Lobo frontale: struttura e funzioni

Lobo frontale: struttura e funzioni
Alejandro Sanfeliciano

Scritto e verificato lo psicologo Alejandro Sanfeliciano.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il sistema nervoso (SN) è una rete di neuroni e cellule gliali di enorme complessità che determina i nostri comportamenti, pensieri ed emozioni. Le unità nervose, al fine di adempiere alla loro funzione, sono raggruppate in strutture più grandi, e ciascuno di questi gruppi dà il proprio contributo a questo complesso meccanismo. Una delle strutture più notevoli del SN è il cervello, che è diviso in una serie di sottostrutture chiamate lobi; tra questi vi è il ​​lobo frontale, del quale parliamo in questo articolo.

Prima di tutto, bisogna sapere che i diversi lobi sono delimitati da una divisione della corteccia cerebrale , la quale dipende dal ruolo che svolgono nei diversi processi e dalla loro posizione. Immaginando che il cervello sia la terra, i lobi sarebbero paragonabili ai continenti.

Questa classificazione è funzionale, poiché funge da mappa per localizzare facilmente determinati punti in tutto il cervello. La corteccia cerebrale è composta da 6 lobi funzionali: frontale, parietale, occipitale, temporale, dell’insula e limbico. In questo articolo ci concentreremo sul più rilevante di essi, il lobo frontale. Inizieremo evidenziando l’area che occupa, poiché si tratta di un terzo della nostra corteccia cerebrale.

Struttura e funzioni del lobo frontale

Il lobo frontale si trova nella parte anteriore del cervello, per l’esattezza nell’intera corteccia cerebrale, a partire dal solco centrale. È considerato un lobo molto importante perché assolve funzioni fondamentali nell’elaborazione delle informazioni, soprattutto quelle di natura esecutiva. È diviso in più regioni che lo dotano di un’ampia varietà di funzioni.

Il lobro frontale del cervello

Quando raggruppiamo le diverse strutture funzionali del lobo frontale, possiamo parlare di due grandi territori. Uno di questi è il territorio corrispondente alla corteccia motoria, che svolge le funzioni di natura motoria; l’altro territorio è la corteccia prefrontale, responsabile dei processi esecutivi e decisionali e dei diversi aspetti relativi alla gestione delle emozioni.

Corteccia motoria

La corteccia motoria del lobo frontale è responsabile dei sistemi effettori del corpo. Grazie a essa possiamo eseguire tutta la gamma di atti motori volontari. Questa struttura è responsabile sia della pianificazione del movimento sia della trasmissione degli ordini ai muscoli per attivarli. È importante chiarire che questa corteccia è responsabile solo dei movimenti volontari, mentre il sistema motorio involontario si trova in altre strutture, quali i gangli basali e il cervelletto.

Sono tre le aree all’interno della corteccia motoria che è importante menzionare:

  • L’area premotoria: responsabile della pianificazione e della programmazione dei movimenti. Prima di eseguire qualsiasi movimento, questi neuroni sono responsabili di stabilire quali muscoli coinvolgere e quali sono i passaggi necessari per effettuare correttamente il movimento.
  • L’area motoria primaria: responsabile dell’esecuzione dei “copioni” preparati dalla corteccia premotoria. In altre parole, innesca l’azione di movimento, inviando gli ordini ai muscoli.
  • Area di Brocaresponsabile della produzione del linguaggio. La sua funzione è quella di coordinare i muscoli fonologici in modo che il soggetto possa parlare. È coinvolta anche nella produzione della scrittura.

Corteccia prefrontale

In questa regione troviamo il sistema esecutivo ed elaboratore delle informazioni del cervello. Dalla corteccia prefrontale del lobo frontale dipendono la cognizione, il comportamento e le risposte emotive del soggetto. È il mediatore tra molte altre strutture cerebrali e assume un ruolo chiave nel processo decisionale.

Immagine del cranio e del lobo frontale nel cervello

Va detto che le funzioni esecutive sono un insieme di abilità cognitive di ordine superiore che controllano il nostro comportamento e le nostre emozioni, ovvero tutti quei processi responsabili della gestione, dell’organizzazione, del coordinamento e della “regia”. Può essere descritto come il processore di un computer.

All’interno di questa corteccia possiamo distinguere tre regioni dalla grande importanza funzionale:

  • La corteccia frontale dorsolaterale (CPDL): è collegata alle regioni di altri lobi e trasforma il pensiero in pianificazioni, comportamenti e decisioni. La CPDL è strettamente correlata a processi psicologici superiori come la memoria di lavoro, la metacognizione, il controllo dell’attenzione, la flessibilità cognitiva, ecc.
  • L’area cingolata: è strettamente correlata alla regolazione dei processi motivazionali. È responsabile di inibire o stimolare l’individuo all’azione. È anche responsabile di determinati processi relativi alla gestione e al mantenimento dell’attenzione.
  • La corteccia orbitofrontale: si occupa di controllare l’affettività e il comportamento sociale. Interviene nel processare e regolare le emozioni e gli stati affettivi, adattando il comportamento in base al contesto.

Il lobo frontale è una delle strutture cerebrali più rilevanti. Il suo studio, attraverso le varie tecniche neuroscientifiche, ci fornisce preziose informazioni. Comprenderne la struttura e la funzionalità ci avvicina alla comprensione della nostra biologia e ci dà diversi indizi sulla sua relazione con i nostri comportamenti, le nostre emozioni e i nostri pensieri.


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