Gli uomini sono emotivi alla pari delle donne

È ora di sfatare un altro stereotipo di genere: gli uomini possono essere emotivi tanto quanto le donne. Il problema è la società, che li penalizza se esprimono i propri sentimenti e si mostrano vulnerabili.
Gli uomini sono emotivi alla pari delle donne
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Sensibili, empatici, vulnerabili e persino sentimentali. Gli uomini sono emotivi tanto quanto le donne, sebbene per molto tempo siano stati descritti come forti ed emotivamente impenetrabili.

Le emozioni e la loro espressività sono state, fino a tempi recenti, un simbolo inequivocabile di debolezza, e perfino di “isteria”.

Gli stereotipi di genere sono sempre stati causa di discriminazione, aprendo la strada a certe idee che in un secondo momento possono essere difficili da confutare. Da secoli si crede che mascolinità sia sinonimo di forza, moderazione, determinazione e coraggio.

Le donne, invece, sono associate a quella fragilità derivata da un’emotività profonda. Fattore che invalida e rivela l’instabilità.

Per fortuna, la scienza è dalla nostra parte e ci fornisce prove di quanto siano obsoleti ed errati questi approcci. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature ci fornisce dati interessanti e rivelatori sull’argomento.

Gli uomini possono soffrire anche molto più delle donne dopo la fine di un rapporto. 

Ragazzo che piange.
Bisogna normalizzare l’idea che gli uomini possono esprimere le loro emozioni apertamente senza apparire deboli per questo.

Oltre gli ormoni: gli uomini sono emotivi alla pari delle donne

Questa idea è stata affrontata in uno studio condotto presso l’Università del Michigan e la Purdue University negli Stati Uniti. I ricercatori hanno monitorato e analizzato le emozioni di 142 uomini e 142 donne per 75 giorni. Sono stati somministrati questionari online per monitorare, in privato, come si sentivano durante la giornata.

Questo follow-up quotidiano in cui ciascuno registrava il proprio stato d’animo ha facilitato l’ottenimento di dati sulla stabilità emotiva e sulle fluttuazioni di entrambi i sessi.

Ormoni ed emozioni nella donna

Le donne che hanno preso parte all’esperimento sono state divise in due gruppi: chi assumeva contraccettivi orali e chi no. Gli studiosi hanno potuto osservare che gli ormoni non influenzano in modo significativo gli sbalzi d’umore.

Né la sindrome premestruale né le mestruazioni provocano maggiore variabilità emotiva. In media, l’emotività è sotto controllo. Questo fatto è più importante di quanto sembri a prima vista.

Un esempio: per tutto il Novecento, le donne sono state escluse da molti lavori di ricerca sull’idea che le loro oscillazioni ormonali avrebbero reso i dati non affidabili.

Gli uomini, d’altro canto, sono stati preferiti in quanto considerati più sicuri e biologicamente affidabili. Ora questo potrebbe cambiare. Oggi sappiamo che non è così.

Gli uomini sono emotivi quanto le donne (a volte anche di più)

A oggi non è stata individuata nessuna base biologica a sostegno del mito che le donne siano più sensibili ed emotive degli uomini.

Secondo lo studio citato, condotto dalla Dott.ssa Adriene Beltz, gli uomini sono emotivi tanto quanto le donne. Non ci sono quindi differenze significative tra i due sessi.

Allo stesso modo, la ricerca condotta presso l’Università di Lancaster indica che, in media, gli uomini gestiscono peggio le rotture affettive ed esprimono persino maggiori sentimenti di angoscia e tristezza.

Questa profonda emotività si traduce spesso in una peggiore gestione degli stati emotivi e un rischio maggiore di soffrire di ansia, depressione, ecc.

In generale, agli uomini viene insegnato a reprimere i propri sentimenti, e ciò si traduce in peggiori risorse con cui regolare le emozioni a valenza negativa.

Società patriarcali e repressione emotiva negli uomini

I ragazzi non piangono. Questo messaggio è un’eco mentale per molti uomini. Soprattutto per le generazioni precedenti ai millennial. Le lacrime e le emozioni appartengono al sesso debole, ovvero le donne, alle quali è concesso esprimere ciò che provano, talvolta etichettate come debole o addirittura isteriche per questo.

I pregiudizi di genere, così radicati nella società patriarcale, hanno tradizionalmente posto il veto al genere maschile in molti modi. Uno di questi, il più classico, risiede nell’impossibilità di esprimere quello che provano. Piangere, mostrarsi vulnerabili o sensibili richiedono un contenimento adeguato e necessario.

Una società volta a reprimere le emozioni si traduce in molti casi in analfabetismo emotivo. È ovvio che anche gli uomini provano tristezza, felicità, angoscia, speranza e gioia allo stesso modo delle donne.

Tuttavia, sono obbligati a trattenersi, a nascondere il loro dolore, a contenere ciò che provano. In definitiva, a lasciare dentro ciò che dovrebbe essere espresso fuori.

Gli uomini sono emotivi.
Le emozioni fluttuano di giorno in giorno. Ciò rappresenta una caratteristica importante nell’essere umano, uomo o donna.

Normalizzare l’espressione delle emozioni oltre il genere

Né la stabilità emotiva è una caratteristica degli uomini, né gli sbalzi d’umore lo sono del genere femminile. Siamo tutti esseri emotivi con i loro alti e bassi occasionali.

Siamo persone che elaborano la realtà attraverso il filtro emotivo e che reagiscono agli stimoli attraverso questo canale. Alcuni meglio e altri peggio.

Nessuno dei due sessi è più emotivo dell’altro. Il problema risiede nella repressione, nell’educazione disfunzionale e negli stereotipi di genere che continuano a plasmarci. È tempo di smantellare molte di queste idee obsolete per acquisire una migliore competenza in materia. Perché chi è abile nell’arte delle emozioni è abile nel viaggio della vita.


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