La distanza emotiva separa più dei conflitti verbali

Il più grande nemico di una relazione di coppia non sono le divergenze di opinione né i conflitti o i problemi occasionali che possono sorgere: è la distanza emotiva. Il gelo affettivo e il disinteresse sono muri spesso insormontabili che spesso causano profonda sofferenza.
La distanza emotiva separa più dei conflitti verbali
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

La distanza emotiva in una coppia crea più abissi di un malinteso o anche di un conflitto. Perdere l’intimità, quella vicinanza complice e il tessuto prezioso in cui si intrecciano fiducia e complicità compongono uno scenario di sabbie mobili in cui si affonda ogni giorno di più. Poche situazioni possono essere più angoscianti.

Il costo psicologico per la persona che ama ancora l’altro, e che improvvisamente percepisce quel vento freddo che porta indifferenza emotiva, può essere immenso. Eppure, non arriva all’improvviso.

La mancanza di interesse o di connessione e attenzioni verso il partner prende forma in modo impercettibile, ma progressivo. La si nota nelle piccole cose che una volta avevano un significato e che lentamente perdono il loro splendore originale.

John Gottmann, docente di psicologia all’Università di Washington e uno dei maggiori esperti di relazioni di coppia, sottolinea qualcosa di interessante proprio su questo argomento.

La coppia che mantiene l’attaccamento emotivo, quel legame costruito sull’affetto, può affrontare qualsiasi problema, qualsiasi disaccordo e differenza occasionale. Tuttavia, se questo elemento essenziale viene a mancare, tutto comincia a cadere a pezzi.

La distanza emotiva è un preludio con conseguenze che bisognerà necessariamente affrontare. Capire cosa la causa può essere la soluzione in molti casi.

Mi sento così isolato che posso sentire la distanza tra me e la mia presenza.

-Fernando Pessoa-

Uomo triste che guarda in basso.

La distanza emotiva nella coppia: possibili cause

Quando una persona vuole instaurare una relazione significativa, che sia familiare, d’amicizia o di coppia, sa che deve lavorare sulla connessione emotiva.

È quasi come creare un rifugio dove c’è spazio per due presenze che si rispettano, che si conoscono e che esprimono interesse, affetto, necessità di accudirsi e perfino preoccupazione.

Raggiungere tale abilità non è sempre facile; in compenso, se ci riusciamo, saremo in possesso di quel muscolo emotivo capace di affrontare molte difficoltà. I conflitti previsti o reali con il  partner sono quindi fonte di preoccupazione.

Discutere, avere idee contrastanti e arrabbiarsi generano sempre una certa tensione e angoscia; è possibile pensare che possa essere perfino un motivo di rottura.

Se c’è connessione emotiva, si riuscirà sempre a raggiungere un accordo. I conflitti sono scenari preziosi per dare ossigeno e carburante alla relazione, chiarire le posizioni e avviare cambiamenti che si riverberano sul legame.

E tutto questo è positivo, tutto questo è facilitato da quel tessuto emotivo che crea ponti e ci permette di andare oltre l’egoismo.

I segnali della freddezza emotiva nelle coppie

Tuttavia, a volte è vero il contrario di quanto detto sopra. Ci sono momenti in cui un conflitto o anche un problema specifico rivela la distanza emotiva nella coppia.

Sono scenari psicologici dove non c’è più trasparenza, bensì muri; dove la comunicazione viene meno, gli sguardi non si cercano e le parole hanno il suono di un disinteresse quasi desolato. In questi casi può succedere quanto segue:

  • Non si parla più di sentimenti ed emozioni. L’argomento viene evitato a tutti i costi perché improvvisamente uno dei due si sente a disagio; a ciò si deve l’uso di scuse molto elusive.
  • Squilibrio nell’investimento emotivo. Uno dà più dell’altro in modo sistematico. In questi casi è comune raggiungere un punto in cui solo uno dei membri fa uno sforzo per mantenere il legame a galla, mentre l’altro stabilisce sempre più distanza.
  • I rituali e le usanze diventano privi di significato. Quelle piccole cose che una volta erano così importanti per la relazione, come fare il bagno insieme, parlare per ore a letto, mandarsi messaggi affettuosi durante le ore di lavoro, etc, improvvisamente non sono più rilevanti per uno dei due.
  • Perdita di interesse per il partner. Non si è più interessati a quello che pensa, che prova, che lo preoccupa. Senz’altro uno dei segnali più difficili da gestire a seguito di distanza emotiva nella coppia.
Distanza emotiva nella coppia.

Cosa fare quando percepiamo freddezza emotiva?

La distanza emotiva nella coppia può nascondere diverse realtà. La più comune è, ovviamente, la mancanza d’amore e la riluttanza o l’insicurezza di comunicare all’altro che i sentimenti sono svaniti.

Oltre al disinnamoramento, possono presentarsi altre situazioni sulle quali possiamo lavorare per recuperare la relazione (se possibile):

  • La terapia di coppia basata sulle emozioni offre buoni risultati, come ha rivelato uno studio condotto dal Dottor James L. Furrow e dalla Dottoressa Susan M. Johnson.
  • Si lavora su aspetti come problemi di comunicazione, chiarimento dei problemi che allontanano, allenamento all’espressione e alla gestione emotiva e l’aiuto per portare il legame di coppia in uno stadio più ricco, grazie al quale capire il partner e affrontare i problemi.

Ogni coppia presenta, però, le sue singolarità. Inoltre, a volte le distanze sono insormontabili, ancora di più quando i sentimenti non sono più autentici. Evitiamo quindi di prolungare queste situazioni insostenibili.  


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  • Furrow, J. L., & Bradley, B. A. (2011). Emotionally focused couple therapy: Making the case for effective couple therapy. In The Emotionally Focused Casebook: New Directions in Treating Couples (pp. 3–29). Taylor and Francis. https://doi.org/10.4324/9780203818046

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