Non ti lascerò sola, lettera aperta

Insieme siamo una voce più forte. Insieme arriviamo più lontano, più in alto. Siamo tutti responsabili di ciò che succede intorno a noi. Cosa possiamo fare?
Non ti lascerò sola, lettera aperta
Adriana Díez

Scritto e verificato la psicologa Adriana Díez.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Questa lettera è per te. Perché tu sappia che non ti permetterò di sentirti di nuovo sola, che non permetterò a nessuno di scavalcarti, che non lascerò che tu ti senta calpestata, disprezzata o persino lontano da te stessa. Non ti lascerò sola perché, per il semplice fatto di essere tu, meriti tutto quello che hanno gli altri. Meriti tutto perché tu vali.

Magari le cose non sono iniziate come pensavi, forse si sono complicate proprio quando pensavi che qualcosa stava cambiando; forse ti sei sforzata di aggiustare qualcosa che era già rotto e concluso.

Magari non vedevi ciò che gli altri vedevano da fuori con più facilità o magari avevi persino provato a chiedere aiuto, ma nessuno ti ha udito. Comunque sia iniziata, a prescindere da cosa sia successo, ciò che conta è il presente, e tocca a te. Cosa vuoi? In che direzione stai andando? Qual è il tuo obiettivo oggi?

Non ti lascerò sola

Non lascerò mai più che tu smetta di guardare il tuo viso né che distolga lo sguardo da te stessa, perché tu sei la cosa più importante e anche se a volte lo dimentichi, al tuo fianco ci sono io.

Per quanto poco possa fare, lo farò: non ti lascerò sola. Perché, anche se non ti conosco, so che la mia voce arriva lontano, so che le mie parole possono guarire.

Sai perché lo so? Perché oggi sono la voce di tutti. Perché insieme possiamo riuscirci, perché ognuno può mettere il proprio mattoncino e dare il proprio contributo come può, a modo suo, con i propri mezzi a disposizione.

Aiutare un'amica

Adesso tutti noi siamo te, perché tu non ti senta mai sola

Questa lettera la indirizzo anche a me stessa, quando in passato mi sono sentita sola come te, o per il futuro, nel caso in cui dovesse capitarmi di sentirmi abbandonata. La scrivo perché mi rifiuto di continuare a sentirmi spaventata.

Non lascerò che qualcuno ti fermi, che ferisca il tuo orgoglio , che intacchi il tuo amor proprio, che danneggi le tue illusioni, che continui a tingere di paura il tuo percorso sicuro. Non permetterò che succeda a te e non permetterò nemmeno che qualcuno intorno a me viva tutto questo.

Non lascerò che tu ti senta sola. Non ti lascerò vivere nella paura: sarò lì pronta ad aiutarti a cercare la tua voce interiore, per darti il respiro quando manca e, anche se potrò farlo con le parole, ti spingerò a proseguire, ad alzarti e continuare.

Non possiamo aiutare tutti, ma tutti possono aiutare qualcuno.

-Ronald Reagan-

Con il mio aiuto potrei fare qualcosa, perché devi sapere che non sei sola, che tutti possiamo dare una mano, che tutti, unendo le nostre mani, siamo più forti, più grandi e più forti. Possiamo affrontare la situazione, possiamo dire “siamo qui e non ci muoviamo!”, possiamo farci avanti e guardare in faccia il problema.

Un fiore in mano

Effetto spettatore

Kitty Genovese fu assassinata nel 1964 sull’uscio di casa. Il suo assassino ci mise un’ora e mezza per compiere l’atto e alcuni dei vicini assistettero.

Alcune fonti informano che 38 dei suoi vicini videro l’accaduto da casa, ma non avvisarono la polizia o tardarono diverso tempo prima di farlo. Perché può succedere una cosa simile?

Questo fenomeno psicologico è conosciuto come “effetto spettatore” e mette in luce come l’aiuto che diamo è inversamente proporzionale al numero di persone che presiede l’atto.

Vale a dire, più persone condividono la situazione, maggiori saranno le probabilità che si intervenga in ritardo.

Questo effetto si è ripetuto in molti altri studi e continua a ottenere gli stessi risultati, l’aiuto tarda ad arrivare proporzionalmente al numero di persone presente, effetto conosciuto anche come diffusione di responsabilità.

Per questo motivo è un bene sapere che siamo tutti importanti, che il nostro aiuto conta, che non possiamo permetterci il lusso di sperare che siano gli altri ad agire, che siamo responsabili di ciò che succede. Sebbene piccolo, ogni gesto di aiuto è sempre importante.

Non posso cambiare il passato, ma posso affermare di essere qui e adesso, che puoi contare su di me. Non ti lascerò sola, non lascerò che ti arrenda e che ti lasci andare; e non lascerò che tu sia una in più tra le notizie del giorno, non lascerò che succeda. Uniamo le nostre voci affinché nessuna di noi si senta abbandonata.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.