Rischi in rete: sexting e online grooming

Ci troviamo in un'epoca di trasformazione digitale, che a sua volta sta cambiando la nostra società. I rischi in rete sono, però, parecchi.
Rischi in rete: sexting e online grooming
Alicia Yagüe Fernández

Scritto e verificato la psicologa Alicia Yagüe Fernández.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Ci troviamo in un’epoca di trasformazione digitale che a sua volta sta cambiando la nostra società. Le cosiddette ICT, o tecnologie dell’informazione e della comunicazione, offrono numerosi benefici. Ad esempio, favoriscono la diffusione della conoscenza e della cultura, lo sviluppo economico, stimolano la creatività e favoriscono le relazioni sociali, oltre a generare spazi per il tempo libero. Ma quali sono i rischi in rete?

La rete ha creato un nuovo spazio dove esplorare la nostra sessualità. Adulti, giovani e adolescenti fanno nuove esperienze con il proprio corpo e giocano con contenuti erotici che viaggiano attraverso internet.

Internet, appunto, permette di stabilire una comunicazione costante, disponibile 24 ore al giorno e praticamente in ogni parte del mondo.

Questi fattori, per quanto rendano più facile le relazioni, nascondono anche grandi rischi, soprattutto per i minori. Alcune delle pratiche rischiose e più conosciute sono il sexting e l’online grooming. L’adolescenza è una tappa della crescita in cui la ricerca della propria identità è particolarmente intensa.

Si tratta di una fase di sperimentazione con il proprio corpo e di orientazione sessuale. La percezione del rischio è solitamente bassa, accompagnata da una tendenza alla disinibizione, dato che a livello biologico, l’autoregolazione delle emozioni e la capacità di controllare le nostre azioni sono ancora in fase di sviluppo.

Internet rappresenta per i giovani una via di espressione e di sperimentazione all’apparenza inoffensiva. Questa combinazione di fattori, però, può portare a condotte rischiose, soprattutto in assenza di educazione sessuale e affettiva che permetta di proteggersi.

Scambiarsi messaggi sessuali ed esplorare il proprio corpo non ha niente di negativo di per sé, ma se non si adottano adeguate misure di prevenzione, potrebbero causare diversi problemi relativi alla nostra intimità, sicurezza o integrità fisica e mentale.

Non rivelate in rete ciò che non vorreste vedere esposto su un cartellone pubblicitario con su la vostra faccia.

-Erin Bury-

Ragazzina con cellulare

I rischi in rete: cosa sono il sexting e l’online grooming?

Il sexting consiste nell’invio di foto, video, messaggi a sfondo sessuale per mezzo di internet o tramite dispositivi mobili. Tale pratica è motivata da diversi aspetti, tra cui quello di esplorare la propria identità o il proprio orientamento sessuale, fare giochi erotici con il partner o con più persone contemporaneamente, aumentare la propria autostima oppure osare e dire quello che di presenza non facciamo per paura, vergogna o altri tabù.

Questa pratica non è diffusa solo tra gli adolescenti. Internet è una porta aperta per milioni di giovani e adulti che condividono contenuti sessuali. A volte non siamo coscienti dei possibili rischi in rete, eppure è importante soprattutto per due motivi:

  • Educare alla sessualità i minori e insegnare loro come utilizzare la rete in totale sicurezza.
  • Scegliere noi stessi cosa vogliamo fare con il nostro corpo e la nostra privacy su internet.

L’invio di foto, video o messaggi a sfondo sessuale tramite internet o cellulare è una pratica conosciuta come sexting.

Viene chiamato online grooming il processo mediante cui un adulto abusa sessualmente di minori attraverso internet. La rete offre la possibilità di nascondere la propria identità generando diversi profili che non corrispondono alla realtà.

Una persona può mostrarsi con un profilo falso e comunicare con diverse persone contemporaneamente grazie a esso. In questo modo gli adulti possono accedere facilmente a profili di utenti minorenni con cui stabilire un contatto senza essere controllati. Gli abusi possono avvenire in modo diretto, quindi di persona, o in modo indiretto, come nel caso di internet, in cui è facile richiedere contenuti sessuali espliciti a minori, come foto o video personali.

Secondo uno studio del 2018, condotto da Manuel Gàmez-Guadix e Patricia de Santisteban, la probabilità di praticare sexting aumenta proporzionalmente all’età. A 12 anni circa il 3% dei minori lo ha praticato almeno una volta. A 17 anni, la percentuale aumenta fino a superare il 35%.

In passato eri ciò che possedevi, oggi sei ciò che condividi.

-Godfried Boogard-

Caratteristiche di internet che facilitano gli abusi e i rischi in rete

Alcuni fattori rendono più facile gli abusi sessuali attraverso la rete. Come abbiamo già visto, su Internet è facile nascondersi e mostrarsi attraverso una maschera. Questo anonimato permette agli adulti di adottare atteggiamenti altrimenti impossibili.

Internet possiede inoltre una forza magnetica incontrollabile, è uno spazio in cui avvengono molteplici interazioni con più persone contemporaneamente; è facile, quindi, accedere a diversi contatti e profili senza bisogno di attenersi alle norme sociali. La rete trascina in un mondo parallelo, il mondo digitale, in cui l’assenza del “faccia a faccia” fa sì che le regole del gioco e i limiti si sfumino.

Falsi profili

La percezione del rischio diminuisce e gli utenti commettono ingenuità quando si mettono in contatto con gli altri, soprattutto se parliamo di adolescenti. Le relazioni prendono forma a ritmi molto più frenetici, disinibiti, veloci.

I profili sembrano non rappresentare le persone in carne e ossa. Iniziare e chiudere una relazione diventa qualcosa di superficiale, quasi come fosse una semplice transazione commerciale in cui la moneta di scambio è una conquista affettiva o sessuale.

Quando i benefici svaniscono, fa la sua comparsa la noia e si passa al profilo successivo. La mancanza di contatto diretto sembra incitare a sperimentare senza considerare le conseguenze.

Tutto questo ha una certa influenza sull’empatia dei maltrattatori. L’abisso tra la rete e la realtà impedisce di mettersi nei panni dell’altro e si ignora la sofferenza o la possibilità di ferire gli altri. Le vittime sono indifese, non sono salvaguardate. Non c’è uno spazio concreto a cui rivolgersi, dato che la rete non percepisce i limiti spazio-temporali: ciò che viene condiviso in rete, vi resta per sempre.

Uno dei principali errori è dare un peso minore alle nostre azioni su internet rispetto a quelle che compiamo di persona. È molto importante prendere coscienza dell’impatto della rete e dei suoi rischi, chiederci chi si nasconde dietro lo schermo, con chi stiamo parlando dall’altro lato e che contenuti stiamo condividendo con l’altra persona.

Internet è diventato il sistema nervoso della nostra società, ed è necessario imparare a utilizzarlo.

-José Luis Orihuela-

Rischi in rete

Come prevenire gli abusi su internet?

Nel caso di minori è molto importante il parental control sulle interazioni in rete e un’adeguata educazione psicologica sull’utilizzo della stessa. Il progresso delle tecnologie in rete è visibile; viviamo in un mondo in cui la mancanza di connessione non è concepibile.  Ovviare questa realtà ci sarà d’aiuto.

Accettare che internet fa ormai parte della nostra quotidianità è necessario, per questo bisogna imparare a usarlo in totale sicurezza. Non serve a nulla vietare l’uso dei cellulari o limitare l’accesso a internet se non educhiamo i giovani a utilizzarli nel modo corretto e a dare valore al rispetto e all’ascolto altrui.

Educare gli adolescenti a una sana sessualità

L’educazione basata sul rispetto e il consenso è la colonna portante di una sana relazione. Gli adolescenti devono imparare a porre dei limiti, ad approcciarsi alla sessualità in totale sicurezza, a sapere dire di no, a rispettare gli altri quando rifiutano una proposta o un rapporto sessuale.

Bisogna dare loro i giusti strumenti di comunicazione per esprimere le loro emozioni, i loro desideri senza danneggiare gli altri; a dare loro uno spazio sicuro in cui poter esprimere le proprie paure e preoccupazioni, ed educarli alla realtà virtuale.

Non si tratta di far nascere in loro paure o di inibire le loro preoccupazioni, ma di informarli sui rischi in rete, perché sappiano riconoscere una situazione di pericolo e agire in merito.

Se un minore ci comunica una situazione di abusi, è importante ascoltarlo e farlo sentire protetto. Non bisogna mai dare la colpa alla vittima di quanto successo, dato che in una situazione di abusi c’è una persona che esercita il proprio potere e la propria posizione di superiorità per manipolare e perpetrare coercizione. Dobbiamo offrire sostegno emotivo e contare sul supporto di professionisti.

Che decidiate di fare sesso da soli, con un’altra persona e a prescindere dal tipo di pratica sessuale che avete scelto, il rispetto per voi stessi e verso il vostro partner sessuale è sempre fondamentale.

-Lara Castro-

Amiche che si aiutano

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