Personalità psicopatiche secondo Schneider

Le personalità psicopatiche descritte da Kurt Schneider sono un classico della criminologia. La sua descrizione è stata molto preziosa e si basa su evidenze scientifiche.
Personalità psicopatiche secondo Schneider
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2023

Medico, psichiatra e filosofo tedesco, Kurt Schneider è stato un pioniere nella classificazione delle personalità psicopatiche. Viene considerato il principale rappresentante della Scuola di Heidelberg, insieme a Karl Jaspers. Il suo operato ha segnato la storia della psicologia.

La Scuola di Heidelberg spiccava per il suo approccio ai disturbi mentali, che poneva l’enfasi sui fattori biologici. Tra i membri di questa corrente ebbe un ruolo importante Emil Kraepelin, che si impegnò a classificare i disturbi dal punto di vista della loro manifestazione e delle rispettive cause.

La classificazione delle personalità psicopatiche di Kurt Schneider ha avuto una notevole influenza sui successivi sviluppi della psichiatria. Fa leva sull’idea che è psicopatico chiunque si discosti in modo ambiguo dai comportamenti che rappresentano la norma. Sulla base di questa idea, si distinguono dieci personalità psicopatiche.

L’assenza di empatia di cui soffre lo psicopatico gli impedisce di provare piacere osservando la felicità altrui. Il piacere degli altri provoca in lui sono invidia e lo rende avido.

-Vicente Garrido Genovés-

Ragazzo che guarda dalla finestra e personalità psicopatiche.

10 diverse personalità psicopatiche

1. Ipertimico

Il soggetto ipertimico presenta un temperamento allegro, attivo e impulsivo. Schneider parla di persone dal “temperamento sanguigno, tipico dell’uomo dal sangue leggero”. Le definisce come litigiose, simpatiche e ciarlatane, predisposte a compiere offese, falsità, inganni e piccole trasgressioni. 

2. Depresso

In questa personalità prevale un animo cupo, anche se questa caratteristica non è sempre facile da individuare, poiché tende a nascondere i suoi sentimenti. In alcuni soggetti predomina la malinconia, mentre in altri il malumore o la paranoia. Questa personalità, come la precedente, è incline all’alcolismo. Il depressivo paranoico può mostrare una certa insensibilità.

3. L’insicuro tra le personalità psicopatiche

In questo gruppo si distinguono due tipi: gli emotivi e gli anancastici. I primi sono facilmente impressionabili, ma hanno difficoltà a esprimere le proprie emozioni.

Gli anancastici trasformano le proprie insicurezze in ossessioni, molto rigide e inflessibili. Sebbene questi individui appaiano strani e a volte sospettosi, raramente sono colpevoli di qualcosa.

4. Fanatico

La persona fanatica sopravvaluta le sue idee, vivendole con profonda intensità emotiva. Esistono i fanatici passivi e i fanatici lottatori. In linea di massima, in questo gruppo rientrano gli uomini e le donne maturi.

Possono arrivare a commettere delitti minori, spinti dalle proprie convinzioni, ma in genere compiono solo azioni che arrecano disturbo alla vita sociale.

5. Desideroso di apprezzamento

Il tratto caratteristico di questi psicopatici è la vanità. Hanno bisogno di apparire migliori agli occhi altrui e di se stessi. Mentono deliberatamente e credono alle proprie bugie.

Falsificano le proprie emozioni e per questo non riescono a stringere legami profondi né dare amore. Si distinguono a loro volta in eccentrici (che attirano l’attenzione con azioni strane), sbruffoni (si mettono in mostra) e pseudologi (che costruiscono fantasie ben articolate per ingannare gli altri).

6. Gli instabili

Questa personalità psicopatica è facilmente confondibile con quella depressa. In questo caso, tuttavia, la persona vive episodi di tristezza o di malumore molto intensi, burrascosi, ma che poi passano quasi in modo inaspettato.

È spesso dipendente e può arrivare a commettere delitti passionali o dolosi. Questo tratto della personalità è tipico dei più giovani o molto anziani.

7. L’esplosivo tra le personalità psicopatiche

Gli psicopatici esplosivi hanno un temperamento violento, che scatta persino per futili motivi. Nella maggior parte dei casi è tipico delle donne sotto i 50 anni.

Di solito queste persone si vedono coinvolte in fatti delittuosi di diversa tipologia; rompono, disobbediscono e sono nocive per l’ambiente circostante. Si tratta di personalità infantili, poco sviluppate e con scarso autocontrollo.

8. Soggetti senz’anima

Rappresentano la massima espressione della psicopatia: privi di compassione, di vergogna, pudore o senso di colpa. Il loro tratto caratteristico è una scarsa coscienza. Di solito sono bruschi, freddi e asociali.

Commettono delitti e mancanze di qualsiasi tipo, molti dei quali possono essere brutali. Tuttavia, molti di loro sono in grado di vivere la propria mancanza di scrupoli senza trasgredire formalmente la legge.

Uomo di profilo.

9. Abulico

Si tratta di persone estremamente influenzabili, permeabili a qualunque stimolo. Sono affabili, ragionevoli ma incostanti e malleabili. Questa personalità commette spesso furti, appropriazioni indebite, frodi e prostituzione.

Può arrivare a compiere delitti solo perché sotto pressione da parte del proprio gruppo o del contesto circostante. In linea di massima, si tratta di persone giovani.

10. Astenico tra le personalità psicopatiche

Ci sono gli astenici corporei e psichici. Entrambi mantengono uno sguardo vigile su se stessi, nel primo caso concentrandosi sul corpo e nell’altro sulla mente. Nei due casi vi è una sensazione di straniamento di fronte a se stessi.

Molto spesso arrivano a soffrire di malattie immaginarie. Raramente si lasciano coinvolgere in fatti delittuosi e sono piuttosto assidui frequentatori di ospedali.

Conclusioni

Le personalità psicopatiche evidenziate da Kurt Schneider costituiscono una classificazione oggi considerata obsoleta. Tuttavia, diversi punti affrontati da Schneider sono stati poi utilizzati come spunto di partenza per gli sviluppi successivi, che non hanno del tutto rifiutato questa classifica, e che piuttosto le hanno apportato alcune modifiche.


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  • Pozueco Romero, J. M., Romero Guillena, S. L., & Casas Barquero, N. (2011). Psicopatía, violencia y criminalidad: un análisis psicológico-forense, psiquiátrico-legal y criminológico (Parte I). Cuadernos de Medicina Forense, 17(3), 123-136.


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