Ricordi positivi per combattere la depressione

La ricerca dimostra che i ricordi positivi e quelli negativi interferiscono con i disturbi dell'umore
Ricordi positivi per combattere la depressione
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2023

Ricordare momenti piacevoli della nostra vita ci fa sentire meglio. Tuttavia, il ruolo dei ricordi positivi potrebbe essere più importante di quanto immaginiamo, dato che oltre a regolare le emozioni, hanno un effetto positivo sulla depressione causata dallo stress.

Un gruppo di ricercatori ha condotto un esperimento su cavie che ha evidenziato come la riattivazione artificiale dei ricordi positivi immagazzinati possa sopprimere gli effetti della depressione da stress. Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta.

La ricerca dimostra che i ricordi positivi e quelli negativi interferiscono con i disturbi dell’umore e offrono un circuito cerebrale specifico per futuri interventi clinici.

Ricordi positivi indotti in modo artificiale

Lo studio che ha dimostrato la relazione tra i ricordi positivi e la depressione, pubblicato sulla rivista Nature, è stato condotto dagli scienziati del RIKEN-MIT Center for Neural Circuit Genetics, in collaborazione con il RIKEN Brain Science Institute sito in Giappone e con il Massachussetts Institute of Technology (MIT).

La ricerca è stata condotta nel laboratorio di Susumu Tonewaga, direttore del RIKEN Brain Science Institute Susumu Tonegawa e dal professore del MIT, che nel 1987 ha ricevuto il Premio Nobel per aver scoperto la varietà di anticorpi. Lo studio affronta la questione relativa alla possibilità che un ricordo positivo possa essere capace di sovrascriverne uno negativo

Ricordi positivi

Per trovare una risposta, i ricercatori si sono affidati all’ingegneria genetica. Nello specifico, hanno analizzato le cellule della memoria della circonvoluzione del cervello, o giro dentato, di alcune cavie mentre si formavano i ricordi.

Esse si attivano grazie all’ausilio di una fibra ottica che emetteva una luce azzurra proiettata proprio laddove si formavano i ricordi.

Quindi, il gruppo di ricerca avrebbe attivato le cellule della memoria createsi durante le esperienze precedenti.

Per testare il metodo, gli esemplari maschi sono stati esposti a un’esperienza positiva (ovvero sono stati messi a fianco a un esemplare femmina) per stimolare la formazione del ricordo di questo evento. Successivamente, sono stati esposti a un’esperienza stressante che ha provocato in loro uno stato simile alla depressione.

Mentre le cavie erano depresse, si è fatto uso di un impulso luminoso per stimolare il giro dentato di alcuni di loro, in modo da riattivare l’esperienza positiva.

Immagazzinare ricordi positivi è fondamentale

Con sorpresa dei ricercatori, questo esperimento ha evidenziato un forte miglioramento dalla depressione nelle cavie a  cui è stata applicata la tecnica in questione. La cartografia del circuito cerebrale di questo effetto ha inoltre rivelato altre due aree del cervello che cooperano con il giro dentato nell’attivazione dei ricordi positivi: il nucleus accumbens e l’amigdala basolaterale.

Per verificare se questo intervento provoca cambiamenti permanenti (ovvero anche in assenza di stimolazione luminosa) nei circuiti cerebrali, i ricercatori hanno applicato la  luce cronica al giro dentato per oltre 5 giorni. A quanto sembra, l’azione garantiva la riattivazione prolungata dei ricordi positivi.

Le cavie che hanno ricevuto questa terapia si sono dimostrate resistenti agli effetti negativi della depressione indotta dallo stress. Ciò suggerisce che conservare esperienze positive nella memoria può essere utile a sopprimere o a sovrascrivere gli effetti negativi dello stress nel comportamento; questo ci porta a un nuovo modo di concettualizzare la gestione dello stato d’animo.

I risultati presentano implicazioni importanti sulla persistenza dei ricordi dinnanzi a disturbi dello stato d’animo, come la depressione da una parte, e lo stress dall’altra.

 

Donna affetta da depressione

Nonostante l’interazione tra esperienze positive e negative e dei corrispettivi ricordi siano poco conosciuti, questi traguardi aprono le porte a nuovi approcci per la terapia dei disturbi dell’umore.

Gli autori sostengono che sia troppo presto per giungere alla conclusione che i ricordi positivi in generale possano mitigare gli effetti della depressione indotta dallo stress. Tuttavia, rappresentano una possibilità in più per la ricerca e per lo sviluppo di trattamenti mirati a combattere tale disturbo.


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