscienziati che li studiano. È stata confermata la loro influenza sull'apprendimento e l'impatto determinante sulle emozioni e sulla vita sociale.
Funzioni dei neuroni specchio
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2023

Le neuroscienze ci sorprendono ancora oggi con le loro scoperte. Uno degli ambiti in cui hanno registrato più progressi è quello relativo allo studio delle funzioni dei neuroni specchio. In un primo momento si sapeva che questi neuroni riflettevano “internamente” ciò che vediamo all’esterno. Ecco perché hanno preso il nome di specchio.

Tuttavia, grazie ai successivi studi sono emerse ulteriori funzioni di questi neuroni. La loro capacità di trasferire internamente un riflesso del mondo esterno fa sì che abbiano una certa incidenza su un insieme di comportamenti, sia di tipo intellettivo che di tipo sociale.

L’aspetto più interessante è che la scienza ha dimostrato che i neuroni specchio si attivano quando osserviamo qualcuno compiere un’azione. Vale a dire che agiscono come se la stessimo compiendo noi.

Abbiamo appena iniziato a esplorarli, ma conosciamo già tre importanti funzioni dei neuroni specchio. Si tratta delle seguenti:

Siamo creature sociali. La nostra sopravvivenza dipende dalla comprensione delle azioni, delle intenzioni e delle emozioni altrui. I neuroni specchio ci aiutano a capire la mente degli altri, non solo mediante un ragionamento concettuale, bensì anche attraverso la simulazione diretta. Sentendo, anziché pensando.

-G. Rizzolatti-

Connessioni neuronali.

3 funzioni dei neuroni specchio

1. Apprendimento

Francisco Mora è docente ordinario di Fisiologia Umana presso la Facoltà di Medicina dell’Università Complutense di Madrid. Si è occupato dello studio delle funzioni dei neuroni specchio, lavoro culminato nella redazione del testo Neuroeducación

In questo libro il professore menziona due esperimenti illuminanti. Nel primo di questi era stato ingaggiato un attore affinché tenesse lezioni di gruppo per degli alunni.

Queste lezioni avevano una forte componente emotiva (come si trattasse di un’opera teatrale), ma anche uno scarso contenuto accademico. Alla fine dell’esperimento, era stato chiesto agli alunni di dare un voto al professore e tutti avevano dichiarato che si trattava di un professionista eccellente.

Nell’altro esperimento era stato chiesto agli studenti di valutare la bravura dei professori che comparivano sui libri. Gli alunni avevano attribuito una valutazione migliore a quei professori che in grado di arricchire la loro lezione di un contenuto emotivo più forte.

Sia in questo caso che nel precedente, atteggiamenti più emotivi comportano una maggiore attivazione emotiva dei neuroni specchio. Questo, a sua volta, genera una maggiore empatia e rende l’apprendimento più efficace.

2. Aiutano a riconoscere le intenzioni altrui

Prevedere i pensieri e le mosse degli altri ha a che vedere con la cosiddetta teoria della mente. A questo proposito, esistono due posizioni. Una indica che una tale abilità si sviluppa durante l’infanzia, fase in cui teorizziamo su ciò che gli altri pensano.

L’altra indica che questa capacità si sviluppa nel corso della vita, man mano che osserviamo e ci contrapponiamo alle azioni altrui.

Si è osservato come una delle funzioni dei neuroni specchio sia quella di attivare la capacità di anticipare pensieri, sentimenti e intenzioni altrui. Questo tipo di neuroni elimina la barriera tra l’io e gli altri. Ecco perché attivano una tale funzione.

I neuroni specchio sono “i neuroni della vita sociale”. Favoriscono la comprensione degli altri al punto che esistono evidenze sul fatto che questi neuroni presentano un’attività limitata in chi è affetto da autismo, per fare un esempio.

Conversazione tra amici.

3. Funzioni dei neuroni specchio: pilastri dell’empatia

La funzione principale dei neuroni specchio (implicita, in un modo o nell’altro, nelle altre due funzioni già menzionate) è l’empatia. Quest’ultima viene definita come la capacità di mettersi nei panni degli altri.

In un certo senso, ci si immedesima in modo che il mondo di quella data persona si veda riflesso nel nostro stesso Io. Come se ciò che sentisse o provasse l’altro fosse anche percepibile o avvertito da noi stessi.

In un primo momento si pensava che i neuroni specchio potessero solo riflettere i movimenti altrui. Tuttavia, scienziati come Marco Locoboni , esperto dell’Università della California, hanno scoperto che questa proiezione coinvolgeva implicava anche le emozioni e gli atteggiamenti.

A quanto sembra, sono sufficienti alcuni giorni di vita per imparare a riconoscere le espressioni di piacere o di rabbia nel viso degli altri.

Se una persona sorride al neonato, quel sorriso prenderà forma anche nel sistema limbico del piccolo. Accade lo stesso con le espressioni di rifiuto. Dunque, la funzione principale dei neuroni specchio è quella farci connettere agli altri.


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  • Iacoboni, M. (2009). Las neuronas espejo: empatía, neuropolítica, autismo, imitación, o de cómo entendemos a los otros (Vol. 3055). Katz editores.

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