Racconto sul rispetto per grandi e piccini

Leggete "La strega e la sorella del Sole", un racconto sul rispetto la cui morale è valida sia per i bambini sia per gli adulti.
Racconto sul rispetto per grandi e piccini
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Oggi vi proponiamo un racconto sul rispetto che può insegnare qualcosa a tutti, tanto agli adulti quanto ai bambini. Diventando premurosi verso gli altri e dimostrandoci umili, potremo costruire una società più giusta ed equa.

Per quanto possa sembrare uno strumento infantile, il racconto è un fantastico mezzo per trasmettere valori a tutti, non solo ai più piccoli. Ecco perché la storia della strega e della sorella del Sole acquisisce un particolare fascino.

“La strega e la sorella del Sole”: un racconto sul rispetto

Vedremo i passaggi più importanti di questo racconto, in modo che il lettore si faccia un’idea dei contenuti. La leggenda narra che in un paese molto lontano vivessero degli zar che avevano messo al mondo un figlio muto che avevano chiamato Ivan. Sin da piccolo, Ivan divenne amico di un garzone stalliere del palazzo, con cui scopriva numerosi racconti.

All’età di 12 anni Ivan si rivolse allo stalliere chiedendogli di raccontagli un’altra storia. Lo stalliere gli disse che i suoi genitori avrebbero avuto una figlia che avrebbe divorato l’intera famiglia. Per sopravvivere, il ragazzo avrebbe dovuto chiedere allo zar il cavallo migliore e fuggire più lontano possibile.

Ivan parlò con il padre, il quale si emozionò nell’udire la voce del figlio per la prima volta in 12 anni. Pervaso dalla felicità, gli diede il cavallo richiesto, e il ragazzo se ne andò in sella al destriero, lì dove il cavallo lo avrebbe portato.

Bambini e animali

L’avventura di Ivan

Ivan se ne andò e durante il suo viaggio incontrò tante persone a cui chiese ospitalità. Tra i vari personaggi, incontrò due anziane che non gli offrirono un riparo perché impegnate a cucire un pezzo di stoffa; una volta completato il lavoro, dissero che sarebbe sopraggiunta la morte.

Incontrò anche due uomini: Vertudub, che sarebbe morto non appena finito di abbattere delle querce; e Vertogez, che sarebbe morto quando avrebbe finito di scalare delle montagne.

Ivan si sentì affranto e giunse al palazzo della sorella del Sole, dove venne accolto con affetto e trattato come un figlio. Ma il bambino piangeva ed era infelice, perché aveva nostalgia di casa. Infine, la sorella del Sole lasciò che andasse via e gli diede una spazzola, un pettine e due mele magiche in grado di ringiovanire chiunque le avesse mangiate.

Il viaggio di ritorno

Ivan intraprese lo stesso sentiero per tornare a casa e si imbatté nelle stesse persone che non gli avevano offerto riparo. Per primo incontrò Vertogez, a cui restava solo una montagna da scalare. Così il giovane lanciò la spazzola a terra affinché apparissero nuove montagne. L’uomo se ne rallegrò e continuò il suo lavoro.

Poco dopo incontrò Vertodub, a cui restavano solo tre alberi da abbattere prima di morire. Il ragazzo lanciò il pettine facendo comparire vasti boschi; dunque, l’uomo non morì, perché aveva ancora del lavoro da fare.

Infine, Ivan si imbatté nelle due anziane, alle quali donò le mele della giovinezza. Dopo averle mangiate, le due si trasformarono in due giovani vivaci che, in cambio, regalarono al ragazzo un fazzoletto dal quale, se sventolato, sarebbe apparso un lago.

Epilogo del racconto sul rispetto

E così, Ivan tornò a casa. La sorella lo accolse con affetto e gli chiese di suonare l’arpa mentre lei gli preparava il pranzo. In realtà, era andata ad affilare i denti per divorarlo. Avvisato da un topolino, che prese a suonare l’arpa al posto di Ivan mentre questi scappava- il ragazzo corse via, ma non a una velocità tale da seminare la strega. Quindi, sventolò il fazzoletto perché apparisse il lago e rallentasse la corsa della strega.

Durante la fuga, Ivan passò vicino a Vertodub che abbatté degli alberi in modo da creare un varco da cui il ragazzo sarebbe scappato mentre la strega avrebbe dovuto rosicchiare i tronchi per continuare l’inseguimento. Quindi, si avvicinò al punto in cui si trovava Vertogez che, cosciente della situazione, spostò la montagna più alta al centro della strada che separava Ivan dalla strega, facendole perdere tempo.

Ivan giunse così all’ingresso del palazzo della sorella del Sole. Le chiese di aprire le porte, cosa che lei fece. La strega pretendeva che le venisse consegnato il fratello e propose un patto: lo avrebbe mangiato solo se il suo peso fosse stato maggiore, in caso contrario avrebbe accettato di morire per mano del ragazzo.

Ivan si pesò per primo. Mentre la sorella saliva sulla bilancia, il ragazzo approfittò del peso di questa per fare un grande salto che lo avrebbe spinto verso il cielo, dove ad attenderlo c’era un altro palazzo della sorella del sole, in cui averebbe potuto vivere per sempre, sano e salvo.

La strega nel buio

La morale di questo racconto sul rispetto

Questo racconto sul rispetto è opera del russo Aleksandr Nikolayavich. Cosa ha voluto dimostrare l’autore? L’importanza di valori quali l’umiltà, considerare gli altri e i benefici delle buone azioni.

Oltre a essere un racconto sul rispetto, si evince una riflessione sull’alleanza tra le varie classi sociali. Sebbene Ivan appartenga alla nobiltà, usa gli strumenti a sua disposizione per aiutare gli altri.


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