Metodo Tokei: di cosa si tratta?

Secondo il metodo Tokei l'essere umano possiede più orologi interni che necessitano di essere sincronizzati per garantire un migliore riposo e una maggiore produttività.
Metodo Tokei: di cosa si tratta?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

Il metodo Tokei è stato sviluppato dal Dottor Eduard Estivill e dalla Dottoressa Carla Estivill. Consiste in alcuni metodi e pratiche mirate alla sincronizzazione delle attività umane con i ritmi biologici naturali, per ottenere un sonno profondo e ristoratore.

Di fatto, si fonda sull’idea che dormire bene sia alla base di tutto. Sostiene, in tal senso, che tutte le altre attività debbano essere organizzate in funzione del sonno e non il contrario. Tutto ruota intorno agli  orologi biologici. Gli autori affermano che il corpo umano disponga di più orologi interni, la cui sincronizzazione – che può essere appresa – risulta indispensabile.

Il metodo Tokei concentra una serie di istruzioni, principi e consigli per dormire bene ed essere più produttivi durante la giornata. Di fatto, sonno e produttività sono strettamente legati tra loro e influiscono non solo sul nostro benessere emotivo e psicologico, ma anche sulla salute fisica. Scopriamo di più.

“Nei testi antichi della cultura giapponese, si parlava già di orologi biologici interni da sintonizzare con l’ambiente (…) Il metodo Tokei consiste in una serie di semplicissime pratiche che insegnano a regolare questo orologio”.

-Eduard Estivill-

Donna che riposa.

Il metodo Tokei: tempo interno e cronotipo

Il tempo interno delle persone è determinato dal ritmo circadiano. Esso racchiude in sé, tutti i processi che avvengono nelle 24 ore; come mangiare, dormire, la regolazione della temperatura, la produzione di ormoni, ecc.

In condizioni normali, il nostro orologio biologico è programmato in modo tale che avvertiamo il sonno tra le 22 e la mezzanotte e ci risvegliamo tra le 6 e le 8 del mattino. Di fatto, ciò indica il cosiddetto “cronotipo normale”. Tuttavia, si è anche scoperto che riguarda solo per il 50% delle persone.

La restante parte, infatti, segue altri cronotipi, e di conseguenza potrebbe dormire molto prima o molto dopo. Ciascuno di noi dovrebbe conoscere il proprio cronotipo e regolarlo o sincronizzarlo al meglio. Ma ci sono anche altri aspetti da considerare e che affronteremo nelle prossime righe.

I diversi tipi di tempo

Secondo il metodo Tokei, il ritmo circadiano determina il tempo biologico, tuttavia, in quanto esseri umani, dobbiamo fare i conti anche con il tempo sociale e il tempo solare. Di fatto, il tempo sociale è quello che tende a creare più problemi.

Di fatto, esso è in relazione con le esigenze dell’ambiente, in termini di veglia e di riposo. Un individuo che lavora di notte, ad esempio, dovrà adattare il suo cronotipo a tale esigenza, sebbene dal punto di vista biologico non sia la soluzione migliore.

D’altro canto, il tempo solare, è invece legato alle fasi luce/buio. L’ideale sarebbe andare a dormire quando il sole è già calato, ed essere attivi quando c’è luce (solare). Ma, ovviamente, non sempre è possibile. Ed è questo il momento in cui si verifica ciò che il metodo Tokei definisce “cronodistruzione”. Si tratta di un fenomeno dannoso non solo per il rendimento fisico, ma per la salute in generale.

Le chiavi del metodo Tokei

Secondo il metodo Tokei esistono alcune azioni chiave in grado di sincronizzare meglio il tempo interno, il tempo sociale e il tempo solare. Per fare ciò è necessario stabilire e seguire alcune abitudini, affinché il cervello e l’organismo funzionino in modo ottimale. Tra le azioni decisive secondo il metodo Tokei, troviamo:

  • Usare una sveglia luminosa; ovvero un modello che simuli la luce solare, molto più indicato dell’uso dello smartphone. Di fatto, questi dispositivi non sono affatto adatti come sveglie.
  • Fare attività fisica di prima mattina. Di fatto, è questo il momento giusto per attivare il corpo e la mente. Non fate attività fisica di sera.
  • Fare una buona colazione, senza fretta. Il primo pasto del giorno deve anche essere un momento di calma, oltre a essere ricco di nutrienti. È un modo per preparare il corpo e la mente alle sfide della giornata.
  • Mangiare in modo corretto. È consigliabile consumare il pranzo tra le cinque e sei ore dopo il risveglio e consumare moderate quantità di cibo.
  • Cenare tre ore prima di andare a dormire. La cena dovrò essere leggera e si dovrà anche evitare di andare a letto con lo stomaco pieno.
  • Spegnere tutto. Due ore prima di andare a letto bisognerebbe spegnere tutti i dispositivi con gli schermi a luce blu. Televisori, cellulari, computer, ecc. Di fatto, per l’organismo equivale alla luce diurna e pertanto causa interferenze con il normale riposo.

Infine, secondo il metodo Tokei è sconsigliabile assumere sostanze stimolanti, come caffè o tè, nelle sei ore precedenti il sonno. Inoltre, il letto deve essere comodo, dev’esserci poca luce e molto silenzio. In tal modo aumenteremo le probabilità di dormire bene, di prenderci cura del nostro benessere e di essere più produttivi durante il giorno.


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  • Lizcano Tarazona, P. A., Martínez Beltrán, K. G., & Martínez Patiño, K. V. (2020). Capacitación sobre el manejo de tiempo y su efecto en los factores psicosociales en el trabajo.


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