La neuropsicologia dello sviluppo infantile

La neuropsicologia dello sviluppo infantile è una disciplina che colma il divario tra psicologia e neurologia. Per fortuna, siamo sempre più consapevoli di come prenderci cura delle generazioni future. Ne parliamo in questo articolo.
La neuropsicologia dello sviluppo infantile
Paula Villasante

Scritto e verificato la psicologa Paula Villasante.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

L’interesse nei confronti dei problemi relativi all’apprendimento e allo sviluppo dei bambini è cresciuto molto negli ultimi decenni. È nata così la neuropsicologia dello sviluppo infantile. Questa disciplina studia la relazione tra il processo di maturazione del sistema nervoso centrale e il comportamento durante l’infanzia. Si concentra, dunque, sullo studio del neurosviluppo al fine di fornire una diagnosi precoce di possibili disturbi.

Chávez (2003) afferma che per determinare se un bambino presenta problemi a livello neurologico, prima di tutto è importante sapere come funziona il sistema nervoso centrale; proprio questa conoscenza è basilare per la prevenzione e il riconoscimento di diversi disturbi.

Allo stesso modo, Rains (2003) ha analizzato le alterazioni del sistema nervoso e della maturazione cerebrale dovute a cause pre, peri e post natali. Queste alterazioni, in quasi tutti i casi, provocano disturbi neuropsicologici infantili. Se non vengono individuati in tempo, le loro conseguenze possono peggiorare. Alla luce di ciò, entrambi gli autori sottolineano l’importanza della neuropsicologia dello sviluppo del bambino.

Altri autori, come Weber e Reynolds (2004), ci ricordano l’influenza dei fattori ambientali sullo sviluppo del cervello. Analizzano, pertanto, l’associazione tra plasticità cerebrale ed eventi traumatici durante l’infanzia. Spiegano che negli Stati Uniti tra il 27% e il 100% dei bambini segnalati annualmente come vittime di abuso (evento traumatico) sviluppa problemi fisici, comportamentali, sociali, cognitivi o emotivi.

La neuropsicologia dello sviluppo infantile si concentra sui fattori di rischio e sui possibili disturbi psicopatologici e neuropsicologici che possono causare nei bambini.

Bambino con il cervello illuminato.


Origine delle lesioni cerebrali infantili

Secondo gli studi condotti da Cuervo e Avila, l’eziologia delle lesioni cerebrali infantili può essere classificata in base a vari indicatori a seconda del momento in cui si verificano:

  • Prenatali (toxoplasmosi, malnutrizione intrauterina, abusi della madre durante la vita intrauterina, tra gli altri).
  • Perinatali (ipossia, meconio, etc).
  • Postnatali (trauma cranico, infezioni, malnutrizione, etc).

Da qui l’importanza di una completa cronologia medica nella valutazione. Questa dovrebbe includere tutte le informazioni riguardanti le caratteristiche e le condizioni di sviluppo durante i primi anni di vita. Alcuni autori classificano le principali cause di lesione cerebrale in base al tipo di danno in:

  • Traumatica.
  • Vascolare (emorragie).
  • Infettiva (meningite, toxoplasmosi).
  • Metabolica (galattosemia).
  • Neurotossica.

Questi autori sottolineano l’importanza della plasticità cerebrale e della maturità neuropsicologica nell’infanzia per valutare le conseguenze e il recupero dopo il trauma.

La neuropsicologia dello sviluppo infantile: oggetto di studio

La valutazione neuropsicologica dello sviluppo infantile è diversa rispetto a quella dell’adulto: quest’ultima ha come principale oggetto di studio lo sviluppo delle funzioni cognitive e la sua relazione con la maturazione cerebrale durante tutto il ciclo vitale. La neuropsicologia dello sviluppo del bambino si concentra su:

  • Le differenze nella maturazione del cervello dalla nascita all’adolescenza tra ragazzi e ragazze.
  • Le differenze tra il cervello adulto e il cervello in via di sviluppo.
  • Il modello inverso nello sviluppo della materia bianca rispetto alla materia grigia.

Maturità neuropsicologica

La maturità neuropsicologica è il livello di organizzazione che consente lo sviluppo delle funzioni cognitive e comportamentali, secondo l’età della persona. Vengono evidenziati i cambiamenti durante lo sviluppo, soprattutto nell’infanzia.

In questo modo, la valutazione e l’intervento della neuropsicologia dello sviluppo infantile deve partire da obiettivi specifici a seconda dell’età del bambino.

Bambina con il cervello disegnato su una lavagna.

Valutazione del neurosviluppo infantile

L’eziologia dei disturbi neuropsicologici durante l’infanzia può essere classificata in due gruppi:

  • I soggetti la cui maturazione neurologica è compromessa.
  • I soggetti che dopo un normale sviluppo iniziale subiscono un incidente che lascia delle sequele che alterano il suddetto sviluppo.

Parametri che dovrebbero essere valutati dalla neuropsicologia infantile dello sviluppo

  • Capacità motorie: abilità manuale; orientamento destro-sinistro; controllo verbale delle capacità motorie.
  • Percezione: visiva; uditiva; tattile.
  • Linguaggio: capacità ricettive ed espressive del linguaggio orale; aspetti psico-educativi.
  • Memoria: verbale e non verbale; a breve e lungo termine.

È evidente che l’approccio neuropsicologico nei confronti dello sviluppo infantile deve essere globale. Bisogna individuare, riabilitare e stimolare le funzioni che favoriscono la maturità neuropsicologica.

Risulta essenziale approfondire discipline come la neuropsicologia dello sviluppo infantile con l’obiettivo di tutelare la salute dei più piccoli.


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