Le fasi della rottura e come affrontarle

Nella maggior parte dei casi, la fine di una relazione corrisponde a un periodo di lutto. Quali sono le diverse fasi della rottura?
Le fasi della rottura e come affrontarle

Ultimo aggiornamento: 02 ottobre, 2021

Chi non ha mai sofferto per la fine di una relazione? In questi casi attraversiamo le fasi della rottura, molto simili a quelle di un lutto per la morte di una persona cara.

Si tratta per l’esattezza di sei fasi che non appaiono necessariamente, né devono apparire, in ordine. Spesso, di fatto, si attraversa la stessa fase più di una volta, si procede ciclicamente, in avanti, indietro, etc; ciò, tuttavia, non è sintomo di lutto patologico. Scoprite le fasi della rottura e come affrontarle.

Le fasi della rottura

Secondo un articolo di Horno (2018) per la XII Conferenza “Blas Taracena del Piñal”, una rottura può essere considerata come un lutto o come un legame affettivo distruttivo.

L’articolo si concentra sulla rottura come esperienza di perdita e dolore. Nel dolore, si sperimentano una serie di fasi, ovvero le sei fasi della rottura.

Secondo Velasco et al. (2004), citato in un articolo di Cáceres et al. (2009), il dolore è “il processo psicologico di adattamento a una perdita, poiché ogni perdita provoca una ferita emotiva, un danno all’organismo”. Per superare questo dolore e guarire, deve affrontare precisi step che vediamo a seguire.

1. Negazione/shock

Come nel lutto per la morte di una persona cara, la prima fase di una rottura in genere è quella di shock o negazione. In particolar modo, se si è stati lasciati.

In questa prima fase, la mente nega la realtà, di solito inconsciamente, perché fa troppo male. A volte si ha persino la sensazione di vivere un incubo dal quale si desidera solamente svegliarsi.

Donna che piange in penombra.


2. Consapevolezza e primo impatto psicologico

Con il passare delle ore, dei giorni e delle settimane, si diviene sempre più consapevoli della nuova realtà. L’altra persona non vuole più continuare la relazione… E si inizia a prendere consapevolezza di quanto successo e di dover affrontare la situazione.

Si tratta della fase del primo impatto psicologico, che può essere accompagnata da diverse emozioni: rabbia, tristezza, nostalgia, etc.

3. Sentimenti contrastanti

Tra le fasi della rottura vi è spesso quella associata ai sentimenti contrastanti. Da una parte, si avverte la perdita, si sente la mancanza dell’altra persona, si è assaliti dalla tristezza e dall’apatia.

Dall’altra, si prova rabbia nei confronti dell’ex, ma anche sollievo perché la relazione è stata burrascosa e alla fine si è conclusa. I sentimenti contrastanti sono molto comuni in una rottura, ma anche nel lutto.

È normale provare queste emozioni, per cui non bisogna allarmarsi. Con il passare del tempo e la progressiva accettazione della perdita, queste perderanno intensità fino a scomparire.

Come anticipato, questa fase non deve necessariamente situarsi al terzo posto. Può manifestarsi anche all’inizio della rottura, ad esempio.

4. Notti insonni tra le fasi della rottura

Le notti insonni sono un’altra fase della rottura, anche se a dire il vero non tutti la sperimentano. Domina l’insonnia: ci si sveglia nel cuore della notte o non si riesce a prendere sonno, bensì si tende a rimuginare su tutto.

Di notte appaiono molte domande senza risposta sulla rottura e sulla relazione in generale, motivo per cui è facile provare angoscia. La buona notizia è che, come tutte le fasi della rottura, anche le notti in bianco diminuiranno con il tempo fino a scomparire.

5. Recupero

Il recupero è una delle ultime fasi della rottura. È importante differenziarla dalla fase di accettazione, che spiegheremo nel prossimo punto.

Il recupero implica un miglioramento delle condizioni fisiche e mentali. Dopo le notti insonni, l’angoscia e l’ansia travolgente in molti casi, si verifica un miglioramento fisico. Si dorme meglio, i pensieri ruminanti stanno scomparendo, l’appetito torna e in generale si sta meglio.

In questa fase, si intravede una piccola luce alla fine del tunnel. Tuttavia, non si è ancora giunti all’accettazione psicologica della perdita.

Ragazza che guarda tramonto.


6. Accettazione tra le fasi della rottura

L’accettazione è l’ultima delle fasi della rottura e implica l’accettazione della nuova realtà: accettare come sono andate le cose e che non potrebbero andare diversamente.

Si tratta di smettere di provare tristezza e iniziare a essere consapevoli di quanto appreso durante questa esperienza dolorosa, ma necessaria.

L’accettazione porta pace e calma, oltre che gratitudine per quanto vissuto; anche se quest’ultima emozione non sempre compare.

In breve: l’accettazione implica lasciarsi questa esperienza alle spalle e sentire di avere l’energia (e il desiderio) necessari per concentrarsi sul presente, sul “qui e ora”.

“Accettare quanto accaduto è il primo passo per superare le conseguenze di qualsiasi disgrazia”.

-William James-

Conclusioni

Le fasi della rottura suscitano diverse emozioni che vengono sperimentate a diverse gradazioni. È importante sapere che in caso di perdita (in questo caso di un amore), è logico, sano e adattivo sperimentare un processo di lutto.

Per fortuna, con il tempo e in alcuni casi con l’aiuto della psicoterapia, le emozioni perdono intensità, si accetta la perdita e la si rende parte della propria storia di vita.

“Il dolore è di per sé una medicina.”

-William Cowper-


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  • Cáceres, C. et al. (2009). Separación, pérdida y duelo de la pareja para una terapia de divorcio. De Familias y Terapias, 27: 41-60.
  • Grossmann, I., Huynh, A. C., & Ellsworth, P. C. (2016). Emotional complexity: Clarifying definitions and cultural correlates. Journal of Personality and Social Psychology, 111(6), 895–916.
  • Horno, P. (2018). El amor y el desamor en la adolescencia.  XII Conferencia “Blas Taracena del Piñal”. ADOLESCERE, Revista de Formación Continuada de la Sociedad Española de Medicina de la Adolescencia, 6(2).

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