Se pensi di avere un problema, allora hai un problema

Se pensi di avere un problema, allora hai un problema
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La vita può prendere molte sbandate e infatti è cosi. Le cose non sempre vanno come vorremmo, per fortuna. I problemi sorgono dovunque… o no? Cos’è davvero un problema? Abbiamo davvero tutti i problemi che pensiamo o, semplicemente, ci complichiamo la vita pensando che ci manchi qualcosa?

In realtà, è il nostro atteggiamento a determinare se abbiamo davvero un problema e quanto esso sia grande. La nostra valutazione dei fatti ci induce a trasformare le circostanze in problemi, ma talvolta la valutazione trasforma una sfida in una minaccia.

Più semplicemente, accettare le circostanze ci permette di trarre vantaggio da esse:  un’opportunità per imparare e crescere. L’accettazione è un modo per dare una soluzione a situazioni avverse, per adattarsi e rinnovarsi, quando non c’è altra possibilità di intervento o quando scegliamo un’altra opzione di intervento che richiede un impegno maggiore.

Avversità come sinonimo di opportunità

Se le amiamo o meno, se ci piacciono o meno, se siamo preparati ad esse oppure no, incontreremo senza ombra di dubbio diverse avversità lungo il nostro cammino. Sorgeranno, quindi, molte domande, ma la cosa più importante è cosa faremo e come intendiamo affrontarle d’ora in poi. In altre parole, permetteremo alle avversità di trasformarsi in un problema o renderemo la nuova circostanza un’opportunità dalla quale imparare e crescere?

Il dolore e la preoccupazione iniziali sono normali e naturali. Tuttavia, è sano dare del tempo al dolore in modo che faccia il suo corso. Opporre resistenza prolunga l’agonia. Il dolore è una sensazione naturale ed inevitabile alla quale dobbiamo dare spazio. E quando il dolore emotivo passa, giunge il momento perfetto per affrontare seriamente la nuova situazione.

Per quanto possa diventare complicata la vita, le difficoltà possono essere una grande opportunità per conoscere meglio noi stessi, per apprezzare maggiormente ciò che abbiamo e per valorizzare la nostra persona. Il nuovo approccio non cambia quanto successo e non ci porterà ad una soluzione, ci darà, tuttavia, l’opportunità di scoprire ed imparare. Un’attività che è già meravigliosa di per sé.

“L’avversità ha il dono di svegliare talenti. Che nella prosperità sarebbero rimasti addormentati”

-Orazio-

Accettazione e adattamento al cambiamento dinanzi al problema

Imparare ad adattarsi alle nuove circostanze, per quanto sia negativo, è il segreto di vivere a pieno e felicemente la vita. Sembra difficile, ma è possibile. Tuttavia, l’adattamento da solo non basta: dobbiamo anche essere in grado di accettare quello che abbiamo. In tutte le situazioni, questa accettazione rappresenta solo l’inizio del cambiamento, sia interno che esterno.

Adattarsi non significa sconfiggere i problemi, aiuta a prendere il controllo e l’autocontrollo di essi. Lo diceva già Bernabé Tierno: si può affrontare tutto, ma non si può vincere tutto. Solo l’accettazione ci permetterà di realizzare un vero adattamento e di vivere al massimo la vita.

“La vita di ogni persona, e soprattutto la nostra, deve essere di accettazione, adattamento e rinnovamento costante”.
-Bernabé Tierno-

Imparare ad accettare ciò che non possiamo cambiare

Felice è colui che impara ad accettare ciò che non può cambiare, disse Fiedrich Schiller. Non importa quanto sia difficile il cambiamento o quanto grande sia l’avversità, bisogna imparare a convivere con essi, accettarli ed adattarsi alla nuova circostanza poiché in molti casi è l’unico modo per andare avanti. Qualora scegliessimo altre alternative, dovremmo pagare un prezzo che in questo momento non possiamo permetterci o potrebbero non esserci altre opzioni.

Mentre impariamo ad accettare il cambiamento e ad adattarci alle nuove situazioni, affronteremo altri mutamenti. Perché la vita è così: dinamicamente pura. In questi casi, la nostra prima reazione può essere fuggire o combattere, ovvero istinti innati di sopravvivenza che emergono con grande forza per indurci ad agire quando ci sentiamo minacciati.

Quando siamo in grado di adattarci mentalmente ad una situazione, anche se difficile, significa che siamo anche in grado di trovare un modo per adeguarci ad essa. Una persona che può accettare il cambiamento è in grado di concentrarsi su nuovi orizzonti e di prendere decisioni basate sulla sua nuova realtà e i suoi nuovi obiettivi.

Invece di rimpiangere ciò che non avete, godetevi quello che avete

Avete un vero problema se lasciate che le avversità e il dolore per quello che avete perso prevalgano su di voi. Così facendo, trasformate le avversità in un vero problema, in una pesante zavorra che non vi permetterà di andare avanti.

Una realtà complicata non deve necessariamente trasformarsi in una situazione stressante e deludente, inoltre non deve mettere fine ai sogni e alle speranze. Con coraggio ed ottimismo, è possibile approfittare delle nuove opportunità. I nostri limiti non risiedono nelle nostre limitazioni. Abbiamo davanti un lungo cammino, anche se dovremo lasciare indietro i nostri supporti.

Restare in fondo al pozzo, quando vi sono delle difficoltà, è una vera tentazione. È, infatti, il percorso più facile. Potrete dispiacervi della perdita, del fallimento o della malattia, ma non fate di questo luogo la vostra dimora. Davanti avete ancora molte occasioni di avere una vita piena. Tuttavia, per riuscirci, dovete accettare il cambiamento verificatosi e renderlo il punto di partenza per adattarvi alle nuove circostanze.

“Chi ha un perché per vivere, può supportare quasi ogni come”

-Friedrich Nietzsche-


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.