Racconto di Natale, trasformare la natività

Racconto di Natale, trasformare la natività
Cristina Calle Guisado

Scritto e verificato la psicologa Cristina Calle Guisado.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre, 2022

Attraverso un racconto di Natale, oggi vi invitiamo a riflettere sul vero significato di questa festività. Protagonista è un bambino che ci ricorda quanto è importante apprezzare e mostrarsi grati per quello che abbiamo, per quanto possa sembrare poco; tutti i giorni dell’anno, non soltanto una volta.

Nei giorni che precedono il Natale cominciamo a essere bombardati di annunci su dolci, giocattoli, profumi… Tutto ci indica che è iniziato il Natale, questa meravigliosa e attesa fase dell’anno. Le strade si illuminano e una specie di frenesia collettiva ci invade e ci spinge a consumare in modo compulsivo, riempiendo le nostre dispense a dismisura e andando a comprare regali per chiunque. Ma è davvero questo il valore del Natale? Dargli un senso più profondo è possibile se saremo capaci di guardare al di là dei pacchetti natalizi. Vediamo come riuscirci grazie a un bel racconto di Natale.

“Il Natale non è un periodo o una stagione, ma uno stato mentale. Deve portare tra la gente pace e buoni propositi; essere pieni di misericordia significa possedere il vero spirito natalizio.”

-Calvin Coolidge-

Slitta di Babbo Natale

Racconto di Natale

Il piccolo Oliver aveva appena compiuto cinque anni e sentiva una fortissima curiosità verso il mondo circostante. Cominciò a osservare tutto quello che cambiava intorno a lui, le strade che si riempivano di colori luminosi, canzoni allegre che risuonavano ogni dove, gli alberi adornati con addobbi di tutti i tipi, le pubblicità che mostravano pandori, giocattoli, spumante, profumi… Tutto questo generò in Oliver una domanda, che finalmente si decise a fare a sua madre:

-Che cos’è il Natale?-

-Il Natale è qualcosa che solo i più fortunati possono avere. Spero di potertelo mostrare un giorno, figlio mio- rispose la madre con una vena di tristezza.

Oliver si intristì di fronte a quella risposta e alla vista dell’espressione di sua madre, ma non perse la speranza che un giorno sarebbe stato abbastanza fortunato da poter vivere il Natale sulla sua pelle. Passarono i giorni, e il piccolo Oliver continuò a indagare sull’argomento. Arrivò la mattina di Natale.

Oliver si alzò presto e corse a svegliare sua madre. La donna aprì gli occhi con qualche difficoltà e vide il figlio porgerle un bigliettino fatto a mano con un foglio riutilizzato. Lo aveva reso un biglietto bellissimo, pieno di colori, disegni e soprattutto con un messaggio carico di speranza: “Mi mostri il Natale tutti i giorni, perché mi sento felice quando sono con te”. La madre di Oliver cominciò a piangere. Allora il piccolo le chiese:

-Perché piangi, mamma?-

-Perché non conoscevo la mia fortuna finché non me l’hai mostrata- rispose la madre di Oliver mentre abbracciava forte il figlio.

-È così, mamma, il Natale per noi è tutti i giorni.-

 “A Natale non dovremmo preoccuparci di aprire regali, bensì i nostri cuori.”

-Janice Marditera-

Madre e figlio

L’amore è il regalo migliore

Il racconto di Natale sul piccolo Oliver ci ricorda che cambiare questa festività è possibile con innocenza e riconoscendo quello che è davvero importante. L’amore di sua madre era senz’altro il miglior regalo che potesse ricevere. Il piccolo, insieme alla mamma, ci ricorda che a volte possiamo perdere di vista le cose davvero importanti e preoccuparci di tutto quello che non possiamo dare agli altri, per mancanza di soldi o perché diamo per scontato che il nostro gesto non verrà ricambiato.

Così facendo, capita di perdere di vista tutto quello che abbiamo già e riceviamo dagli altri. Non c’è persona più ricca di quella che trae ricchezza dalle persone che ama e apprezza. E tutti, assolutamente tutti, abbiamo almeno una persona che ci ama e che amiamo. Anche, e specialmente, perché no?, a Natale.

 “Se non sai cosa regalare ai tuoi cari a Natale regala loro amore”

-Anonimo-


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