Dalle onde ho imparato ad andarmene e tornare con maggior forza

Dalle onde ho imparato ad andarmene e tornare con maggior forza

Ultimo aggiornamento: 30 novembre, 2016

Imparare a ritirarsi in tempo quando si è davanti ad una situazione complessa, riflettere, pensare all’accaduto, comprendere come ci si sente e tornare per riprovarci una volta recuperate le forze è un atto di coraggio.

Scegliere il momento giusto per ritirarsi da una relazione, da una discussione con un’altra persona o da un lavoro che non ci soddisfa richiede forza di volontà e la capacità di superare la paura delle conseguenze. A volte viviamo situazioni che non ci piacciono e non siamo capaci di uscirne per recuperare le forze.

La ricerca della felicità

Ci sono circostanze in cui è giusto pensare alla propria felicità personale ed esplorare la propria pace interiore per recuperare le forze. Sono situazioni nelle quali è fondamentale trovare una coerenza tra ciò che pensiamo, proviamo, diciamo e facciamo.

“La felicità è interiore, non esteriore; per questo non dipende da ciò che abbiamo, ma da quello che siamo.”

-Pablo Neruda-

La felicità è un concetto che viene spesso visto come utopistico e riferito al passato “com’ero felice nell’estate dell’anno 2000…”. Gli studiosi della psicologia positiva hanno trovato una definizione comune per il concetto di felicità, la quale si basa su tre componenti:

  • Esperienze affettive con valenza positiva provate frequentemente (allegria, piacere, amore, affetto).
  • Esperienze affettive con valenza negativa provate raramente (tristezza, stress, ansia, paura, dolore).
  • Alto livello di soddisfazione per la propria vita.
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Sostanzialmente, una persona felice è quella che vive molte esperienze affettive positive, poche negative e si sente soddisfatto della propria vita. Ad ogni modo, non possiamo scordarci che non esiste un concetto obiettivo di felicità, si tratta di uno stato emotivo soggettivo, presente dentro ognuno di noi con accezioni diverse.

La ricerca di questo stato di felicità soggettivo è ciò che ci spinge ad andarcene quando vediamo che una situazione si fa scomoda o semplicemente non ci rende felici  e a tornare una volta recuperata la nostra energia vitale.

 L’intelligenza emotiva ed il suo valore per tornare con maggior forza 

La felicità dell’essere umano si relaziona direttamente con determinate emozioni e stati d’animo. Ed è lì che entra in gioco l’intelligenza emotiva, intesa come la capacità di capire le nostre emozioni e quelle degli altri.

“La capacità di distogliere l’attenzione da una cosa per spostarla su un’altra è fondamentale per il nostro benessere.”

-Daniel Goleman-

Per quanto riguarda le emozioni, alcuni specialisti ritengono che si possa controllarle totalmente, mentre altri credono che non ci sia nulla che possiamo fare per tenerle sotto controllo. Ciò nonostante, alcuni studiosi sostengono che il modo con cui interpretiamo le nostre emozioni può cambiare il nostro modo di viverle.

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Se, per esempio, vi fa paura parlare in pubblico, sarete portati a vedere questo momento come negativo; se al contrario lo interpretate come uno stimolo a migliorarvi, è più probabile che riusciate a vincere la paura. Si tratta semplicemente di comprendere come ci sentiamo e virare quelle emozioni a nostro favore.

Non è una fuga, ma una riflessione per poi poter tornare

In molte occasioni la solitudine ci dà modo e tempo di conoscere noi stessi, di riflettere sulla nostra vita. La solitudine ci dà la possibilità di identificare i nostri punti di forza e di debolezza, lavorando su ciò che dobbiamo migliorare.

“Non temete la solitudine. Essa vi porterà per mano a conoscervi meglio, a stare faccia a faccia con voi stessi. Soli e senza che nessuno vi disturbi”

-Walter Riso-

Per questo motivo, non possiamo vedere la solitudine come una cosa negativa, ma come un’alleata nel processo di auto-conoscenza, un processo necessario in diversi momenti della nostra vita. A volte abbiamo bisogno di recuperare forze ed energie, tornare alle nostre origini, e la pace della solitudine ci sarà di grande aiuto.

Come gestire le vostre emozioni per recuperare energia

L’uso dell’intelligenza emotiva presuppone da parte nostra un’identificazione delle nostre emozioni e dei nostri stati d’animo: riconoscere quando siamo arrabbiati, nervosi o tristi per poter agire di conseguenza sull’origine dell’emozione, e poi sull’emozione stessa. Di seguito, vi diamo alcuni strumenti che vi possono essere utili nella gestione delle emozioni negative.

Pensate alle vostre virtù e non alle vostre debolezze

Se vi fermate un momento a pensare a tutto quello che vi dite quando succede qualcosa di negativo, vi renderete conto di come siate proprio voi stessi ad alimentare quell’emozione e, di conseguenza, a renderla sempre più grande. Così, se all’inizio era facile da gestire, una volta contaminata, arriva a diventare un grande ostacolo.

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Se vi capita di fare un errore a lavoro, non torturatevi a tutti i costi, provate invece ad apprendere da esso. Non lasciate spazio allo scoraggiamento, ma ricordate tutte le volte in cui avete fatto le cose per bene. In questo modo, sarete in grado di rivalutare quanto successo, gestendo le emozioni negative per poter tornare alla vostra pace interiore.

“La ragione è fredda, ma ci vede chiaramente. L’emozione deve dare calore, ma senza perdere quella chiarezza”

-J. Balmes-

Concentrate altrove la vostra attenzione

Così come facciamo con i bimbi quando piangono, distraendoli con un giocattolo, se cominciamo a sentire l’arrivo di un’emozione negativa, possiamo concentrarci su altre attività per deviare la nostra attenzione e tornare alla nostra tranquillità interiore. Il controllo dell’attenzione gioca un ruolo fondamentale nel frenare flussi di emozioni negativi che si ripresentano con ciclicità.

In questo modo, ci allontaneremo dalle emozioni negative, concentrandoci su altro il tempo necessario a far scomparire poco a poco l’emozione negativa. Si tratta di una strategia che può andare bene in alcune occasioni, ma non sempre. La tecnica migliore, infatti, di solito coincide con la gestione di queste emozioni e conoscerne origine e causa.

Puntare sulla meditazione

Differenti studi scientifici hanno dimostrato che la meditazione aiuta a prevenire i pensieri e le emozioni negative. Meditare può aiutarci a gestire le paure e ridurre l’ansia, grazie al lavoro che viene fatto con la respirazione e la concentrazione.

Cercate un luogo tranquillo, respirate lentamente, concentratevi sull’aria che entra ed esce dai vostri polmoni, mentre la vostra mente ed i vostri muscoli cominciano a rilassarsi sempre di più. Praticate la meditazione ogni giorno e vedrete che sarete in grado di ottenere ottimi risultati in poco tempo.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.