Senso dell'umorismo: cambia in ogni nazione?

Il senso dell'umorismo cambia in ogni nazione. Ma in che modo? Com'è l'umorismo giapponese? E quello inglese? In questo articolo troverete qualche esempio e, soprattutto, l'opinione della scienza al riguardo.
Senso dell'umorismo: cambia in ogni nazione?

Ultimo aggiornamento: 26 luglio, 2022

Il senso dell’umorismo è uguale o diverso tra nazioni? Secondo uno studio spagnolo del 2011, l’umorismo è una componente universale della cultura, ma si manifesta in modo diverso in ciascuna. Tali variazioni, secondo Alford e Alford (1981), vengono attuate per mezzo di forme e oggetti diversi.

Tuttavia, esistono elementi dell’umorismo comuni a tutte le culture. Secondo lo studio citato, gran parte delle ricerche sull’argomento indica che gli stimoli divertenti sono legati a immagini, idee, testi o azioni che sono per un certo verso incongrui, inusuali, inaspettati, sorprendenti o straordinari.

In altre parole, determinate situazioni, comportamenti o idee divertono un po’ tutti. A ogni modo, ogni nazione ha un proprio senso dell’umorismo e ai suoi abitanti piacciono cose che fuori dai confini probabilmente non sono apprezzate.

Oltretutto, l’umorismo è di per sé anche molto personale. Ma come cambia l’umorismo di nazione in nazione? Cosa dice la scienza al riguardo? Ne parliamo in questo articolo!

Procione con occhiali.

Come cambia il senso dell’umorismo in ogni nazione?

La definizione di umorismo data dalla Treccani è la seguente: “[…] La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, con umana partecipazione, comprensione e simpatia”. Tuttavia, non esiste un concetto univoco per definire il senso dell’umorismo. Si ritiene, infatti, che si tratti più di un elemento legato alla singola cultura.

In verità, non tutti hanno senso dell’umorismo, averlo e mostrarlo permette di godere di diversi benefici, accrescere il buon umore, ridere, far ridere gli altri, ecc.

Il senso dell’umorismo, però, è diverso in ogni nazione. Secondo Gert Jan Hofstede, docente e ricercatore, “l’umorismo riflette i comportamenti umani, e in ogni società tende a concentrarsi sugli elementi salienti della propria cultura”.

Così come non tutti gli esseri umani ridono per le stesse cose (differenze individuali), anche le nazioni hanno un’idea diversa di ciò che è divertente (differenze sociali e culturali).

In tal senso, la cultura, la società e altri valori, possono influenzare il senso dell’umorismo. Probabilmente lo avrete già notato nei vostri viaggi: facendo qualche battuta che non è stata compresa oppure ascoltando barzellette che non vi hanno fatto ridere o che non avete afferrato subito. Tuttavia, come accennato e come vedremo nel dettaglio nelle righe che seguono, esistono elementi comuni a tutte le culture.

L’umorismo si può misurare?

Sapevate che l’umorismo può essere misurato? Ebbene sì, attraverso uno strumento denominato Humor Style Questionnaire, un test di 32 domande che permette di conoscere il proprio umorismo.

Il questionario include diverse categorie: umorismo affiliativo (usato per rafforzare l’appartenenza a un gruppo), umorismo autoaffermativo (basato sull’esaltazione di se stessi), aggressivo (incentrato sull’altro) e autosqualificante (incentrato sull’autoironia). In tal senso, ogni nazione avrebbe un tipo di umorismo prevalente rispetto agli altri.

“Senza il senso dell’umorismo la vita non avrebbe senso.”

-Anonimo-

Alcune differenze

Il primo esempio lo troviamo in uno studio condotto dal professore olandese Gert Jan Hofstede, il quale ha trascorso anni a studiare il modo in cui cambia il senso dell’umorismo in funzione dell’area geografica.

Hofstede racconta che l’ex presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, persona molto spiritosa, si recò in Giappone per tenere una conferenza. Nel corso dell’intervento raccontò una barzelletta e una volta che il traduttore la condivise con i presenti, questi scoppiarono in una risata fragorosa.

In seguito, il presidente ringraziò il traduttore e gli chiese come fosse riuscito a interpretare così bene il senso della sua battuta. Al che il traduttore rispose con un po’ d’imbarazzo: “Signore, io non ho tradotto nulla. Gli ho solo riferito che aveva appena raccontato una barzelletta“. E questo è un esempio di ciò di cui parliamo in questo articolo.

Il senso dell’umorismo nelle diverse nazioni: qualche esempio

Secondo la professoressa Carbelo dello University Center of Health Sciences San Rafael-Nebrija, Stati Uniti, si raccontano più aneddoti che battute. Oltre a ciò, gli americani apprezzano soprattutto i fumetti e i cartoni animati e sembrano usare il senso dell’umorismo più per affascinare gli altri o come strategia di affrontamento nelle avversità.

Secondo Hofstede, invece, i giapponesi non tendono a ridere di se stessi. Al contrario, gli ebrei e gli scozzesi lo fanno abbondantemente. Per quanto riguarda i britannici, si affidano più all’ironia e al gioco intellettuale, e usano il senso dell’umorismo più per attirare l’attenzione o per mostrare il loro status sociale.

Ai britannici, inoltre, non importa particolarmente risultare divertenti, come afferma il ricercatore, ma piuttosto che il loro umorismo permetta loro di superare determinate situazioni. E l’umorismo italiano? Secondo gli esperti, si tratta di un umorismo più centrato su se stessi, con un uso frequente di doppi sensi e di battute.

Elementi comuni

Sebbene il senso dell’umorismo possa essere diverso per ogni nazione, gli studi tendono a evidenziare che sia molto più universale di quanto pensiamo. Per esempio, le tradizionali storie a fumetti si basano sulle stesse esagerazioni e caricature riscontrabili nelle commedie di Molière, Shakespeare o Cervantes.

“Le differenze tra l’umorismo di una o dell’altra società sono più una questione di gusto, moda ed enfasi, che di sostanza.”

-Eduardo Jauregui-

Due uomini in bicicletta.

Considerazioni finali

Il senso dell’umorismo cambia di frontiera in frontiera. Ciò spiegherebbe perché, a volte, non capiamo le battute fatte da persone straniere o perché loro non ridono alle nostre battute.

L’umorismo, di fatto, è influenzato dalla cultura e dalla storia di ogni singola nazione, dalle tradizioni, dal modo di essere, dalla società, dalle norme, dai valori, ecc. Tuttavia, sebbene esistano tipi di umorismo diversi, si può anche parlare di elementi comuni.

Secondo Martín (2007) ad esempio, per ridere di una battuta/barzelletta ci deve essere un elemento che ci porti a pensare che non riguardi un evento grave o importante. Questo aspetto è essenziale per poter riconoscere che si tratta di una situazione ridicola o ludica e non serio.

“Il senso dell’umorismo è la capacità di comprendere uno scherzo e che lo scherzo è fine a se stesso.”

-Clifton Fadiman-


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  • Alford, F. y Alford, R. (1981). A Holo-Cultural Study of Humor. Ethos, Vol. 9, No. 2 ,
    149-164.
  • Kalliny, M., Cruthirds, K. y Minor, M. (2006). Differences between American, Egyptian and Lebanese Humor Styles: Implications for International Management.
    International Journal of Cross Cultural Management; Vol. 6 , 121-134.
  • Martin, R. (2007). The Psychology of humor: an integrative approach. Burlington:
    Elsevier Academic Press.
  • Mendiburo, A. y Páez, D. (2011). Humor y cultura. Correlaciones entre estilos de humor y dimensiones culturales en 14 países. Boletín de Psicología, 102: 89-105.

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