Sindrome del cuore infranto o di Takotsubo

Il legame tra ragione e cuore sembra essere reale e può sfociare in una grande sofferenza che prende il nome di sindrome del cuore infranto, o miocardia di Takotsubo.
Sindrome del cuore infranto o di Takotsubo
Silvia Carrasco

Scritto e verificato l'assistente sociale Silvia Carrasco.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Chi non ha mai sentito esclamare “mi hanno spezzato il cuore”? Chi non si è mai identificato con una canzone che parlava di anime infrante e di cuori in frantumi? Ebbene, sembra che non si tratti di un semplice modo di dire e che, in effetti, esista la sindrome del cuore infranto.

La sindrome del cuore infranto, conosciuta anche come miocardia di Takotsubo, è una cardiopatia che insorge quando una persona soffre di un intenso stress emotivo e fisico. Può manifestarsi anche in persone totalmente sane, che non presentano nessun’altra malattia.

Il sangue non raggiunge più una parte del cuore, che rimane in un certo senso paralizzata. Questo provoca un’anomalia cardiaca, sebbene il resto dell’organo continui a funzionare in modo corretto.

Cuore su foglia

Miocardia di Takotsubo: fattori che possono influire

Nonostante questi sintomi possano presentarsi in altri quadri clinici, si ritiene possanoinfluire sulla comparsa della sindrome del cuore infranto:

  • Sono stati riportati molti più casi di donne con questa sindrome. Di conseguenza, le donne sembrano essere la categoria più a rischio di questa patologia.
  • Si è notato che una volta superati i 50 anni, le persone sono più soggette a tale patologia.
  • I pazienti affetti da disturbi neurologici sono più a rischio.

Tuttavia, può presentarsi un quadro clinico di sindrome del cuore infranto pur senza la presenza delle precedenti condizioni.

Sindrome del cuore infranto

Secondo diversi studi scientifici, i sintomi che accompagnano la miocardiopatia di Takotsubo sono molto simili a quelli di un attacco di cuore. Tra questi troviamo:

Nel caso in cui si manifesti uno qualsiasi di questi sintomi, bisogna contattare il pronto soccorso così da ricevere assistenza.

Dobbiamo prestare molta attenzione a questa condizione, perché se non adeguatamente trattata potrebbe causare il decesso del soggetto. Per questo motivo è molto importante rivolgersi a professionisti che intervengano il prima possibile per valutare le condizioni di salute.

Quali sono le cause di questa sindrome?

Non possiamo affermare l’esistenza di un’unica causa valida in ogni caso. Tuttavia, come già indicato, una qualsiasi situazione in cui sia presente forte stress, emotivo e/o fisico, può compromettere il sistema cardiovascolare. Tra le cause scatenanti più comuni ricordiamo: 

Trattamento della miocardia di Takotsubo

Secondo diversi studi, non esiste un trattamento specifico per la miocardia di Takotsubo. In molti casi, dunque, si procede alla somministrazione di medicinali pensati per i disturbi dell’ansia.

In casi specifici, si lascia al paziente il tempo di guarire, per poi consigliargli appositi esercizi fisici e mentali, come la psicoterapia o la meditazione, in modo che il suo organismo mantenga l’equilibrio ripristinato.

Ragazza con sindrome del cuore infranto

Gli amanti di Teruel: un caso di sindrome del cuore infranto

Sono tante le leggende tramandate nel corso dei secoli su come alcune persone sono morte perché incapaci di sopportare una rottura. Un buon esempio è la leggenda degli amanti di Teruel.

La leggenda vuole che la storia sia reale o che quantomeno esista un parallelismo con la leggenda. Diversi studi storici sostengono che Isabel de Segura e Diego de Marcilla siano esistiti davvero.

Diego, “morto d’amore” per Isabel, potrebbe invece aver sofferto della sindrome del cuore infranto; nessuno muore d’amore, ma si può morire in seguito a un forte shock emotivo.

Ovviamente quei tempi sono lontani. Oggigiorno, come dicevamo poc’anzi, è ritenuta una patologia da cui è possibile guarire. Con il tempo e il giusto intervento, infatti, il paziente torna alla normalità.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.