Preferenze cerebrali di Herrmann: qual è la nostra?

Preferenze cerebrali di Herrmann: qual è la nostra?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Il test sulle preferenze di pensiero, o preferenze cerebrali, di Herrmann è composto da 120 domande e viene usato per capire come processiamo le informazioni e qual è il nostro particolare stile di appredimento. Con questo curioso modello, ci viene spiegato che il cervello presenta quattro quadranti e che, in generale, ognuno di noi presenta una certa predisposizione verso uno di essi.

È probabile che più di uno dei nostri lettori abbia realizzato questa prova. Tuttavia, c’è da dire che non è molto comune, e ciò si deve a un fatto ben preciso. L’Herrmann Brain Dominance Instrument (HBDI) non presenta una validità sotto il punto di vista neurologico, inoltre, molti scientifici lo considerano parte della cosiddetta “psicologia pop”.

“Il cervello non è un vaso da riempire, ma un fuoco da accendere”

-Plutarco-

Quello delle preferenze cerebrali è un argomento molto controverso. Per fare un esempio, questo strumento ci spiega che la creatività si trova esclusivamente nell’emisfero destro. C’è da dire, però, che questo dato non è del tutto corretto visto che i processi creativi, in realtà, fanno uso dell’intero cervello, di ogni area, con una neuroattività sofisticata e meravigliosa.

Ciò significa, allora, che il test sugli stili di pensiero predominante di Herrmann non serve a niente? Assolutamente no. C’è un aspetto che lo rende prezioso e, per questo, vale la pena di parlarne in questo articolo. Questa prova parte da una premessa importante: ogni persona ha un modo particolare di processare le informazioni, di trasformarle, di elaborare dati, di interpretare.

Basta vederlo negli alunni quando studiano oppure in noi stessi quando lavoriamo. C’è chi è più meticoloso o conservatore, altri sono innovatori, alcuni più visuali ed altri ancora processano meglio le informazioni per via uditiva o comunicativa… Tutto ciò viene preso in considerazioni nel test di Herrmann e questa è la classificazione che può offrirci.

Donna con cervello illuminato

Preferenze cerebrali nel test di Herrmann

Prima di parlare di questo strumento sviluppato negli anni ’90, vale la pena di parlare del suo creatore, il professore Ned Herrmann. Fu presidente della American Academy for Creativity e uno dei pionieri in materia di pensiero e ragionamento creativo. Specializzato in fisica e musica, lavorò fin da molto presto nella General Electric con un obiettivo ben preciso: migliorare la produzione, la motivazione e la creatività degli impiegati.

A tale scopo, Herrmann analizzò i diversi stili di pensiero e apprendimento di tutti i lavoratori, realizzando una mappatura cerebrale. A partire da quest’analisi, sviluppò la teoria dei quadranti cerebrali per enunciare quattro tipologie, quattro forme diverse in cui le persone, teoricamente, sono solite apprendere, pensare, creare, interagire e intendere la realtà.

Queste preferenze cerebrali vengono descritte nel seguente modo:

Tipo A: persone analitiche

Ned Herrmann le chiamò ‘esperte’. È un profilo caratterizzato da uno stile di pensiero logico, analitico e piuttosto tecnico.

  • Sono persone molto razionali che elaborano dati a partire da fatti concreti.
  • Allo stesso modo, le persone analitiche tendono a essere piuttosto competitive e individualiste, oltre che intelligenti, ironiche e con un gran senso dell’umorismo.
  • Le profesioni ideali per questo tipo di preferenza cerebrale si relazionano con la matematica, la fisica, l’ingegneria, la chimica…
Quadranti di Herrmann

Tipo B: lo stile organizzativo

Come spiega la stessa parola, ci troviamo in presenza di un profilo organizzato, amante dell’ordine e della meticolosità.

  • Non compie nessuna azione senza averla prima pianificata, gli piace tutto ciò che è prevedibile, conservatore e che sia sotto il suo controllo.
  • In generale, di questo quadrante “organizzativo” possono far parte i direttori d’impresa, i gerenti, i contabili, etc.

Tipo C: il relazionale

Il tipo C fa riferimento a quella dominanza cerebrale che tende all’emotività, al bisogno di connettere con gli altri, a relazionarsi e ad avere bisogno del contatto sociale per sentirsi utile, dare e ricevere.

Sono persone capaci di comunicare, spontanee, estroverse e che, in generale, preferiscono professioni come il giornalismo, l’infermieristica, l’assistenza sociale, l’avvocatura…

Tipo D: lo sperimentale

Il quarto profilo di questo test sulle preferenze cerebrali fa riferimento alla personalità caratterizzata da una mentalità olistica. Sono profili visuali, spontanei e altamente creativi.

Si tratta di persone a cui piace sperimentare e innovare, sebbene ciò presupponga qualche rischio. Guardano sempre al futuro, ma cercano di imparare dal presente per poter arrivare sempre più lontano.

Le professioni che di solito rientrano in questo tipo sono l’architetto, lo scrittore, il musicista, il pittore, il disegnatore…

Ragazza che scrive all'aria aperta

Per concludere, dopo aver messo in rassegna queste quattro tipologie presenti nel test sugli stili di pensiero predominante, forse più di un lettore non si identifica con una una sola area. È comune. Di fatto, le stime sull’Herrmann Brain Dominance Instrument (HBDI) ci dicono che quasi il 60% della popolazione tende a rientrare in più di una di queste quattro aree.

Allo stesso modo, è importante segnalare che nessuna preferenza è migliore di un’altra e che non determina né predice nulla. Ci indica soltanto quale atteggiamento siamo soliti avere quando interagiamo con l’ambiente circostante o con il nostro stile di vita per processare i dati che ci arrivano da esso. Insomma, si tratta – perché no – di un modo semplice per conoscerci meglio.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.