Morire giovane, più tardi possibile

Da tempi immemori -prima gli alchimisti, ora i ricercatori- l'uomo insegue il grande sogno: sconfiggere la morte. Abbiamo visto in numerosi film questo braccio di ferro tra la scienza e l'invecchiamento, ma cosa c'è di fondato?
Morire giovane, più tardi possibile
Fátima Servián Franco

Scritto e verificato la psicologa Fátima Servián Franco.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

È morto nel 2017 l’uomo più longevo al mondo. L’indonesiano Mbah Gotho affermava di avere compiuto 146 anni. Non esiste la certezza empirica che la longevità abbia un limite fissato a 120 anni, il che apre uno spiraglio a una vita sempre più lunga. Spesso, lo scopo di una persona è morire giovane, il più tardi possibile.

Aubrey De Gray, biogerontologo laureato a Cambridge, è un ricercatore noto per la ferma difesa dell’idea che un’aspettativa di vita indefinita sia possibile. È convinto che la scienza non sarà solo in grado di fermare l’invecchiamento del corpo umano, ma addirittura di sviluppare il modo per restituirci la giovinezza.

Alcune voci della comunità scientifica stanno dando forza a questa previsione. Esistono forti possibilità che nei prossimi 20-30 anni la ricerca riesca a sviluppare farmaci capaci di riportare un sessantenne o un settantenne ai suoi quaranta, trent’anni.

“Facendo trapianti di cuore ho salvato 150 vite. Se mi fossi concentrato prima sulla prevenzione, avrei potuto salvare 150 milioni di vite.”

-Christian Baarnard-

Coppia di anziani che ridono

Voglio morire giovane, più tardi possibile

Le persone che vivranno fino a 130 anni sono già nate. A questo obiettivo punta Juan Carlos Izpisua, farmacista spagnolo, le cui pubblicazioni sulla biologia e lo sviluppo delle cellule staminali superano le ventiseimila citazioni. Le sue ricerche si concentrano sull’identificazione dei meccanismi molecolari e cellulari che sono responsabili dello sviluppo embrionale. Le sue scoperte hanno un grande potenziale se applicate al campo dei trapianti e alla lotta contro l’invecchiamento.

Un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology, invece, è riuscito a sviluppare una tecnica che permette di eliminare i danni cellulari dell’età. Questo metodo potrebbe aiutare a fermare o addirittura invertire una delle cause principali dell’invecchiamento. Il sogno di morire giovane, o meglio con un corpo giovane, sarà forse una realtà.

L’equipe di scienziati, sotto la direzione del biologo Nikolay Kandul, è riuscita a trovare, in effetti, il modo per annullare le mutazioni genetiche che si accumulano nei mitocondri. Questi ultimi sono piccoli organelli con il compito di produrre energia all’interno delle cellule. Il lavoro è stato pubblicato nel 2016 su Nature Communications.

La vita sul nostro pianeta è data dalla combinazione di quattro lettere, ACGT. Una cellula umana contiene oltre 3 miliardi di lettere. Errori minimi nell’alfabeto di una cellula danno luogo alle malattie, alcune incompatibili con la vita. Tutto questo potrebbe essere ridotto con le nuove scoperte sulla rigenerazione cellulare.

“Nel 2045 la morte sarà facoltativa e per allora l’invecchiamento sarà una malattia curabile.”

-José Luis Cordeiro, docente presso la Singularity University della Silicon Valley”

Coppia anziani felici

Frenare l’invecchiamento progressivo del corpo umano sarà possibile un giorno?

La prova che è possibile “curare” l’invecchiamento risiede nel fatto che in natura esistono già cellule che non invecchiano. Ci riferiamo, per esempio, alle cellule germinali, le cellule cancerogene e alcuni batteri. In biologia le cellule più note sono le HELA, che ci permisero di scoprire, già nel 1951, che il cancro è immortale perché non invecchia mai.

Questa nuova immortalità cambierà l’intero concetto di società poiché se le cellule staminali non invecchiano mai, si potrà trasferire lo stesso fenomeno a tutte le cellule del corpo.

Dobbiamo, tuttavia, segnarci un’altra data, il 2029, l’anno in cui diventerà realtà il test di Alan Turing. Lo scienziato britannico assicurò che sarebbe arrivato il giorno in cui non saremmo più stati in grado di distinguere se il nostro interlocutore è un essere umano o una forma di intelligenza artificiale

La tecnologia aiuta a creare nuova tecnologia; un’ulteriore accelerazione ci permetterà di connettere, tra dieci o quindici anni, il nostro cervello a Internet. La tecnologia avrà un ruolo cruciale nella lotta all’invecchiamento. Perfino il linguaggio, un’abilità ancestrale, in futuro avverrà in modo telepatico grazie al progresso tecnologico, quasi come fosse una magia.

“Quando smetti di essere utile, allora inizi a morire.”

-Eleanor Roosevelt-


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  • Bolter, J. D., & Enberg, M. (2017). El próximo paso: La vida exponencial. Obtenido de Entornos aumentados y nuevos medios digitales: https://www. bbvaopenmind. com/wpcontent/uploads/2017/01/BBVA-OpenMind-Jay-Davi-Bolter-Maria-Engberg-Entornosaumentados-y-nuevos-medios-digitales. pdf.
  • https://elpais.com/tag/juan_carlos_izpisua/a
  • Kandul, NP, Zhang, T., Hay, BA y Guo, M. (2016). Eliminación selectiva de ADN mitocondrial con deleción en Drosophila heteroplasmática. Nature communications , 7 , 13100.

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