La danza dei geni del bosco, racconto giapponese

La danza dei geni del bosco, racconto giapponese
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2023

La danza dei geni del bosco è un racconto giapponese dal messaggio profondo, che risale a tempi antichissimi. In un luogo remoto, nacquero due bambini, nello stesso giorno e alla stessa ora. Le loro famiglie erano molto umili e, con grande sorpresa di tutto il villaggio, vennero al mondo con lo stesso difetto fisico: avevano entrambi un grande rigonfiamento sulla fronte.

La famiglia di Tse era profondamente orgogliosa e piena di superbia. Sentivano di essere al di sopra degli altri e volevano sempre emergere. Al contrario, la famiglia di Yung era umile e tranquilla. Tutti i membri erano molto amorevoli e buoni fra loro.

“I migliori medici della mia vita sono tre: il dottor Dieta, il dottor Riposo e il dottor Ottimismo”.

-Jonathan Swift-

Per via del loro orgoglio e la loro superbia, i familiari di Tse si sentirono morire quando videro che il nuovo membro della famiglia aveva un difetto fisico. Non potevano credere  che uno dei loro cari avesse una protuberanza così antiestetica sul volto. Cercarono senza successo di rimuovere il rigonfiamento. Ma fu tutto inutile.

Nel frattempo, la famiglia di Yung agì in modo diverso. Pensavano che il bambino avrebbe avuto bisogno di più amore di chiunque altro. Per questo lo educarono con coccole ed enorme affetto. Gli insegnarono che valeva molto e che il difetto sulla sua fronte non aveva motivo di fargli provare vergogna.

E i due piccoli crebbero…

Tse crebbe sentendosi molto sfortunato. La sua famiglia si vergognava di lui e cercava sempre di tenerlo nascosto. Gli coprivano la fronte con un cappello, ma anche così non riuscivano a nascondere la grande protuberanza. Tse divenne una persona complessata e triste.

Uomo orientale sotto un albero

Yung crebbe come un bambino normale. Gli altri bambini lo prendevano in giro per il suo rigonfiamento, ma lui non vi dava importanza. Imparò persino a scherzare sul suo difetto e rideva con gli altri. Questi smisero di deriderlo e si concentrarono più sulla sua allegria e sul buon amico che era.

Yung divenne un giovane curioso e allegro. Era anche intraprendente e avventuriero. Nel frattempo, Tse detestava gli altri. Provava amarezza e non capiva come mai avesse avuto una tale sfortuna alla nascita.

La danza dei geni del bosco

Un giorno Yung si addentrò nel bosco e, accorgersene, calò la sera. Decise di restare lì a riposare. Ed era già tardi quando sentì una grande confusione. Con cautela, si avvicinò a un fuoco che si intravedeva a poca distanza e, tra i cespugli, vide cosa stava accadendo. C’era un gruppo di esseri fantastici che ballava attorno al fuoco. Avevano un aspetto strano. Si trattava di geni.

Yung provò paura, ma la festa era così vivace che non poté resistere. Si avvicinò e, di fronte allo sguardo sorpreso dei geni, iniziò a ballare. I geni apprezzarono l’allegria di Yung. Ballarono con lui fino all’alba, risero e giocarono insieme.

Immagine del bosco

Quando Yung si congedò, non volevano che se ne andasse. Per questo presero il rigonfiamento dalla sua fronte, glielo tolsero e gli dissero : “Ci terremo il tuo rigonfiamento così tu tornerai a ballare con noi”. Ignoravano che per Yung era un sollievo liberarsi di quella protuberanza e che non aveva alcun interesse a tornare per riprenderselo.

L’interessante finale de La danza dei geni del bosco

Yung tornò al villaggio senza il rigonfiamento e tutti restarono sbalorditi. Raccontò loro la straordinaria situazione che aveva vissuto e nessuno riusciva a credergli. Allora Tse pensò che quella fosse la sua grande opportunità. Chiese a Yung di prestargli i suoi vestiti per poter essere scambiato per lui. Così sarebbe andato lì e i geni avrebbero tolto anche dalla sua fronte quella fastidiosa protuberanza.

Così fece. Si addentrò nel bosco e sentì subito il baccano. Si avvicinò affrettato; era ansioso e gli interessava solo di sbarazzarsi del suo difetto fisico. Per questo motivo, non ballò né condivise la festa con i geni . Questi cercavano di coinvolgerlo, ma Tse si appartava con rabbia e fastidio.

Immagine della Cina con barche

Il sole stava tramontando quando uno dei geni si avvicinò e mise un nuovo rigonfiamento sulla fronte di Tse. “Tieniti il tuo rigonfiamento”, gli disse. “È ora che tu te ne vada e, tranquillo, non disturbarti a tornare”. Fu così che, secondo l’antico racconto giapponese de La danza dei geni del bosco, Tse tornò al villaggio con due protuberanze. Da allora, tutti impararono che l’allegria e la cortesia attraggono eventi meravigliosi. Al contrario, l’ira e l’egoismo attirano solo cattiveria e solitudine.


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