I tre pensieri di Gandhi che hanno contribuito a rendere il mondo migliore

I tre pensieri di Gandhi che hanno contribuito a rendere il mondo migliore

Ultimo aggiornamento: 13 aprile, 2015

Se ognuno di noi potesse riprendere (e soprattutto mettere in pratica) gli insegnamenti dei più grandi pensatori, sicuramente l’umanità avrebbe preso un corso diverso. 

Mohandas Karamchand Gandhi fu un attivista politico come pochi, il quale esempio di vita non ha paragoni. Come pensatore, Gandhi non si limitò solamente ad esprimere le sue idee, ma anche a mettere in pratica ciò che diceva, conducendo una vita pacifica, semplice e solidale con i più bisognosi della sua terra, l’India.

In questo articolo vogliamo condividere con voi alcuni dei pensieri più importanti di questo grande uomo, che comunemente viene semplicemente soprannominato “Mahatma” (“anima grande” ).

Amore, vita e perdono

Gandhi parlava dell’amore come sentimento umano, non si riferiva solo all’amore tra un coppia, per i figli, gli amici, i vicini, ma all’amore universale, verso tutto il genere umano. Egli predicava dando l’esempio, essendo solidale con i più umili e sfortunati.

Professava anche il perdono come una caratteristica dei coraggiosi, enfatizzando che i deboli non sono mai in grado di perdonare. Avete incontrato delle persone che preferiscono vivere di rancore, piuttosto che perdonare chi li ha offesi?  Gandhi perdonava i suoi persecutori e aveva il coraggio di difendere i suoi  principi per seguire i suoi ideali.

Il prodotto della terra e l’avidità degli uomini

Gandhi ha vissuto sempre in maniera umile e semplice. Una delle sue massime era che la terra offre il necessario per soddisfare le necessità umane, ma non per soddisfare l’avidità degli uomini. La devastazione delle terre e la sfruttamento eccessivo delle risorse naturali sono il chiaro esempio di quello che Gandhi voleva comunicare con quella semplice frase che vi abbiamo appena citato.

Le religioni e i suoi seguaci

Oggigiorno esistono milioni di religioni basate su buoni principi. Mahatma Gandhi parlava delle contraddizioni nelle quali è solito cadere qualsiasi praticante di qualsivoglia religione, ovvero non mettere in pratica ciò che la religione professa. Gandhi diceva: ” Mi piace il tuo Dio, ma non i tuoi credenti, perché loro non assomigliano al tuo Dio”.

Perseverate ed otterrete ciò che vi siete proposti

Molte persone si fermano a metà del cammino verso la meta, non appena incontrano un ostacolo. Non sono capaci di superare le avversità e preferiscono rinunciare.

Un’altra delle massime che Gandhi ci ha lasciato, in cui egli esprime le tappe per ottenere ciò che uno si è proposto, dice:“Prima vi ignorano, poi ridono di te e poi ti combattono. Alla fine, vincerete”. 

Siete coerenti con ciò che pensate?

Dire e fare spesso non coincidono. Avrete sicuramente incontrato persone che dicono di essere pacifiche, ma che non agiscono di conseguenza oppure persone che dicono di essere umili, ma in realtà ostentano continuamente tutto ciò che hanno. Tuttavia, c’è anche chi gode della propria vita, facendo esattamente ciò che fa senza preoccuparsi degli altri. E queste persone sembrano essere quelle che vivono meglio.

Per questo Gandhi diceva che  “La felicità è quando ciò che si pensa, ciò che si dice e ciò che si fa concordano armoniosamente”. 

La vendetta rende il mondo cieco

Vendicarsi contro chi vi ha offesi non è sempre la migliore soluzione. La maggior parte delle volte la vendetta genera violenza e in questo modo i problemi non finiscono mai. Per questo, Gandhi rifletteva” Se seguiremo la legge dell’occhio per occhio, finiremo per accecare tutto il mondo”.

Se tutti potessimo seguire questa massima, immaginate come sarebbe il mondo?  

Immagine per gentile concessione di Bokic Bojan


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