Psicoterapia interpersonale della depressione

Psicoterapia interpersonale della depressione
Lorena Vara González

Scritto e verificato la psicologa Lorena Vara González.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Cos’è la depressione? È la tristezza interiore più grande, debilitante e personale; quella che in molti non ritengono possa essere legata al contesto sociale nel quale ci muoviamo. Eppure l’uomo è un essere sociale, e il contesto attorno a noi fa parte di noi tanto quanto la nostra pelle. Secondo questa linea, negli ultimi tempi sono venuti alla luce svariati interventi e terapie per trattare la depressione tenendo in considerazione la relazione con l’ambiente circostante. Una di queste è la psicoterapia interpersonale della depressione.

In questo articolo vi spieghiamo in cosa consiste la psicoterapia interpersonale della depressione, la sua storia e cosa la rende così diversa da tanti altri interventi psicologici per il trattamento di questo disturbo.

Parleremo inoltre della sua efficacia, sia negli adulti che nei bambini e adolescenti. 

Non esiste sensazione peggiore che sentirsi soli e depressi anche quando si è circondati dalle persone.

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Caratteristiche della psicoterapia interpersonale

La psicoterapia interpersonale fu sviluppata originariamente da Geral L. Klerman e dalla sua equipe per contrastare la depressione. Una volta analizzati i benefici, tuttavia, si giunse alla conclusione che poteva essere di supporto anche nella lotta contro altri disturbi.

Il potere della psicoterapia interpersonale risiede nell’analisi dei vincoli e delle relazioni interpersonali più importanti per la persona nel momento presente, così come del contesto sociale immediato con cui si relaziona.

La IPT definisce la depressione come un insieme di tre componenti: sintomatologia, funzionamento sociale e personalità. Il suo scopo è incidere sui primi due componenti. Il modello terapeutico si concentra su quattro problemi interpersonali:

  • Conflitti interpersonali in ogni ambito: familiare, sociale, lavorativo, ecc. I conflitti sono inevitabili in quanto si basano sulla contrapposizione di due o più punti di vista. Vengono inclusi nella terapia soltanto se sono causa di grande malessere e se la psicoterapia interpersonale è il miglior modo per farvi fronte.
  • Scambio di ruoli: le dispute interpersonali o i conflitti di ruolo hanno origine da un conflitto – due o più individui hanno aspettative diversi rispetto a come si deve comportare una determinata persona, ad esempio riguardo alla funzione di un padre, una madre o un capo.
  • Lutto: quando il dolore per la perdita è troppo intenso o dura troppo a lungo, può trattarsi di lutto patologico. La IPT aiuta ad analizzare la perdita in termini realistici, a combattere con le nostre emozioni e a riempire in modo sano e positivo il vuoto generato.
  • Deficit interpersonali: questo problema insorge quando la persona non dispone di una rete sociale di sostegno adeguata o sufficiente, il che amplifica i sentimenti di solitudine e isolamento. In questo caso, la psicoterapia interpersonale della depressione aiuta a trovare il proprio spazio sociale, migliorando anche le proprie abilità sociali.

Queste variabili sono fondamentali in quanto una sola di esse implica una vera e propria “crisi vitale”. Tali crisi lasciano spazio a una moltitudine di problemi psicologici, il più comune tra i quali la depressione.

Ma questa non è l’unica area in cui questo intervento psicoterapeutico può essere d’aiuto. La psicoterapia interpersonale, infatti, ha dimostrato la sua efficacia anche nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione.

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Psicoterapia interpersonale della depressione durante l’in infanzia e la adolescenza

La psicoterapia interpersonale viene considerata efficace per il trattamento della depressione non soltanto per gli adulti, ma anche per gli adolescenti. Segnaliamo questo dato perché è importante essere capaci di gestire le emozioni che possono scaturire dalle relazioni sociali, quelle mantenute in passato o quelle future.

Bisogna anche riconoscere che imparare fin da giovani a gestire le perdite è un enorme vantaggio. Tutti noi, purtroppo, dovremo prima o poi gestire una perdita, preparati o meno.

Non dimentichiamo che viviamo in un contesto sociale in continuo movimento e che adattarci a esso, saper affrontare i problemi sociali e contestuali, migliorerà il nostro modo di affrontare la vita. La depressione non è sempre un problema personale o interiore. Può anche essere di natura contestuale e/o relazionale.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.