Psicometria: come nasce e a cosa serve?
La psicologia moderna utilizza la psicometria per spiegare alcuni aspetti come le differenze individuali. Ma come nasce questa modalità di misurazione degli attributi della psicologia?
Gran parte della psicometria contemporanea non può essere compresa senza tener conto delle origini e degli antecedenti storici dei test psicologici e della misurazione dell’intelligenza (1). Tuttavia, i primi test risalgono a molto tempo prima di quanto potereste pensare.
Di fatto, intorno al 2200 a.C., un imperatore cinese ordinò che i suoi funzionari governativi venissero esaminati ogni tre anni per verificare se fossero adatti al loro incarico. A partire da qui, i cinesi hanno continuato a effettuare questi test, perfezionandoli nel tempo. Tuttavia, la loro validazione è avvenuta solo durante la dinastia Han (200 d.C.).
Gli albori della psicometria: la psicologia sperimentale
La psicologia sperimentale fiorisce verso fine del XIX secolo nell’Europa continentale e in Gran Bretagna. È in questo periodo che la psicologia inizia ad allontanarsi dal soggettivismo e dall’introspezione che erano i filoni seguiti fino a quel momento. Motivo per cui, i ricercatori iniziano a testare le abilità umane nei laboratori, adottando procedure oggettive.
Ma chi è che ha dato avvio a questi cambiamenti? Per la gran parte, noti psicologi come Wundt, Galton, Cattell o Wissler; i quali hanno dimostrato la possibilità di sottoporre la mente a misurazioni scientifiche. Ed è in questo momento che nasce la psicometria.
I contributi di Wundt
Willhelm Wundt (1832-1920) è stato un fisiologo, psicologo e filosofo che nel 1879 ha fondato a Lipsia (Germania) il primo laboratorio psicologico.
L’esperimento di Wundt è stato condotto con una sorta di misuratore del pensiero. Tale strumento consisteva in un pendolo calibrato con degli aghi che sporgevano da ogni lato. Il pendolo, oscillando avanti e indietro, colpiva con i suoi aghi delle campane. Pertanto, il compito dell’osservatore era di prendere nota della posizione del pendolo quando le campane suonavano (1).
In tal senso, Wundt riteneva che la differenza tra la posizione osservata del pendolo e la posizione effettiva potesse fornire un mezzo per determinare la velocità del pensiero dell’osservatore. Nonostante la rudimentalità del test, Wundt riuscì a misurare i processi mentali, delineaando, pertanto, le differenze individuali (1).
Ed è per questo che è importante riconoscere lo studio delle differenze individuali e l’influenza delle prime ricerche sull’intelligenza come precursori della psicometria.
L’importanza dei test
Anche i test psicologici rivestono una grande importanza nel delineare le origini della psicometria. Essi venivano utilizzati sia nell’ambito della consulenza psicologica, che nella selezione e valutazione del personale.
Si potrebbe affermare che una volta entrati nel sistema scolastico, gran parte degli scolari vengono sottoposti a quelli che possiamo definire “test psicologici”. I risultati di detti test possono anche influire sul futuro dell’individuo: ad esempio, un test sulla depressione può eventualmente orientare la diagnosi di tale disturbo.
Il consolidamento della psicometria
Appare del tutto evidente che il consolidamento della psicometria è legato all’inizio dell’attività di valutazione psicologica. L’American Psychological Association (APA) nel 1895 forma un comitato specializzato nell’allora nuova tecnologia degli strumenti di misurazione. Nel 1899, il presidente dell’APA fa appello agli psicologi perché contribuiscano allo sviluppare dei test. Questi ultimi, dovevano avere delle specifiche caratteristiche.
“(I test) devono essere somministrati sia ai bambini che agli adulti, ed essere sviluppati in modo tale da concedere a tutti le medesime opportunità di mostrare le abilità esaminate; inoltre, in un’ottica di risparmio di tempo, devono essere progettati per poter essere somministrati a una classe o scuola in un volta sola”
Dal canto suo, lo psicologo Cattell, nel 1922 fondò la Psychological Corporation per la produzione industriale di test. Nel 1947 fu fondato anche l’Educational Testing Service (ETS), incaricato della produzione di test standardizzati per il rendimento scolastico e test attitudinali accademici.
Alcune riviste di psicometria
Nel 1901, Weldon, Galton e Pearson fondano la rivista Biometrika, che pubblica lavori di biologia e di psicologia. Thorndike, nel 1936 fonda la rivista Psychometrika, un grande punti di riferimento fin dagli albori. Da lì in poi, la nascita di riviste inerenti la misurazione psicologica continua tutt’ora (1). Questi sono alcuni esempi:
- Educational and Psychological Measurement.
- British Journal of Statistical Psychology.
- Journal of Mathematical Psychology.
- Journal of Educational Measurement.
- Multivariate Behavioral Research.
- Applied Psychological Measurement.
- Applied Measurement in Education…
Pertanto, il termine “psicometria” è attualmente quello più diffuso e generico, per riferirsi alla misurazione psicologica. Si tratta di una disciplina che si occupa della misura in psicologia e può essere definita come “l’insieme di metodi, tecniche e teorie implicate nella misurazione delle variabili psicologiche” (2). In sintesi, possiamo affermare che si tratta della scienza che misura gli aspetti “psicologici” di un individuo, quali la conoscenza, le abilità o la personalità.
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- Barrero, M. J. O. (2014). Introducción a la historia y conceptos básicos de la psicometría. https://www.academia.edu/31411405/INTRODUCCI%C3%93N_A_LA_HISTORIA_Y_CONCEPTOS_B%C3%81SICOS_DE_LA_PSICOMETR%C3%8DA.
- Gregory, R. (2012). Pruebas psicológicas. Historia, principios y aplicaciones. (6ta edición). México: Pearson educación. http://saber.ucv.ve/ojs/index.php/rev_ps/article/view/16587.
- Prieto, G., & Delgado, A. R. (2010). Fiabilidad y validez. Papeles del psicólogo, 31(1), 67-74. https://www.redalyc.org/articulo.oa?id=77812441007.