Non ho abilità sociali, cosa posso fare?

Non ho abilità sociali, cosa posso fare?

Ultimo aggiornamento: 23 dicembre, 2016

Anche se non hanno una definizione precisa, tutti ne parliamo. Le abilità sociali sono quell’insieme di comportamenti che ci aiutano a relazionarci con gli altri e che di solito impariamo per imitazione.

Determinano il nostro modo di comportarci di fronte agli altri e si manifestano, per esempio, attraverso il modo in cui parliamo in pubblico o per come ci approcciamo ad uno sconosciuto per intavolare una conversazione.

Le abilità sociali sono strettamente relazionate alla psicologia, e per questo motivo potete parlarne con uno psicologo se sentite di esserne carenti. Prima di tutto, però, vale la pena cercare di capire bene di che cosa si tratta, invece di affermare di non averne nessuna. Ricordate che essere pessimisti non è mai d’aiuto!

Quali sono le abilità sociali?

Le abilità sociali sono state studiate e analizzate dalla psicologia per decenni. Di fatto, la prima ricerca su questo argomento risale al 1949. È proprio grazie a tutti questi anni di studi e ricerche che possiamo finalmente classificare le abilità sociali in diversi gruppi, organizzati nel seguente modo:

  • Primo gruppo: include le abilità fondamentali, come ascoltare, iniziare e mantenere una conversazione, ringraziare, fare una domanda, presentarsi e presentare un’altra persona, dialogare, essere empatici o fare un complimento.
  • Secondo gruppo: comprende le abilità sociali avanzate, come per esempio dare e seguire delle istruzioni, chiedere aiuto, scusarsi, partecipare, dare la propria opinione e convincere gli altri.
  • Terzo gruppo: si tratta delle abilità relazionate con ciò che proviamo. Tra queste, conoscere ed esprimere i sentimenti, comprendere le sensazioni altrui, esprimere affetto, affrontare la rabbia altrui, concedersi qualche ricompensa e affrontare le paure.
  • Quarto gruppo: riguarda le abilità relazionate con l’autocontrollo, come chiedere permesso, aiutare, condividere, volere, negoziare, avere autocontrollo, reagire ad uno scherzo, difendere i propri diritti, evitare di avere problemi con gli altri o di litigare.
  • Quinto gruppo: in quest’ultima categoria rientrano le abilità che ci permettono di affrontare lo stress. Per esempio, formulare e rispondere ad una lamentela, affrontare la vergogna, la persuasione, le accuse o gli insuccessi, difendere qualcuno, rispondere ad un messaggio contraddittorio, prepararsi per una conversazione complicata e affrontare le pressioni.
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L’empatia e le abilità sociali

Eccoci di nuovo di fronte ad una parola che non usiamo molto spesso, ma che rappresenta una realtà di tutti i giorni. L’ empatia ci permette di comprendere quello che provano gli altri, di metterci nei loro panni e di agire di conseguenza. A differenza di ciò che molti pensano, non significa per forza “trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi”, perché, per fortuna, non a tutti piacciono le stesse cose.

Essere più o meno empatici non sempre dipende dalla nostra educazione. E non è nemmeno una caratteristica innata che ereditiamo alla nascita. Si crede che le donne lo siano più degli uomini, visto che hanno bisogno di capire che cosa vogliono i loro figli quando sono ancora piccoli. Per questo motivo, sembra che le donne abbiano una sensibilità maggiore e un’abilità sociale più sviluppata, perché è stato un fattore importante di selezione naturale.

Essere empatico con una o più persone è il primo passo per mettere gli altri a loro agio nella conversazione. Se iniziate ad essere più empatici, starete più simpatici alla gente, riuscirete ad essere più persuasivi, vi farete ascoltare, sarete più motivati e riuscirete a capire che cosa provano gli altri.

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Come migliorare le abilità sociali?

Ora abbandoniamo la teoria e passiamo alla pratica. È la parte più complicata, ma vale la pena affrontarla. Ecco alcune tecniche che potete impiegare per migliorare le vostre abilità sociali:

  • Fate attenzione al tono di voce, alla posizione del corpo, allo sguardo e persino ai silenzi del vostro interlocutore. Sono tutte informazioni che mette a vostra disposizione. È bene saperle cogliere e usarle come strumenti a vostro favore.
  • Cercate di immaginare cosa motiva l’altra persona quando deve fare qualcosa. In che modo credete che reagirebbe se dovesse affrontare un problema?
  • Cercate di fare in modo che l’altro ci metta del suo. Chiedetegli come sta e lasciate che risponda apertamente. Mostrate interesse in ciò che vi dice.
  • Non esponete le vostre conclusioni. Evitate frasi come “il tuo problema è che…” o “secondo me, sbagli a…” perché l’altro potrebbe interpretarle come una predica da parte vostra e chiudersi a riccio.
  • Riformulate le vostre frasi in modo che il vostro interlocutore si senta compreso. Per esempio: “Credo che sia questa situazione a condizionare il tuo stato d’animo…” o “Mi sembra che hai validi motivi per sentirti stanco”, ecc.
  • Mettetevi nei panni dell’altro. Fate lo sforzo di abbandonare il vostro punto di vista e di assumere per un attimo quello della persona che avete di fronte o dall’altro capo del telefono.

Se migliorerete le vostre abilità sociali, noterete subito dei miglioramenti nelle vostre relazioni. Nel giro di poco tempo, aumenteranno e soprattutto diventeranno più ricche. Queste abilità, inoltre, non solo miglioreranno il vostro circolo sociale più affettivo, ma potrebbero tornarvi molto utili nel mondo del lavoro!


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