La stupidità siede sempre in prima fila, in modo da essere vista ed ammirata. Mentre l’intelligenza più sensata tace e osserva da un angolo discreto. Perché l’ignoranza e la malizia sono come una sorta di malattia che non colpisce mai chi ne soffre, ma le persone che stanno attorno.
In ambito psicologico, la stupidità umana dispone di distinti gradi. Ne esiste uno, in concreto, al quale si aggiunge l’ingrediente “cattiva intenzione”.
Ammettiamolo, chi non ha mai commesso una sciocchezza? Sono azioni in cui l’impulso ha più peso della riflessione e la voglia ne ha più della prudenza… Sono istanti vitali da cui imparare qualcosa e che, a volte, si ricordano evocando una pazza gioventù. Qualcosa che appartiene al passato, dissolto dallo sguardo maturo e dalla prospettiva dell’equilibrio personale.
Tuttavia, ci sono altri aspetti che tutti conosciamo. A volte sottovalutiamo la stupidità che ci circonda. Ci sono persone che si sforzano di sembrare lucide e perfette, ma che non dimostrano ‘altro che un’assoluta ingenuità, mascherata in maniera penosa. A sua volta, non c’è niente di peggio per ogni cervello sveglio e illuminato che tutte le stupide mode volte a controllarci. Quelle che hanno lo scopo di omologare i nostri interessi e comportamenti.
Tutti, almeno una volta, siamo stati vittime di diversi tipi di stupidità umana, e anche istituzionale. Quella che si presenta sempre senza preavviso, perché è sempre lì, presente e costante. Approfondiamo questo tema.
La stupidità umana e l’intelligenza
Spesso commettiamo l’errore di pensare che il comportamento “stupido” sia dovuto ad un’intelligenza ridotta. Non è così. Il coefficiente intellettuale non ha niente a che vedere con queste azioni, reazioni, parole o piccole cose quotidiane che vediamo spesso.
L’Università Eötvös Lornand (Ungheria) e l’Università di Baylor (Texas) hanno realizzato, nel 2015, un interessante studio intitolato What is stupid? People’s conception of unintelligent behavior (Cos’è stupido? La concezione della stupidità secondo le persone). I risultati ci hanno mostrato per la prima volta aspetti che nessun altro studio psicologico aveva rivelato riguardo la stupidità umana.
I tre tipi di stupidità umana
In primo luogo, bisogna sapere che la stupidità più comune è quella associata alla semplice distrazione. Qualcosa che capita a tutti. Commettiamo errori, dimenticanze e, a volte, feriamo le persone per questo. Ciò nonostante, fate attenzione, perché questi comportamenti non sono involontari. Sono causati da una mancanza di sforzo, di investimento o implicazione personale.
Il secondo livello a cui viene solitamente associata la stupidità -di cui si parla in questo studio- è quella della “mancanza di controllo”. È tipico delle persone con comportamenti ossessivo-compulsivi e con basso autocontrollo. Possono esistere diversi gradi di questo tipo di stupidità. Di solito si tratta di persone molto ansiose. L’impatto sul loro ambiente circostante è spesso molto negativo.
Per ultimo, il terzo tipo di stupidità è quella chiaramente intenzionale. È la stupidità dichiarata, e chi la compie si assume il rischio o commette azioni che sa perfettamente avranno conseguenze non positive. Un comportamento temerario, una battuta pesante, una parola carica di cattive intenzioni…
Sono profili comportamentali altamente dannosi e perennemente presenti nella nostra società.
Cospiratori della felicità umana
Di fronte a tali comportamenti stupidi, che si verificano sempre senza preavviso, si pone la mentalità sensata. Forse, proprio per il fatto che sappiamo che questi profili non si associano ad una bassa intelligenza, dovremmo parlare di una categoria morale piuttosto che di una dimensione intellettuale.
Stupidi si nasce e si diventa. Perché la stupidità pervade nei contesti a noi più prossimi: si vende, si respira e si contagia. Lo possiamo constatare guardando i programmi televisivi, le campagne di moda, le persone che raggiungono il successo senza nessuna virtù.
Fernando Savater ci spiega che gli stupidi sono, in realtà, cospiratori della felicità umana. Se decidono di mettere in pratica tale cattiva arte, non è che per noia. Perché chi si annoia accusa gli altri di essere codardi, egoisti, poco patriottici e, soprattutto, gode creando discordia tra gli altri. La stupidità, come vedete, è molto più di una cattiva abitudine che arriva senza avvisare.
Le leggi della stupidità umana
Carlo Cipolla, famoso storico italiano, analizzò anch’egli la stupidità umana in modo formidabile. Per lui, tutti i mali della società sono creati da questi cospiratori della felicità, vale a dire, gli stupidi. Difatti, nel suo libro “Allegro, ma non troppo” elenca alcune delle caratteristiche di queste persone.
Vale la pena tenerne conto, anche come semplice curiosità.
La prima legge tralasciataci da Carlo Cipolla è che le persone sottovalutano la grande quantità di individui stupidi che ci circondano.
Non bisogna confondere gli stupidi con le persone un po’ lente o poco sveglie: i primi sono i più pericolosi.
Uno stupido è colui le cui azioni hanno impatto sulla vita degli altri, mai sulla propria.
Una delle caratteristiche della stupidità è la sua passione per intromettersi nelle situazioni altri, quelle che non sono di sua competenza.
La stupidità è presente in ogni individuo umano ma, soprattutto, in coloro che si fanno chiamare intellettuali o potenti, raggiungendo spaventosi livelli di gravità.
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