Come incassare i colpi (in memoria di Bernabé Tierno)

Come incassare i colpi (in memoria di Bernabé Tierno)

Ultimo aggiornamento: 04 novembre, 2015

Qualche mese fa è deceduto lo psicologo e autore spagnolo Bernabé Tierno. Aveva 75 anni e ha lottato contro un cancro alle ossa e una metastasi polmonare con l’integrità e la saggezza che trasmetteva nelle sue stesse opere.

Bernabé Tierno ci ha lasciato più di 60 libri pubblicati, oltre a tutte le conferenze e seminari ai quali ha partecipato. In seguito alla sua grande influenza professionale ed emotiva, oggi vogliamo dedicare questo articolo a uno degli psicologi più prestigiosi della Spagna.

Il suo libro Karate Mental (Karate mentale) è uno dei libri che ci ha colpiti di più e per questo ne parleremo oggi in questo articolo. Nel leggere quest’opera, è sorprendente rendersi conto della capacità che abbiamo noi esseri umani di controllare la nostra mente e, di conseguenza, controllare le nostre reazioni, le nostre emozioni. Pensiamo sempre di essere vittime di chi ci circonda: del nostro partner, dei compagni di scuola, della famiglia, del nostro capo… ma, in realtà, siamo loro schiavi perché noi stessi decidiamo di esserlo.

Colpi

Bernabé ci mostra nella sua opera il potere dell’intelligenza emotiva e, soprattutto, quello delle parole, in grado di rigirare quasi tutte le situazioni problematiche.

In questo caso, prende ispirazione dalla saggezza e dalla filosofia orientali e ci spiega che con la prudenza, la tranquillità e la pazienza, si ottengono molte più vittorie che con la forza o l’irrazionalità e che l’amore e il positivismo sono i motori del cambiamento.

È stato dimostrato scientificamente che una parola tossica, una brutta notizia o l’uso di un linguaggio negativo possono essere tanto nocivi quando un’aggressione fisica, mentre le parole positive e sicure agiscono come un balsamo. Il problema è che nella società di oggi siamo circondati sempre più da persone tossiche, da stress e dolore provocati soprattutto da noi stessi. Per questo è così importante diventare un karateka mentale.

Essere un karateka mentale implica imparare a essere come una roccia, in modo da essere coscienti del fatto che sta a noi farci influenzare o no dalla tossicità che ci circonda. È chiaro che non possiamo controllare i pensieri o le azioni degli altri, ma ovviamente possiamo controllare noi stessi.

Il segreto sta nel disarmare la persona tossica, quella persona infantile e immatura che vuole riversare su di noi i suoi problemi e i suoi dispiaceri. Bernabé c’insegna che possediamo un potente antidoto per reagire di fronte a queste persone impossibili: dimostrare loro che non hanno nessun potere su di noi, che non controlleranno i nostri sentimenti o la nostra vita.

Se, per esempio, un collega di lavoro continua a infastidirvi giorno dopo giorno e voi gli dimostrate che ha il potere di farlo perché vi arrabbiate, v’intristite o v’innervosite per questo suo comportamento nei vostri confronti, non otterrete altro che incoraggiarlo ad agire di nuovo così in futuro, perché gli state dando ciò che vuole: le persone tossiche e piene di rancore hanno bisogno di vedere anche gli altri stare male.

“La luce che sprigionate infastidisce coloro che vivono nell’oscurità”

Bernabé sottolinea che la gestione delle emozioni è la chiave della crescita personale. Con la calma, la tranquillità e la pace, si ottiene tutto, mentre è con lo stress e l’impulsività che si rovinano i progetti, le relazioni con gli altri e la propria salute mentale. Smettete di autoboicottarvi.

È quindi molto importante imparare a essere emotivamente intelligenti, abbandonare le reazioni primitive e viscerali che non risolvono niente e causano problemi, e sostituirle con l’empatia, la comprensione e la dolcezza. Con la pratica, niente e nessuno sarà in grado di turbarvi o di farvi arrabbiare. Sarete padroni di voi stessi, senza dipendere dai pensieri o dalle parole dei vostri avversari.

Il concetto che dobbiamo ricordare sempre in modo chiaro è “io vinco – tu vinci”. Non si tratta di sfidarsi in gare immaginarie o di vincere alcunché. Si tratta di accettare l’altro come persona di valore che ha le proprie idee e credi e, anche se non li condividiamo, possiamo capire l’altro e negoziare.

Se siamo sicuri di noi stessi, sapremo riconoscere quando l’altro ha ragione, sapremo accettare il fatto che commettiamo degli errori e che ciò non rappresenta un problema perché si tratta della strada dell’apprendimento e sapremo quindi affrontare ogni difficoltà con calma e tranquillità, senza mai perdere il controllo. Vedrete come, con questo comportamento, otterrete più amore, empatia e comprensione da parte degli altri.

Si tratta di conformismo? Assolutamente no. Un buon karateka mentale sa bene cosa vuole e desidera, è sicuro delle proprie convinzioni, ma sa anche mettersi nei panni dell’altro ed è gentile nei modi. Rispetta la “legge dell’opposto” e ciò significa che, di fronte alla furia o all’ira dell’altro, mostra l’opposto: un volto sereno, modi educati e uno sguardo deciso. La nostra pace interiore è talmente importante che non possiamo perderla per le reazioni di un’altra persona, non possiamo permetterlo!

Se volete diventare bravi karateka mentali e impedire agli altri di infastidirvi con le loro sbruffonate e reazioni infantili, vi consigliamo di leggere il libro di Bernabé e di mettere in pratica le idee che espone. Forse con questa filosofia, la vostra vita inizierà a cambiare, proprio com’è cambiata la nostra.

Riposa in pace, maestro.


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