Ross Rosenberg e la sindrome del magnete umano

Ross Rosenberg e la sindrome del magnete umano
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

La sindrome del magnete umano è un concetto forgiato dallo psicologo e terapeuta Ross Rosenberg, e che dà anche il titolo a un libro che ha ormai registrato record di vendite. Il romanzo narra della realtà scoperta da Rosenberg: tendiamo a provare una potente attrazione verso le persone che, prima o poi, ci faranno soffrire.

Secondo la tesi di Ross Rosenberg, il fenomeno chiamato “chimica” tra due persone non sarebbe altro che l’espressione di una possibile attrazione disfunzionale. Sono due gli impulsi che compongono tale chimica: uno di amore, uno di guerra. Detto in altre parole, esiste una forte attrazione tra persone con le quali finiremo per entrare in conflitto.

“Si può dire che affinché si produca il ballo della codipendenza, è necessaria la partecipazione di due persone: il narcisista, che prende il controllo, e il codipendente, che si adatta al ritmo del compagno.”

-Ross Rosenberg-

Questo spiegherebbe come mai spesso non riponiamo la nostra attenzione sulle persone dalle grandi virtù o che offrono stabilità e tenerezza. Al contrario, non è raro che sul piano della chimica e attrazione amorosa abbia più successo chi appare meno equilibrato. Questo fenomeno viene spiegato dalla sindrome del magnete umano.

Ma di cosa si tratta esattamente? Approfondiamo insieme l’argomento.

La sindrome del magnete umano di Ross Rosenberg

Quando le persone vittime della sindrome del magnete umano si incontrano, sentono nascere tra loro un’attrazione molto forte, la potente sensazione che l’altro sia speciale e che esista una connessione particolare. Esiste anche il desiderio intenso di accarezzare quella persona o, in generale, di avere un contatto fisico con lei.

Si lasciano trasportare da quest’attrazione e avviano una relazione che di norma è molto intensa. Entrambi sentono che l’altro è “l’amore della sua vita”. Una persona che lo completa e lo rende felice.

Tuttavia, non tarderanno ad arrivare i conflitti, per gelosia, differenze di opinioni, possessività e via dicendo. La stessa persona che poco prima ci rendeva immensamente felici, si trasforma adesso nella causa di un’enorme sofferenza. Le due persone coinvolte si feriscono a vicenda e il loro vincolo diventa una vera e propria guerra. Ciò nonostante, risulta estremamente difficile per loro separarsi.

Mani che si toccano al tramonto

Narcisismo e codipendenza

Secondo Ross Rosenberg, la sindrome del magnete umano è un fenomeno che si presenta solitamente tra due tipi di persone: i codipendenti e i narcisisti. Naturalmente, come sottolinea lo psicologo, ogni relazione comporta un certo grado di dipendenza. Il problema sorge quando questa diventa la nota predominante e genera un vero dramma per chi la vive.

La codipendenza porta uno dei membri della coppia a consegnarsi all’altro senza limiti. Si sforza di dare il meglio di sé, senza filtri né mezze misure. Da parte sua, l’altro, ovvero il narcisista, riceve con piacere tale dimostrazione di affetto incondizionato, reagendo con attenzioni e cure. Fin qui sembrerebbe tutto rosa e fiori.

Uomo e donna legati da un legame di codipendenza

Tuttavia, ecco che d’improvviso il narcisista desidera di più. Anche se il partner sta dando tutto se stesso, il narcisista sentirà che gli manca qualcosa. Progressivamente non troverà soddisfacente quello che riceve e inizierà a chiedere, o a esigere, di più.

Il codipendente, da parte sua, si sentirà sempre meno valido. Crederà che il partner non ha più bisogno di lui. Ciò lo riempirà di insicurezza e si sforzerà di dare sempre di più, finendo per risentire dell’indolenza del compagno. 

Una sofferenza senza fine

Le persone coinvolte nella sindrome del magnete umano creano relazioni che con il tempo diventano dolorose e asfissianti. Ciò nonostante, l’attrazione continua arrivando talvolta a diventare anche più forte, a prescindere dal danno reciproco che si infligge.

Per qualche motivo, il copdipendente vuole continuare a essere controllato; a sua volta, il narcisista ha un disperato bisogno del suo “adulatore”. Per questo fanno fatica a terminare una relazione che in fondo danneggia entrambi: alimenta il loro squilibrio.

Il meccanismo è simile a quello che si verifica in seguito a una dipendenza da sostanza. Al principio, la sensazione è incredibilmente piacevole e produce un’intensa euforia. Alcuni arrivano a chiamarla felicità. Con il tempo tale sensazione va pian piano sparendo lasciando spazio a grandi sofferenze, ma le persone restano legate all’idea di quel piacere iniziale. Continuano, in un modo o nell’altro, a ricercare quella sensazione in modo compulsivo.

Coppia di spalle in acqua

Da un punto di vista psicologico, il codipendente e il narcisista sono totalmente opposti. Per lo stesso motivo, sono anche complementari. Non a caso si parla de “l’altra metà della mela”, sebbene in questo caso si parli di una situazione patologica.

La sindrome del magnete umano di Ross Rosenberg, dunque, ci mostra come mai amiamo coloro che ci fanno soffrire. Inoltre, rivela che tale fenomeno riguarda più le patologie individuali che si alimentano nella coppia che gli amori davvero grandi e tormentati.


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