La paura della malattia mi sta uccidendo

A volte la paura della malattia e della morte assumono proporzioni esagerate, rendendo sempre più difficile l'esistenza dell'individuo.
La paura della malattia mi sta uccidendo
Francisco Pérez

Scritto e verificato lo psicologo Francisco Pérez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Nessuno desidera la malattia, ossia la perdita della salute. La paura della malattia alberga in ognuno di noi, si tratta di una delle paure universali, insieme a quella di morire e di impazzire.

Una persona psichicamente e fisicamente sana non desidera la morte, in quanto il suo istinto di conservazione è del tutto intatto. Ma a volte la paura della malattia e della morte assumono proporzioni esagerate, rendendo sempre più difficile l’esistenza dell’individuo.

Vivere può diventare molto difficile quando la nostra esistenza è intrisa della paura delle malattie, del dolore e della morte. Può accadere persino che siano così intense da provocare una sofferenza così insopportabile da condurre la persona al suicidio, nei casi più estremi.

La paura della malattia è reale

Le persone ipocondriache sono, per eccellenza, quelle che più si identificano con queste paure. Timori che, di norma, rendono questi  individui particolarmente apprensivi e pessimisti.

Immaginano un futuro all’insegna di dolori, infezioni, malessere, malattie incurabili, ecc. Non è raro che finiscano per manifestare atteggiamenti compulsivi riguardo all’igiene, lavandosi le mani molte volte al giorno per recuperare la sensazione di controllo.

Donna si copre la faccia

Un’altra caratteristica delle persone ipocondriache è la continua auto-osservazione alla quale sottopongono il loro corpo. Ogni piccolo fastidio (sensazioni impercettibili, macchie della pelle, ecc) viene interpretato come il sintomo di qualche malattia grave o mortale. Sottopongono il loro organismo a una continua analisi, osservandolo con una lente di ingrandimento immaginaria capace di ingigantire qualsiasi minimo segnale che riscontrano.

Ciò genera una forte sensazione di ansia, che le porta a rivolgersi spessissimo al loro medico. Tuttavia, sono tormentate da continui dubbi che nascono dall’insicurezza che è alla base della loro personalità. Per questo motivo, non riescono a calmarsi neanche quando il medico assicura loro che sono perfettamente in salute. D’altra parte, però, pur comprendendo che il loro comportamento può risultare insolito, lo considerano logico e coerente in quanto credono che ciò che immaginano possa accadere davvero.

Quando la malattia è psicologica

In realtà, non è del tutto vero che le persone ipocondriache sono perfettamente sane. Il loro disturbo, piuttosto che di tipo organico, è di tipo psicologico. Ciononostante, gli ipocondriaci si rifiutano di accettare l’idea di avere bisogno di una terapia psicologica.

Al contrario, di solito esigono che il loro medico prescriva loro tutti gli accertamenti più complicati, tra cui analisi di ogni tipo, radiografie, tac, elettrocardiogrammi, ecc.

Nella maggior parte dei casi, non restano soddisfati dagli esiti di suddetti esami, in quanto continuano a pensare che i loro disturbi dipendono dal malfunzionamento di qualche organo e che nessuno riesce ad accorgersene. Al contempo, dubitano di qualsiasi medicinale venga loro prescritto. Leggono attentamente i foglietti illustrativi, terrorizzati dall’idea di poter incorrere negli effetti collaterali in esso descritti.

Se si decidono a prendere le medicine, cosa che accade solo in rare occasioni, riscontrano tutti gli effetti collaterali per pura suggestione. Ciò li porta a cambiare continuamente medico o a consultarne vari per confrontare le loro opinioni prima di iniziare una terapia.

La malattia come centro del mondo

La paura della malattie porta le persone ipocondriache a comprare e leggere enciclopedie mediche, pagine web sulla salute, nonché a partecipare a conferenze rivolte ai medici. Consultano queste fonti ogni volta che avvertono il minimo sintomo o quando qualcuno gli parla della malattia contratta da qualche conoscente.

Parlare delle malattie provoca a queste persone grande ansia, ma è anche il loro argomento di conversazione preferito. In un certo senso, tutta la loro vita ruota attorno alla paura della malattia e della morte.

Uomo disperato

La società odierna, nella quale il dolore ha sempre meno senso, favorisce lo sviluppo dei tratti ipocondriaci, che, pertanto, sono sempre più frequenti. Il punto è che viviamo in una società alla continua ricerca del comfort, una società tecnologica e in parte “disumanizzata”.

In altri casi, la paura della malattia ha un fondamento reale. Quand’è così, può essere particolarmente intensa. Nel caso in cui questa situazione si prolunghi nel tempo è anche frequente l’insorgenza di sindromi depressive, come accade per i malati terminali.

Insomma, le persone che hanno paura della malattia finiscono per far ruotare tutta la loro vita attorno allo stesso argomento, ciò impedisce loro di vivere appieno la loro vita e di essere sereni. I casi più gravi di paura della malattia presuppongono la presenza di un disturbo psicologico chiamato ipocondria. L’ipocondria può essere curata rivolgendosi a un professionista della salute mentale.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.