Metodo sillabico: come usarlo in classe

Il metodo sillabico è una tecnica per insegnare ai bambini a leggere fin da molto piccoli. Come si può usare in classe in maniera efficace?
Metodo sillabico: come usarlo in classe
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2023

Il metodo sillabico fu sviluppato dai pedagoghi Federico Gedike e Samiel Heinicke. Entrambi si concentrarono sulla ricerca di una tecnica che permettesse ai bambini di imparare a leggere in maniera molto più rapida ed efficace. Per riuscirci, svilupparono un metodo che utilizza le sillabe e le loro combinazioni per facilitare il processo di apprendimento.

Secondo alcuni studi, il metodo sillabico è una derivazione del metodo fonetico, in quanto prima di presentare le sillabe ai più piccoli, è necessario che comprendano il suono di ogni lettera separatamente, così da poter poi realizzare le varie combinazioni.

Bambino che legge sotto un albero

Il metodo sillabico nelle aule

Si tratta di un metodo che permette ai bambini di riconoscere e impiegare correttamente i fonemi che rappresentano ciascuna lettera dell’alfabeto e creare con essi combinazioni in accordo alle regole della lingua oggetto di studio. Per metterlo in pratica in classe è importante seguire i seguenti passaggi.

Vocali e consonanti

Tutti gli esercizi in classe seguendo il metodo sillabico andranno incentrati innanzitutto sulle vocali, poi sulle consonanti. Vediamolo in maniera più approfondita:

  • Apprendimento delle vocali: si insegnano a-e-i-o-u insistendo sulla loro lettura e scrittura. Gli alunni dovranno leggerle ad alta voce e identificare il suono con il simbolo corrispondente.
  • Apprendimento delle consonanti: non si insegnano separatamente, ma insieme alle vocali che i bambini ormai conoscono. A tale scopo, vengono presentate combinazioni facili, come ma-me-mi-mo-mu. L’importante è che tutti gli alunni familiarizzino con il suono delle consonanti unite alle vocali.

Questi sono i primi esercizi che possono essere realizzati in classe e che rappresentano la base del sistema sillabico. Per rendere più facile l’apprendimento, si possono usare colori soprattutto per la combinazione di consonanti e vocali. Una volta consolidato questo primo passaggio, si può proseguire con il successivo.

Lavorando con le sillabe

Adesso che gli alunni sono familiari con le vocali e con le consonanti e con alcune combinazioni fra le due, è importante fare un passetto in più.

Come avrete capito, il metodo sillabico è un metodo di apprendimento progressivo e vede aumentare la difficoltà a mano a mano che gli alunni assimilano i contenuti. Per lavorare con le sillabe a un livello più avanzato, esistono alcuni esercizi:

  • Introdurre una consonante nelle combinazioni vocale-consonante: l’obiettivo è lavorare sulla pronuncia e la grafia, e un esempio è bra-bre-bri-bro-bru o pla-ple-pli-plo-plu.
  • Lavorare con le sillabe in ordine inverso: fino ad ora gli alunni hanno visto combinazioni che iniziano per una o due consonanti, adesso si può aumentare la difficoltà mettendo per prima la vocale. Si può lavorare con al-el-il-ol-ul o ar-er-ir-or-ur.

Lavorare in questo modo con le sillabe permetterà ai più piccoli di scoprire che la pronuncia della stessa consonante può cambiare a seconda della combinazione con le vocali. Per esempio, non è uguale la pronuncia della -r- in “ramo” e in “arto”.

Dittonghi, trittonghi e sillabe miste

Arrivati a questo punto e dominati i precedenti, conviene iniziare a vedere altre combinazioni che possono avvenire tra vocali e consonanti, come i dittonghi, i trittonghi e le sillabe miste. Vediamo alcuni esercizi da fare a questo scopo:

  • Dittonghi: sono i più semplici e adatti per cominciare; si insegnano ai bambini combinazioni facili come ai-ou-ei, oltre a tutte le altre possibili combinazioni.
  • Trittonghi: si aggiunge una vocale in più alle unità anteriori, per esempio iao o iai.
  • Sillabe miste: in questo caso si combinano le sillabe studiate all’inizio (consonante + vocale) con quelle inverse (vocale + consonante) formando una sola parola. Alcuni esempi sono pan-ta-lo-ne o al-be-ro.

“Un buon insegnante può ispirare speranza, stimolare l’immaginazione e infondere amore per l’apprendimento”

-Brad Henry-

Mamma e figlia che studiano insieme

Formazione di frasi e lettura espressiva

Dopo aver portato a termine tutti i passaggi precedenti, gli alunni sono pronti per costruire frasi sempre più lunghe, fino alla formazione di periodi. A ogni modo, il fine ultimo del metodo sillabico è riuscire a leggere e comprendere un testo in maniera facile e senza problemi.

Il principale vantaggio di questo metodo è che funziona bene permettendo ai piccoli di familiarizzare con le grafie e con i suoni, per poi imparare a usarli e a leggere un testo, oltre che comprenderlo. Inoltre, favorisce l’apprendimento per la scrittura di frasi, periodi e a volte brevi testi personali.

Forse non si tratta del metodo più conosciuto, tuttavia può essere integrato facilmente nel programma scolastico pur mantenendo sempre una difficoltà graduale, proprio come nei nostri esempi. Se portato a termine correttamente, i risultati possono essere positivi.


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