Gratificazione differita: cos'è?

Vi piacerebbe tenere in allenamento le vostre tecniche di autocontrollo? Pensate sia possibile resistere alla tentazione? Oggi scoprirete i trucchi per essere costanti e per raggiungere più facilmente i vostri obiettivi. Continuate a leggere.
Gratificazione differita: cos'è?
Adriana Díez

Scritto e verificato la psicologa Adriana Díez.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Nel 1960 l’allora psicologo dell’Università di Stanford Walter Mischel, riuscì a condurre un semplice esperimento sui bambini. Testò la loro capacità di autocontrollo, concentrandosi sulla gratificazione differita e sul controllo degli impulsi.

L’esperimento proposto era semplice: riunì un gruppo di bambini di 4 anni e chiese loro di aspettare per alcuni minuti in una stanza, davanti a una caramella, fino al ritorno dell’esaminatore. Se al suo ritorno il bambino non avesse mangiato la caramella, allora ne avrebbe ricevuta un’altra in premio.

Molti dei bambini riuscirono nel duro compito di esporsi a una tentazione così forte, come quella rappresentata da una caramella, e non mangiandola riuscirono a ottenere la seconda. Altri, invece, cedettero sin da subito e divorarono il dolce. Infine, un altro gruppo decise di attendere, ma finì per cedere alla tentazione della gratificazione differita.

Gratificazione differita: il marshmallow

L’esperimento non finisce qui. Alcuni anni dopo, il gruppo di ricercatori guidato dalla psicologa B.J. Cassey, dell’Università di Cornell, tornò a esaminare e a valutare diversi tra i bambini, ormai adulti, che avevano partecipato allo studio.

Tra questi, coloro i quali erano riusciti a resistere alla tentazione, ovvero alla gratificazione immediata, per poter ottenere un’altra caramella, nel momento presente avevano il posto di lavoro migliore, avevano fatto percorsi di studio brillanti e godevano dei migliori rapporti sociali. Chi non era stato capace di resistere alla tentazione, invece, aveva abbandonato gli studi sin da subito e ricopriva una mansione meno qualificata.

Che conclusione possiamo trarre da questo semplice esperimento? Walter Mischel riuscì a intuire l’importanza di insegnare a posticipare la gratificazione. Un ritardo che oggi associamo alla capacità di controllo e di autogestione, compiti complicati per i bambini, perché la loro corteccia prefrontale non si è ancora formata del tutto.

La gratificazione differita

L’autocontrollo ci rende potenti e padroni dei nostri impulsi. Quando lavoriamo con un obiettivo chiaro e sappiamo di potercela fare, è allora che perseveriamo, aspettiamo e valutiamo i risultati con una prospettiva positiva.

La gratificazione differita può essere allenata e da bambini fa bene farlo per capire che la realtà non è fatta di successi immediati, bensì che bisogna lavorare ed essere costanti, riaggiustando il tiro poco per volta e piantando ogni giorno un piccolo seme per vedere poi i risultati nel tempo. La forza di volontà non è innata, bensì, come nel caso di altre abilità, richiede un lavoro personale.

Essere in grado di aspettare e di non cedere alla tentazione della ricompensa immediata molto spesso ci dà la possibilità di ottenere migliori risultati, di fare dei piani che siano alla nostra portata, di vedere in cosa stiamo sbagliando e come potremmo porvi rimedio; acquisire competenze e strumenti che ci permettano di affrontare le situazioni con una moltitudine di risorse.

L’autocontrollo è un’abilità con una forte componente genetica, il che non significa che non possiamo rafforzarla attraverso strumenti di diversa natura, come la gestione dell’attenzione o il controllo dell’ansia.

Il segreto del successo risiede nella costanza con cui si persegue uno scopo.

-Benjamin Disraeli-

Bambina con gli occhiali che pensa

Come allenare il nostro autocontrollo?

Nell’esperimento di Walter Mischel è stato possibile vedere alcune tecniche più facili e semplici che, pur non essendo esperti di psicologia, molti di noi mettono in pratica per resistere alla tentazione e posticipare la ricompensa. Altri, invece, richiedono maggiore approfondimento e un allenamento adeguato a raggiungere l’obiettivo:

  • Tecniche di distrazione: provare a pensare ad altro e concentrarsi su altri argomenti.
  • Imparare a proiettarsi verso la ricompensa futura. Visualizzare un premio vicino o ciò che otterremo a seguito del nostro impegno ci avvicina a ciò che vogliamo ottenere senza perderlo di vista.
  • Benefici che derivano dall’autocontrollo. Raggiungere l’autocontrollo va di pari passo alle sensazioni piacevoli che derivano dal riuscire a resistere e a insistere, imponendo la nostra volontà sull’impulso.

Possiamo tutti resistere alla tentazione, possiamo tutti ritardare la ricompensa e allenare il nostro autocontrollo. Ci vogliono solo una buona dose di motivazione, una boccata di forza di volontà, una serie di abilità e strumenti, fiducia in se stessi e, soprattutto, ci vuole volontà, voglia di raggiungere gli obiettivi.


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