L'abbondanza è uno stato interiore che dona benessere

Entrare in sintonia con l'abbondanza significa prima di tutto essere capaci di valorizzare e apprezzare.
L'abbondanza è uno stato interiore che dona benessere
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

L’abbondanza è, soprattutto, uno stato interiore. Sarebbe ancora più corretto dire che si tratta di un sentimento motivato dal fatto che possediamo quello di cui abbiamo bisogno. Una prospettiva orientata verso quello che abbiamo, invece che verso quello che ci manca. Non ha niente a che vedere con un cospicuo conto in banca o una vita di eccessi.

“Non è ricco chi possiede, ma chi meno ha bisogno”. Ecco che cos’è l’abbondanza, un sentimento di completezza che non dipende dall’esterno, ma dalla nostra dimensione interiore.

“La vita è solo uno specchio, e quello che vediamo in esso, dobbiamo prima vederlo dentro di noi”.

-Wally Amos-

Sia l’abbondanza che la povertà implicano un’insieme di emozioni, pensieri e credenze. Ecco perché esiste la contraddizione per cui pur avendo molto ci si sente infelici. D’altra parte, ci sono persone che hanno molto poco e sono grate e felici.

Il sentimento di carenza o mancanza

La carenza è comune a tutti gli esseri umani. Nasciamo con delle mancanze e molte di queste ci accompagnano fino al letto di morte. Veniamo determinati da un patrimonio genetico, una razza e molte altre caratteristiche. Ognuna di esse implica una rinuncia a tutte le altre alternative.

Cresciamo e viviamo con la mancanza come prospettiva. Non importa quali circostanze viviamo, dobbiamo sempre rinunciare. Tutti i giorni ci lasciamo alle spalle beni e cari. Persone, situazioni, vincoli che non possiamo rendere eterni.

Farfalla al tramonto

Anche se lo sappiamo tutti, alcune persone non si rassegnano. Vogliono eliminare dalla vita questa parte che implica le rinunce, le perdite e il vuoto. Così facendo, acuiscono il sentimento di vuoto che, in maggior o minor misura, abita in ognuno di noi.

Quando il sentimento di carenza predomina, viviamo la vita con la sensazione che ci deve qualcosa. Per di più, pensiamo che da qualche parte esista una totalità che sradichi per sempre il senso di vuoto. A volte arriviamo ad accantonare le nostre capacità creative per divenire riceventi eternamente insoddisfatti.

Lo stato di abbondanza

La carenza è una realtà, una condizione che ha il compito di sfumare e modellare le nostre emozioni. Chi vive rifiutandola, di solito vi resta intrappolato. Così come senza la notte non potremmo apprezzare il giorno, allo stesso modo, senza carenza non potremmo costruire il sentimento di abbondanza.

Proprio chi ha avuto meno è più preparato ad accogliere nella propria vita il sentimento di abbondanza. Essendo cosciente del senso di vuoto, di un bisogno o un desiderio incompiuto, dà grande valore a quello che “riempie”, anche solo parzialmente.

Donna con foulard

Essere umili non significa essere conformisti né sottomessi. Vuol dire, invece, capire che al mondo siamo venuti soli, nudi e impotenti. Tutto quello che abbiamo ottenuto da quel momento in poi è stata una vittoria. 

Connettersi con l’abbondanza

In un mondo e in una società consumistica come quelli in cui viviamo, si tende a pensare che l’abbondanza sia eccesso. E che l’eccesso sia fonte di soddisfazione. Per tale motivo, in molte persone cresce una voracità inspiegabile che non trova sollievo da nessuna parte. Vogliono sempre di più e niente è mai sufficiente.

Si tratta di una condizione nella quale non c’è estrema abbondanza, bensì estrema carenza. Tutto ciò si trasforma in sofferenza piuttosto che sollievo. Il desiderio di trovare quella soddisfazione che manca dentro si trasferisce all’esterno.

Uomo medita su l'abbondanza

Ecco perché connettersi con l’abbondanza significa prima di tutto essere capaci di valorizzare e apprezzare. Valorizzare vuol dire dare un significato a quello che possediamo e otteniamo, per quanto possa sembrare misero. Apprezzare significa permettere a se stessi di provare gioia per tutto quello che si ha nella vita e che potrebbe non esserci.

Adottate una posizione umile di fronte all’universo e date un significato a tutto quello che vi circonda. Solo così conquisterete l’abbondanza.


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