Perché è così difficile vivere nel presente?

Perché è così difficile vivere nel presente?

Ultimo aggiornamento: 11 marzo, 2015

“Vivi il presente, e fa’ che sia così bello che valga la pena ricordarlo”. Ida Scott Taylor

La sindrome del pilota automatico

Vi è capitato qualche volta di arrivare in ufficio o sul posto di  lavoro e di non ricordare nulla del tragitto? Credo che sia successo a tutti. Usciamo di casa, aspettiamo alla fermata, saliamo sull’autobus o sul treno, camminiamo per qualche isolato, e quando arriviamo all’entrata dell’edificio pensiamo: “Ehi, sono già arrivato?”

È come se avessimo attivato una sorta di pilota automatico. Certo, può anche darsi che sentiamo semplicemente il bisogno della nostra dose mattutina di caffeina, ma ogni giorno numerose persone passano la maggior parte del tempo mentalmente assenti. Vi siete mai chiesti perché non viviamo il momento presente?

Il futuro è incerto

A volte, soprattutto quando abbiamo un’agenda che scoppia, abbiamo la tendenza a pensare al futuro. Invece di prestare la nostra totale attenzione alla conversazione che stiamo tenendo o alle istruzioni che ci stanno dando, la nostra mente divaga verso pensieri lontani dal momento attuale, come il pianificare la nostra giornata o quello che dobbiamo fare più tardi.

Questo lo facciamo perché vogliamo risparmiare tempo, e pensiamo che fare mentalmente due cose in contemporanea ci possa aiutare a finire prima. In realtà, non potremmo essere più lontani di così dalla verità. Si sa che “chi troppo vuole nulla stringe”. Quando non siamo completamente presenti mentre realizziamo un lavoro, rallentiamo il procedimento, dobbiamo ripetere le cose che facciamo male e in maniera sommaria, alla fine ci mettiamo più tempo del normale. Arriviamo perfino al punto di angosciarci per cose che forse potrebbero succedere, e non ci godiamo il presente. Poi, quello che temevamo sarebbe successo, non avviene, ma il tempo che abbiamo perso preoccupandocene non lo possiamo più recuperare. Preoccuparsi per il futuro è come vedere un cane che si morde la coda: si pensa di fare qualcosa, ma in realtà non si arriva da nessuna parte. Qual è l’unico momento in cui potete effettivamente avere il controllo, e cioè agire e decidere? Adesso.

Non si può cambiare il passato

Ci sono persone che non si impensieriscono molto per il futuro, ma sì per il passato. E ciò è altrettanto dannoso, perché anche rimuginare sullo ieri ci sottrae moltissima energia mentale. Sogniamo i momenti passati o ci torturiamo pensando a come sarebbe potuta andare, e creiamo così un circolo vizioso: non ci godiamo il presente per lamentarci del passato, però poi rimpiangiamo di non aver vissuto a dovere l’allora presente. Vogliamo veramente continuare così? Proprio no! L’oggi è un regalo, non lo disprezzate. Se vi pentite di decisioni prese in passato, l’unica cosa da fare è imparare dall’esperienza ed andare avanti.

L’importanza di essere presenti (per rispettare voi e gli altri)

Vi è mai capitato di parlare con qualcuno, e di sentire all’improvviso la sensazione che questo qualcuno non vi stia prestando attenzione? Come vi siete sentiti? Male, non è così? Sicuramente vi sarete sentiti infastiditi, ignorati, e addirittura frustrati. I vostri familiari e amici, il vostro capo, i clienti, i colleghi e tutte le altre persone con le quali interagite non si meritano tutto ciò. Ma, soprattutto, non ve lo meriti voi. Se state vivendo la vostra vita a metà, voi stessi vi state privando della possibilità di vivere grandi esperienze e di creare un rapporto genuino con gli altri.

Che benefici ci porta vivere l’oggi?

L’esercizio di collocare in maniera cosciente la nostra attenzione sul presente, così banale a prima vista, apporta molti più benefici di quanti ve ne possiate immaginare. Vivere l’oggi ci permette di godere di ogni singolo dettaglio e di cogliere la magia che ogni istante racchiude in sé. Esserci nel presente ci aiuta a vivere la vita in maniera piena ed intensa. Altrimenti, vedremo solo passare una successione automatica e interminabile di ore e giorni, come uno spettatore passivo. Se imparate a concentrarvi sul lavoro che state realizzando, nel momento stesso in cui lo state facendo, e prendete coscienza del luogo in cui vi trovate, vi sarà più facile rilassarvi e preoccuparvi di meno e, in definitiva, sentirvi più felici; starete finalmente evitando il tormento di avere la mente divisa in due. Ad esempio, se siete in vacanza, non penserete al momento del ritorno in ufficio, ma potrete invece assorbire con tutti i vostri sensi l’incanto del posto in cui vi trovate, vi sorprenderete di ogni dettaglio, godrete delle piacevoli conversazioni con le persone che vi circondano e dell’attimo meraviglioso che state vivendo, semplicemente qui e adesso.

Immagine per gentile concessione di Brandon Warren.


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