Madri narcisiste che creano un vincolo egoista e fragile

Madri narcisiste che creano un vincolo egoista e fragile
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Essere figlie di madri narcisiste significa essere cresciuti sotto un’ombra femminile incombente. Trattasi di uno stile educativo basato sul controllo e sull’assenza di empatia, in cui la madre tenta di imprimere nella figlia una versione di sé stessa, trasmettendo però anche il suo ego e le sue insicurezze. Un modello educativo basato su abnegazione, dipendenza e sofferenza.

“Sarò mai come mia madre vuole che sia?” è una delle domande che sono solite farsi le figlie cresciute sotto l’ala di un profilo materno narcisista.

Crescendo capiranno che le loro madri mancavano di qualsiasi traccia di istinto materno. Esperte nel sopprimere l’identità e nel boicottare qualsiasi tentativo di indipendenza, le madri narcisiste rappresentano senz’altro uno dei profili più complessi e dannosi.

“La gente dice che mi sto invecchiando, e a casa che cosa trovo? Una figlia… una figlia che se ne frega della madre.”

–Mammina cara (1981)-

Erano gli anni ’80 quando al cinema uscì un film che sarebbe servito da esempio di questa realtà. Mammina cara si basa sull’omonimo libro di grande successo scritto da Christina Crawford, figlia della celebre attrice Joan Crawford.

Le pagine, pensate per trascrivere la biografia di una delle donne di maggior potere e ripercussione nel mondo del cinema, rivelano il racconto di un abuso, la storia di un maltrattamento psicologico quasi costante. Quella di una madre narcisista che, sfidando i tradizionali modelli educativi, decise di imprimere in sua figlia una versione di se stessa. E gli effetti furono fatali…

Approfondiamo insieme il tema delle madri narcisiste.

Figlie di madri narcisiste, quando non si è mai all’altezza

È bene sottolineare fin da subito che non tutte le donne con tendenze narcisiste evidenziano un disturbo narcisistico di personalità, come viene descritto nel DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Possono presentare alcune caratteristiche, ma essere comunque funzionali a livello sociale e personale. In questi casi va sottolineato un altro aspetto: la totale incompetenza in materia di educazione e crescita dei figli.

Il narcisismo, dunque, finisce per troncare del tutto qualsiasi vincolo madre-figlia, rendendo più che mai difficoltosa la capacità della bambina di diventare una donna indipendente e sicura di sé.

D’altra parte, neanche la relazione con i figli maschi sarà delle migliori. In generale, qualsiasi dinamica all’interno di queste famiglie ruota attorno alle madri narcisiste e all’impatto che la loro personalità ha su ogni aspetto e persona.

Ebbene, le figlie, però, risentono maggiormente di tale influsso negativo, e le ragioni sono varie. In primo luogo, perché le madri si servono delle figlie per proiettare se stesse, rendendole un appendice del loro stesso ego, ma al tempo stesso vedendole come una minaccia.

Il rischio infatti è che la figlia superi la madre sotto ogni punto di vista: in bellezza, in intelligenza, in risoluzione, in autonomia… Vediamo nel dettaglio quali dinamiche definiscono questi vincoli dannosi.

Mantenere una relazione con una madre narcisista è complicato e implica uno spreco di energie: non va dimenticato che queste donne sono prive di qualsiasi empatia verso le loro figlie.

Figlie indifese di madri narcisiste

La disciplina della madre narcisista è implacabile. La sua principale preoccupazione riguarda come viene percepita all’esterno la figlia, anziché sapere come si sente, cosa desidera o quali sono i suoi bisogni. Quando la figlia è ancora piccola, inizia ad annullare le sue emozioni riservandole indifferenza o critica.

Tali dinamiche intralciano seriamente lo sviluppo dell’identità della bambina. Alla bassa autostima si aggiungono scarsa fiducia in se stessa e il continuo bisogno di ricevere l’approvazione della madre, sotto ogni aspetto.

Tale è lo stato di dipendenza che più passano gli anni, più aumenta anche il senso di vergogna. Questo sentimento alla lunga diventa tossico, poiché la bambina si convince di non essere degna di essere amata.

Mamma che rimprovera la figlia

Non competere mai con una madre narcisista

Per le madri narcisiste, le figlie sono uno specchio nel quale vogliono vedersi riflesse. Desiderano che diventino una loro estensione, che appaiano perfette agli occhi del mondo, che facciano le scelte che farebbero loro. Le condizionano in quanto a gusti, studi, amicizie e relazioni di coppia.

Tuttavia, tende a verificarsi un effetto contraddittorio e dannoso: l’invidia, continuamente presente, come un velo asfissiante, come un’ombra persistente. Ciò porta talvolta a situazioni surrealiste: per esempio il divieto alle figlie di frequentare certi ragazzi per poi civettare loro stesse con quei pretendenti. Per non parlare del fatto che le figlie sanno che le loro madri non sono mai pronte a difenderle o proteggerle.

Figlie nate per servire e compiacere le madri narcisiste

Una madre narcisista esigerà l’attenzione costante della figlia, che sarà costretta a soddisfare i suoi bisogni, a compiere le sue aspettative e a non apparire in primo piano per non offuscarla. A tale scopo, tali madri non esitano un secondo a manipolare, umiliare e debilitare la loro autostima.

Come sanare questa ferita?

Molte figlie di madri narcisiste devono affrontare un trauma. La loro ferita nasce dall’essere cresciute senza un’identità definita, con un cumulo di emozioni sepolte, distorte e negate. Devono affrontare il sentimento di vergogna e liberarsi degli effetti della codipendenza, processo che non è affatto facile.

Tuttavia, sopravvivere e riprendersi non è impossibile se si fa affidamento su giusto aiuto. Esistono terapisti specializzati, preparati a sostenerci in tutte le fasi di ripresa. La prima, sostituire la voce materna interiorizzata, negativa e critica, con un’altra: la propria. Una voce che ci tratti con amore, con rispetto e in un’ottica di crescita.

Ragazza di spalle sole

Un secondo aspetto cruciale è imparare a svincolarsi dalla genitrice, a mettere dei limiti. Bisogna imparare a dare la priorità a se stesse e a posizionarsi nel posto che spetta. Là dove intraprendere percorsi propri, poter agire, essere, vivere e respirare in totale autonomia e libertà senza essere subordinate al flusso narcisista.

Per riuscirci, occorre tempo. Spesso sarà necessario allontanarsi dalla madre narcisista e fare, per la prima volta, in maniera aperta, quello che tanto angosciava: deluderla. È questo il primo passo per migliorare la propria salute mentale e qualità di vita.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.