La regola di Riccioli d'Oro per la motivazione

La regola di Riccioli d'oro stabilisce che gli esseri umani sperimentano la massima motivazione quando lavorano su compiti poco al disopra delle proprie capacità. Né troppo difficili né troppo facili. Semplicemente il giusto
La regola di Riccioli d'Oro per la motivazione
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio, 2023

Come aggrapparsi ai propri sogni e mantenere la motivazione a tutti i costi? James Clear, un noto imprenditore, offre una risposta semplice e scientifica. Tutto quello che dobbiamo fare è seguire una semplice regola: la regola di Riccioli d’Oro.

Clear spiega che, nonostante ci sia ancora molto da imparare, il modo probabilmente migliore per mantenere alta la motivazione ​​è quello di lavorare su obiettivi dalla “difficoltà non troppo eccessiva.”

Quando si affronta una sfida troppo semplice, si rischia di annoiasi; mentre quando se ne affronta una enorme, si rischia di rimanere delusi. È necessario, quindi, avere un obiettivo che vada un po’ oltre ciò che si è ottenuto fino a quel momento. Che non sia troppo noioso o troppo difficile. Questo fenomeno è ciò che James Clear chiama The Goldilocks Rule, ovvero la regola di Riccioli d’Oro.

«La regola di Riccioli d’Oro stabilisce che gli esseri umani sperimentano la massima motivazione quando lavorano su compiti poco al di sopra delle proprie capacità. Né troppo difficili né troppo facili. Semplicemente il giusto.»

-James Clear-

Trovare questo punto dolce di difficoltà, non solo ci aiuterà a mantenere la motivazione, ma ci renderà anche più felici. Clear cita lo psicologo Gilbert Brim per sostenere questo aspetto: “Una delle fonti più importanti della felicità umana è quella di lavorare su compiti con un adeguato livello di difficoltà, né troppo difficile né troppo facile”.

Come mantenere la motivazione ​​usando la regola di Riccioli d’Oro

Clear usa l’esempio della partita di tennis contro un avversario di pari preparazione. La partita si svolge segnando dei punti e perdendone altri, ma se lo si vuole davvero, si hanno tutte le carte in regola per vincerla. A questo punto, la messa a fuoco si restringe, scompaiono le distrazioni e si è completamente immersi nell’attività.

La sfida in questo caso è “semplicemente gestibile”. Anche se la vittoria non è certa, è comunque possibile. Clear spiega che sono questi gli obiettivi che ci mantengono più motivati nel lungo termine, così come ha rilevato la scienza.

“Gli esseri umani amano le sfide, ma solo se si trovano nella zona di difficoltà ottimale. Gli obiettivi significativamente al di sotto delle proprie capacità diventano noiosi. Mentre gli obiettivi significativamente al di sopra delle proprie capacità diventano invece scoraggianti. Ma gli obiettivi che sono giusto sul filo del successo e del fallimento sono incredibilmente motivanti per il nostro cervello. Quello che vogliamo è padroneggiare un’abilità poco al di sopra del nostro orizzonte attuale ».

-James Clear-

Ragazza motivata

Ecco perché, afferma Clear, lavorare su obiettivi che rispecchiano la regola di Riccioli d’oro è una delle migliori strategie per mantenere viva la motivazione a lungo termine. La poca motivazione può essere dovuta alla noia oppure alla difficoltà.

Portare i propri obiettivi a limite delle proprie capacità, nel punto in cui si percepisce sia la sfida sia la sicurezza di poterlo fare, è l’unico modo per mantenere la motivazione.

Misurate i propri progressi

La combinazione di felicità e rendimento è nota come flusso, afferma Clear. Il flusso, come stato di massima motivazione, è quello stato mentale che si sperimenta quando si è talmente concentrati su un’attività che tutto il resto scompare.

I ricercatori hanno anche scoperto un altro fattore collegato agli stati di flusso, ovvero se applicano o meno la regola di Riccioli d’oro, spiega Clear. Se si lavora su sfide dalla difficoltà ottimale, non solo si è più motivati, ma si sperimenta anche un impeto di felicità.

Tuttavia, per raggiungere questo stato di massimo rendimento, non basta dedicarsi a sfide dal giusto grado di difficoltà, ma anche misurare i propri progressi immediati. Come spiega lo psicologo Jonathan Haidt, una delle chiavi per raggiungere lo stato di flusso è ottenere informazioni immediate sui propri progressi. In questo senso, afferma Clear, la misurazione è un fattore chiave della motivazione.

“Affrontare una sfida ottimale e ricevere un feedback immediato sui progressi che si compiono rispetto al proprio obiettivo è una delle componenti più importanti della massima motivazione.”

-James Clear-

Uccelli che formano una freccia

Infine, un’ultima curiosità: la regola di Riccioli d’Oro prende il nome da La storia dei tre orsi. Nella storia, Riccioli d’Oro entra nella casa dei tre orsi e prova tutto, finché non trova quello che fa per lei. Non si fa scrupoli a mangiare la scodella di latte troppo caldo o a sedersi sulla sedia troppo piccola o a sdraiarsi su un letto troppo basso. Anche se la fine della storia ha poco a che vedere con la regola di Riccioli d’Oro, è una fonte di ispirazione interessante.


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