Lavorare da casa: conciliare vita privata e professionale

Piuttosto che pensare a come separare la sfera professionale da quella personale, probabilmente dovremmo concentrarci su come conciliarla e renderla equilibrata. Lavorare da casa è, di fatto, una modalità più naturale e flessibile.
Lavorare da casa: conciliare vita privata e professionale
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 10 marzo, 2023

Lavorare da casa è una realtà ormai diffusa in tutto il mondo. Grazie alle nuove tecnologie la distanza fisica non è più un ostacolo per poter lavorare in una grande azienda. Di fatto, si può vivere in Europa e lavorare per un’impresa cinese senza problemi.

Ciò rappresenta una grande opportunità per migliaia di lavoratori. Tuttavia, come spesso accade, ha dato origine anche a realtà preoccupanti. Una di queste è la fusione tra la sfera professionale e quella personale.

“Tutte le persone sono disposte a lavorare in modo creativo. Quello che succede è che la maggior parte delle persone non se ne accorge nemmeno”.

-Truman Capote-

In linea teorica, la nostra vita personale e quella privata dovrebbero rimanere separate. E usiamo il condizionale perché, di fatto, succede molto raramente. D’altronde non possediamo un interruttore per spegnere e accendere a piacimento un’area della nostra vita piuttosto che un’altra. Ma vediamo nel dettaglio com’è possibile lavorare da casa conciliando entrambi gli aspetti.

Donna con la testa sulla tastiera.

Il mito della separazione

La separazione tra vita privata e lavoro è un’invenzione dell’industrialismo. Un tempo, il lavoro faceva naturalmente parte della vita di una persona. E ciò non rappresentava alcun problema. Lavorare da casa era normale, non c’era motivo di trasferirsi in un altro paese.

Ma con la rivoluzione industriale le cose sono cambiate. Le macchine sono diventate il fulcro della produzione. Il lavoro da casa è quasi completamente finito nel dimenticatoio. Gli operai dovevano recarsi nel luogo in cui erano situate le macchine per svolgere il loro lavoro. Il nuovo modello richiedeva anche la definizione di orari di lavoro fissi.

Ed è così che le persone hanno iniziato a trascorrere lunghi periodi di tempo sul posto lavoro. Apparentemente lavoro e vita privata erano aree separate. Ma l’essere umano non vive “a scompartimenti”, di fatto si porta dietro molto della sua vita personale al lavoro e viceversa.

Gli uffici

Gran parte delle mansioni non richiedeva i lavoratori intorno alle macchine. Tuttavia, gli uffici sono stati creati già a partire dalla prima industrializzazione. In questi spazi si concentravano le mansioni per facilitare il lavoro e il servizio agli utenti.

Con le nuove tecnologie tutto è cambiato. Al giorno d’oggi, quasi tutte le attività d’ufficio possono essere svolte da casa, se si dispone di un computer; lo strumento più importante e disponibile per (quasi) tutti. Se molte aziende, nel tempo, non hanno implementato il lavoro da casa, è dovuto principalmente a una mancanza di visione o alla volontà di controllo.

Perciò, siamo tornati all’epoca in cui lavorare da casa è qualcosa di normale. Tuttavia, persiste ancora la mentalità secondo cui la sfera privata e quella professionale dovrebbero rimanere separate. Il fatto che ciò non accada è causa di stress per molte persone.

Lavorare da casa e stress

È naturale per l’essere umano, integrare vita professionale e vita privata. Sono due aree che non necessariamente sono in conflitto. Ciò che invece può causare tensione è il desiderio di separare l’inseparabile e, ovviamente, non riuscirci. Allo stesso modo, produce tensione anche il fatto di vivere una sola delle dimensioni che compongono il nostro essere.

In realtà, in un modo o nell’altro, lavoriamo sempre. Il significato della parola lavoro ha a che fare con l’attività, lo sforzo e la trasformazione. Anche quando dormiamo, il nostro cervello continua a elaborare e organizzare le informazioni.

Quello che è certo è che in alcuni momenti lavoriamo per gli altri, almeno relativamente. Contribuiamo al raggiungimento degli obiettivi altrui e, allo stesso tempo, otteniamo il nostro che è quello di avere uno stipendio. In atri momenti, ci concentriamo solo sui nostri obiettivi e lavoriamo per raggiungerli.

Donna che lavora da casa.

Lavorare da casa: conciliare e non separare

Lavorare da casa ha il grande vantaggio di una maggiore libertà in termini di organizzazione del tempo. Tuttavia, per alcuni questo aspetto è qualcosa di opprimente. È una libertà che genera caos e, pertanto, finiscono per lavorare tutto il tempo, vivendo come se il lavoro venisse continuamente interrotto da qualche questione domestica.

Alcuni scelgono di impostare orari rigidi che spesso finiscono per non rispettare. Se lavorate da casa, non potete far finta che qualcosa non stia bruciando in cucina o che vostro figlio pianga in salotto. È impossibile pretendere di dividere vita e lavoro in modo assoluto. E, di fatto, non è neanche una buona idea.

Forse, la cosa migliore è proprio non cercare a tutti i costi il modo di separare la sfera professionale da quella privata. Forse è sufficiente essere più flessibili e imparare a conciliare entrambi. Il lavoro da casa è fatto per lavorare per obiettivi e non secondo degli orari. Seguire le priorità del giorno e non essere vittime delle tempistiche rigide.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Hochschild, A. R. (2008). La mercantilización de la vida íntima: apuntes de la casa y el trabajo (Vol. 3045). Katz editores.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.